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Food & Beverage

“Promuovere la cultura del vino attraverso la formazione”: come Partesa si adatta al cambiamento

Interpretare le attuali tendenze che caratterizzano la scena vinicola internazionale, e intercettare quelle future, per fare in modo che il comparto possa continuare a sfruttare appieno il potenziale sociale ed economico che da sempre lo contraddistingue. Questa la mission di Alessandro Rossi, national category manager wine di Partesa, colosso della distribuzione beverage nel canale horeca italiano che gestisce tra i più importanti volumi di vino nel fuoricasa nazionale.

Le criticità per il mondo del vino

“Quello da poco iniziato è un anno che ha confermato alcune criticità previste per il vino italiano, a cui si sono aggiunti altri elementi che stanno condizionando, e non poco, i consumi: dai dazi voluti da Trump al rumore provocato dall’inasprimento delle sanzioni previste dal codice della strada, passando per un nuovo tipo di consumatore orientato verso prodotti no e low alcol. A questo si aggiunge la percezione, piuttosto diffusa, che il vino sia ‘una cosa da ricchi’, a complicare ulteriormente uno scenario che conferma come il 2025 sarà l’anno più difficile degli ultimi due decenni. In passato si poteva reagire alle difficoltà con tempistiche più dilatate nel tempo, ma ora tutto è più veloce e i player del comparto vinicolo devono essere più rapidi nell’intercettare le nuove esigenze” sottolinea Alessandro Rossi.

Adattarsi al cambiamento

Anche Partesa è investita dalla necessità di doversi adattare al cambiamento: “Stiamo cercando di capire come muoverci, affrontando uno scenario caratterizzato dalla crisi economica, l’inflazione che comprime il potere d’acquisto, e una nuova generazione che beve poco o non beve proprio. Abbiamo obbligo, in qualità di player di riferimento, di avvicinare i giovani al vino in modo consapevole promuovendo una nuova cultura che passi necessariamente dalla formazione. La comunicazione ad esempio, nel nostro settore, non ha l’obbligo di generare economia ma conoscenza, ma ciò non è possibile se prima non abbiamo portato dalla nostra parte i nuovi consumatori. Al tempo stesso, non bisogna commettere l’errore di pensare che tutto debba passare attraverso un’opera di semplificazione, ma strutturando un insieme di linee guida che possano aiutare ad orientarsi in modo pratico”.

Il mondo del vino, generatore di cultura per antonomasia, deve però divenire più attuale e contemporaneo, prendendo in considerazione che le persone sono mediamente più preparate delle precedenti generazioni, con una buona cultura di base, interessate non tanto alle storie familiari di chi fa vino da sempre, ma alle implicazioni geografiche, sociali, economiche di un prodotto che fa capolino sulle nostre tavole da tempo immemore.

Preservare

“Si deve ristrutturare il mondo del vino abbattendo ciò che in passato non ha funzionato per ricostruire con nuovi criteri, dando vita a un luogo, in senso metaforico, nel quale tutti possano sentirsi a proprio agio, fornendo ad esempio basi tecniche, su larga scala, per fare in modo che il vino possa essere giudicato, e apprezzato, in modo oggettivo e non soggettivo” evidenzia Rossi. Diventano cruciali in questo senso i tanti eventi che gravitano intorno al vino, cercando però di non disperdere il potenziale di alcune manifestazioni con dannose sovrapposizioni temporali: “Mi spaventa che il Vinitaly possa perdere valore rispetto a manifestazioni come il Wine Paris: è fondamentale studiare al meglio il calendario degli eventi per fare in modo che importatori e buyer possano partecipare con grande interesse a tutti gli appuntamenti, evitando che si vada a disperdere il potenziale economico del comparto vinicolo”.

I wine lab

La risposta di Partesa alle nuove esigenze ha una duplice forma: i wine lab, eventi territoriali, e i Wine Cube, grandi eventi nazionali. Quest’ultimo, in particolare, è un format pensato per creare occasioni di condivisione, di incontro e di business tra produttori, operatori ed esperti. Ma soprattutto per aprire una finestra sul grande mondo di Partesa, che negli anni ha saputo rivoluzionare il ruolo del distributore, diventando un vero partner per tutti i professionisti del fuori casa italiano. “Organizziamo vari eventi ogni anno, che ci permettono di raccontare come evolve il mondo del vino con il supporto dei produttori. Assaggi, degustazioni e masterclass consentono di intercettare i trend in anticipo, formando i ristoratori sulle ultime novità. Al tempo stesso è importante coprire il territorio in maniera capillare con molti eventi di qualità, generando efficienza economica e promuovendo salotti e momenti di confronto tra professionisti per cercare assieme idee e soluzioni: produttori, importatori e grande distribuzione devono sedersi alla stessa tavola per collaborare”.

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