Articolo tratto dal numero di novembre 2021 di Forbes Italia. Abbonati!
Ha vinto la sua sfida più grande: sviluppare una startup milionaria, restando a Napoli, la sua città d’origine. Francesco Zaccariello, fondatore di eFarma, e-commerce farmaceutico con quasi un milione di clienti e circa 25 milioni di fatturato nel 2020, è riuscito a far crescere la sua azienda in una dimensione europea grazie a un accordo con Atida, una delle principali piattaforme internazionali della salute con sede in Germania, Paesi Bassi, Spagna, Francia, Portogallo e ora anche in Italia, a Napoli.
Un gruppo che vanta 4 milioni di clienti e oltre 700 dipendenti a livello europeo. “Con Atida condividiamo l’ambizione di crescita e il costante impegno verso l’innovazione. Siamo partiti come piccolo e-commerce locale e nell’arco di pochi anni siamo diventati una delle piattaforme più avanzate e riconosciute qui in Italia. Adesso siamo pronti ad aprirci al mercato europeo”, spiega Zaccariello, che con l’exit diventerà managing director di Atida in Italia.
Intanto Zaccariello punta a migliorare il risultato del 2020. Quest’anno la chiusura potrebbe raggiungere i 30 milioni. In un solo anno infatti, l’azienda è cambiata molto: oggi Zaccariello guida un team di 70 persone, in una sede di tremila metri quadrati a Bacoli, sul golfo di Napoli. “Sono partito nel 2011 quando non esisteva nessuna normativa sulla vendita online dei farmaci. In pochi ci credevano. Con il mio team, siamo stati bravi ad avere idee giuste, ma soprattutto a metterle in atto”. Sin dall’inizio, la missione è stata quella di riuscire a superare e sostituire la presenza del farmacista, in un’esperienza di acquisto digitale.
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Negli anni il lavoro si è focalizzato quindi su un sito intuitivo, su una navigazione fluida e soprattutto su servizi di customer care e live chat. “Guardandomi indietro, ci sono state tre fasi decisive nella costruzione di eFarma. Prima il mio passaggio da giovane farmacista a startupper, con la voglia di mettere in pratica quello che avevo imparato sul campo, poi il passaggio da startupper a imprenditore più strutturato quando ho iniziato a coinvolgere nel progetto altri collaboratori. E infine il supporto decisivo dei business angel e dei fondi di investimento che hanno finanziato il progetto con cinque milioni di euro”.
In questo percorso non sono mancati i passi falsi. “Ci siamo resi conto che per contrastare la concorrenza, dovevamo puntare su quei prodotti che gli utenti hanno difficoltà a reperire negli store fisici e sui quali l’e-commerce ha meno concorrenza e un margine di guadagno più alto. Un errore di gioventù che poi siamo stati veloci a rimediare”. Insomma, si sa, anche i passi falsi fanno parte della storia almeno quanto i successi. Adesso rimane da chiedersi quale sarà la prossima avventura di Zaccariello e di eFarma.
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