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Consulenza finanziaria, come prepararsi alla professione del futuro

BrandVoice tratto dal numero di maggio 2021 di Forbes Italia. Abbonati

Se nel mercato Usa e nel resto dell’Europa la figura del consulente finanziario indipendente si è già affermata da diversi anni, diventando l’alternativa preferita dalla maggior parte degli investitori, in Italia siamo ancora agli albori. È infatti a partire dal 2018 che, con la nascita e la piena operatività dell’Albo Unico per consulenti finanziari indipendenti, che questo mondo ha subito una svolta importante, favorendo la rapida evoluzione e affermazione di una libera professione nel mercato finanziario.

In un contesto economico molto difficile per l’Italia dove ci sono aziende che devono affrontare la possibile chiusura, dove migliaia di persone perdono il posto di lavoro e dove i giovani sottopagati fanno fatica a ritagliarsi spazio nel mondo del lavoro, il mercato della consulenza finanziaria indipendente sembra essere un’opportunità unica, di quelle che capitano poche volte nella vita. In una situazione, come quella attuale, dove c’è una domanda di professionisti finanziari in forte crescita e una concorrenza molto bassa, non sono pochi i clienti che apprezzano un servizio di qualità.

Quando si parla di consulenza finanziaria indipendente, Stati Uniti e Regno Unito hanno già sperimentato un modello virtuoso che può essere replicato anche qui in Italia. Ad oggi sono circa 400 i consulenti finanziari indipendenti in Italia, rispetto agli oltre 50mila legati a banche e strutture finanziarie: un mercato giovane che può offrire nuove opportunità di carriera a neolaureati, ma anche a figure professionali più senior che possono reinventarsi sul mercato.

“Il consulente finanziario indipendente è una figura nata circa un anno e mezzo fa, regolarmente riconosciuto dall’Albo, sempre di più ricercata e apprezzata perché riesce a garantire un elevato livello di professionalità, competenze tecniche specifiche, indipendenza e trasparenza. Qualità, queste, sempre più richieste dal mercato”, dichiara Alessandro Moretti, analista tecnico e socio fondatore insieme a Danilo Zanni della società di consulenza finanziaria Io Investo Scf, la più grande e interattiva community di informazione finanziaria in Italia che oggi conta oltre 500mila follower.

Fondata nel 2016 con l’obiettivo di diffondere una corretta cultura finanziaria nei settori del risparmio, degli investimenti e della protezione del capitale, visto che l’Italia risulta ancora oggi tra i Paesi più sviluppati in Europa e nel mondo ad avere il più basso livello di alfabetizzazione finanziaria, Io Investo utilizza un linguaggio semplice e comprensibile che viaggia attraverso tutti gli account social e digital, da Youtube a TikTok, passando per Facebook e Instagram rivolgendosi sia agli investitori privati che vogliono imparare a gestire le proprie finanze autonomamente in modo sano e responsabile, sia a tutti coloro che stanno cercando un percorso di formazione professionalizzante per diventare consulente finanziario indipendente o analisti finanziari. E proprio in questa direzione gioca un ruolo fondamentale l’Academy dedicata ai consulenti finanziari indipendenti d’Italia. 

“Se da una parte ci siamo resi conto che la domanda di consulenti finanziari indipendenti è in forte crescita, dall’altra, abbiamo notato che non ci sono abbastanza consulenti per soddisfare tutti i potenziali clienti. Abbiamo così deciso di creare la nostra Masterclass Professione Consulente, un percorso intensivo di sei mesi all’interno del quale prepariamo gli studenti alla prova d’esame e gli trasferiamo tutte le competenze che devono saper padroneggiare per aiutare al meglio i propri clienti”. 

Per formare questi nuovi professionisti e offrirgli una preparazione di elevata qualità volta ad affrontare e superare con successo l’esame per l’iscrizione all’Albo, la società svizzera IoInvesto.com Sa ha avviato una scuola di formazione che in pochi mesi è diventata la più grande in Italia. Ad oggi, oltre 300 studenti di qualsiasi età e di ogni parte d’Italia, si sono iscritti alle Masterclass organizzate dalla società e alcuni hanno già superato l’esame ed iniziato a lavorare. Nonostante siano svariati e diversi i profili degli iscritti: dagli studenti che avviano una formazione per la professione futura, a senior che cercano una nuova opportunità professionale, fino ad arrivare a chi vuole imparare a gestire per passione le proprie finanze o quelle di amici e familiari. 

In aggiunta al corso realizzato dalla società svizzera IoInvesto.com Sa, agli studenti più meritevoli, viene offerta anche l’opportunità di tirocinio e di assunzione mettendo a disposizione dei professionisti un portafoglio di potenziali clienti, strumentazione adeguata, un rigido protocollo operativo e il proprio brand. Io Investo Scf ha già inserito otto nuovi professionisti in questi mesi e punta a selezionarne circa 50 entro dicembre 2021. L’obiettivo è di arrivare a oltre 100 nel 2022 e creare così la più grande rete di consulenti indipendenti in Italia.

“Il mercato ci conferma ogni giorno la bontà del nostro progetto”, commentano i due soci fondatori. “In Italia, solo il 37% della popolazione è finanziariamente alfabetizzata. Siamo penultimi in Europa e questi numeri sono inaccettabili. Soprattutto per gli italiani che iniziano a capire che il mondo finanziario ha troppo spesso approfittato di questa mancanza di basi per vendere investimenti non vantaggiosi, se non addirittura – come la cronaca ci ha insegnato – truffaldini. La nostra mission è quella di promuovere l’educazione finanziaria con un linguaggio fresco e chiaro, e soprattutto senza conflitto d’interesse con banche o altre società finanziarie. Vogliamo diventare il punto di riferimento della consulenza finanziaria indipendente e dell’educazione finanziaria italiana”. Io Investo Scf vuole inserire in azienda nuovi consulenti finanziari autonomi autorizzati a svolgere l’attività di consulenza in materia di investimenti: figure oggi introvabili e richiestissime dal mercato. “In pochi mesi, con poche persone e tanti sacrifici abbiamo analizzato oltre 100 milioni di euro di portafogli e fatto risparmiare più di un milione di euro di commissioni pagate inutilmente e spesso senza saperlo. La strada è ancora lunga, ma l’inizio promette bene”, concludono.

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