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La tecnologia di un laboratorio trentino a servizio del velista Ruggero Tita, che salperà alle Olimpiadi di Tokyo

La tecnologia trentina salpa verso le più prestigiose regate internazionali e verso le Olimpiadi di Tokyo insieme a Ruggero Tita, da poco nominato velista dell’anno FIV. Il campione di Cognola infatti monta sulla propria imbarcazione, un catamarano Nacra 17, alcuni componenti progettati e stampati in ProM Facility, un laboratorio che sta consolidando la sua posizione di centro di eccellenza a livello nazionale per lo sviluppo di prototipi meccatronici a supporto dello sviluppo di prodotti innovativi.

La collaborazione tra il campione trentino e il laboratorio di prototipazione meccatronica e stampa 3D di Polo Meccatronica, incubatore hi-tech di Trentino Sviluppo, è iniziata a fine 2019 con un’esigenza specifica: alleggerire il più possibile la barca, per presentarsi in acqua nelle migliori condizioni possibili e riuscire a salire sul gradino più alto del podio. “Con ProM Facility abbiamo fatto un grande lavoro di ottimizzazione di alcuni componenti” racconta Ruggero Tita, 29enne nato come velista sulle acque del lago di Caldonazzo e cresciuto su quelle del lago di Garda. “Abbiamo per esempio riprogettato un paranco in stampa 3D in titanio con pulegge e cuscinetti in ceramica. Un prodotto fantastico, perché siamo riusciti a ridurne il peso e a migliorarne l’aerodinamica e lo scorrimento, permettendomi di fare meno fatica”.

La risposta dei tecnici di ProM Facility, a tale scopo, si è concentrata su un materiale molto sofisticato e con altissime prestazioni, perché riesce a combinare l’alta resistenza, fondamentale per sopportare gli sforzi a cui la barca è sottoposta durante le regate, con una leggerezza che non ha eguali: la fibra di titanio. “La barca è one-design, quindi uguale per tutti gli atleti e sono poche le aree libere su cui i velisti posso agire per renderla più competitiva” afferma il velista azzurro. “Avere avuto la grande opportunità di sfruttare al meglio queste aree con gli ingegneri di ProM per creare un prodotto che fosse migliore di quelli che si trovano sul mercato e che rispecchiasse le caratteristiche di cui avevo bisogno per dare il massimo, ha migliorato significativamente le performance della barca».

Oltre al paranco, che è stato il pezzo su cui si è dovuto lavorare di più, perché presentava caratteristiche tecniche e strutturali molto evolute e che è stato quindi riprogettato interamente, i tecnici del laboratorio hanno ottimizzato anche un anello tipo grillo, una forcella e una placca. Il tutto sfruttando competenze, materiali e macchinari all’avanguardia, come scanner e stampanti 3D di ultima generazione. “Siamo orgogliosi che sul Nacra 17 di questo grande campione ci sia anche il nostro contributo, perché a questi livelli di agonismo anche il minimo dettaglio può fare la differenza” commenta Paolo Gregori, direttore dell’Area ProM Facility di Trentino Sviluppo. “La collaborazione con Ruggero Tita è perfettamente in linea con l’obiettivo di ProM Facility, che è quello di mettere la propria tecnologia e le proprie competenze al servizio di progetti altamente innovativi. Si inserisce anche nel solco di una nuova area applicativa, quella dello sport-tech, in cui il laboratorio sta lavorando con successo, grazie alla sua capacità di fornire servizi di reverse engineering, prototipazione rapida, ottimizzazione e stampa 3D di componenti, per migliorare le performance delle attrezzature utilizzate dagli atleti in gara”.

Oltre che nello sport-tech, ProM Facility si sta impegnando anche nell’automotive (in particolare il racing), l’avionica/areospazio (in particolare per la progettazione e produzione di parti speciali per droni e satelliti) e il biomedicale (articolazioni robotiche, protesi stampate in 3D, ricostruzione di parti anatomiche tramite immagini tridimensionali).

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