Bardessono Hotel
Lifestyle

Arte contemporanea, zero sprechi e Tesla per gli ospiti: dentro la tenuta di lusso californiana creata da emigranti piemontesi

Steve Jobs diceva che “l’unico modo per fare un grande lavoro è amare quello che fai”. Jobs adorava anche il cibo giapponese, quello vegan, la cultura e l’architettura zen. Adesso esiste un luogo, Bardessono, in Napa Valley, che riprende la sua filosofia. Aggiungendo anche un tocco glamour in più, con pezzi d’arte contemporanea realizzati con materiali riciclati e in vendita, alta tecnologia, macchine Tesla a disposizione degli ospiti e un’incredibile riservatezza, che porta anche molti guru della Silicon Valley a trascorrere qui periodi in remote working. Adesso che la pandemia sta finendo, mira anche a un pubblico sempre più internazionale, come turisti esigenti che vogliono scoprire il volto più innovativo ed esclusivo della Napa Valley.

Le sue origini, come dice il nome, sono tutte italiane. La tenuta Bardessono è uno stile di vita. Ne abbiamo parlato con il direttore, Alain Negueloua, nato a cresciuto nella Bay Area, che rappresenta anche gli ultimi discendenti della famiglia stessa. “Vivono qui vicino”, dice. “Collaborano ancora con noi per fornire informazioni storiche e sulla famiglia, ma preferiscono restare fuori dalla gestione del business. Sono molto riservati e hanno affidato tutto a me e al gruppo che ha acquistato la proprietà nel 2015, per poi darla in gestione ai Remington Hotels. Le loro origini italiane si notano appena si entra, per via delle numerose fotografie di famiglia appese alle pareti. Sembra quasi di entrare davvero in una residenza privata. L’arredo e l’architettura sono invece futuristi, minimalisti, innovativi, con giardini giapponesi dove trionfano acqua, ruscelli e laghetti, per stimolare al massimo la creatività e la produttività”. Yountville, la località in cui si trova la tenuta, è considerata la capitale culinaria della Napa Valley.

camera letto hot pool
La camera da letto di una villa con hot pool privata (foto bardessono.com)

Ci racconta la storia delle origini di questo luogo?
John e Lucy Bardessono erano immigrati, originari di Aglia, un paesino del Piemonte. John nacque nel 1887, Lucy nel 1893. Prima di emigrare negli Stati Uniti, trascorsero molto tempo in Columbia Britannica, in Canada. John lavorò nelle miniere di rame insieme al cognato, Martin. John e Lucy ebbero tanti figli e fecero molti sacrifici per tornare in Italia e trovare un luogo dove coltivare la terra. Ma si resero conto che il Paese era ancora povero e le opportunità erano poche. Avevano anche speso una parte dei loro risparmi per fornire aiuto finanziario ai loro parenti. Dopo circa un anno tornarono di nuovo in Columbia Britannica. Fu Martin, che aveva una sorella che viveva a Berkeley, il primo ad andare in California, e a scoprire la terra che sarebbe poi divenuta la proprietà Bardessono. 

Quindi tutto il resto della famiglia si trasferì qui?
La cosa divertente è che Martin descrisse a John e Lucy la Napa Valley come una terra molto simile al Piemonte. I Bardessono approdarono qui a Yountville nel 1926 con i figli, che allora erano sei, dopo la nascita di Peter. Formarono una partnership con Martin che durò per oltre 25 anni: ciascuno aveva un cinquanta per cento della proprietà, che allora costava 14mila dollari. Cominciarono a produrre uva, prugne e noci. Martin e John si occupavano del lavoro agricolo, mentre Lucy gestiva la parte domestica e un grande orto. All’epoca avevano fattorie diversificate e una varietà di animali da fattoria. Erano i primi anni della Grande Depressione, ma i Bardessono lavorarono duro, pagarono il mutuo e divennero presto molto rispettati dalla comunità. Steve, il settimo figlio di John e Lucy, nacque nel 1933. L’anno dopo John morì. Lucy dovette fare molti sacrifici e lavorare anche in una scuola elementare per sostenere la proprietà, alcuni figli crebbero e se ne andarono. Alla fine lei divise la proprietà tra tre dei suoi figli, Peter, Mary e Steve, che avevano contribuito a finanziare l’acquisto della quota del 50% di Martin quando lui morì e i suoi beni passarono agli eredi. Steve e Peter, con le loro mogli, crearono una partnership per altri quarant’anni, rinnovando la proprietà e passando da coltivazioni diversificate a sole uve da vino di prima qualità. Vendevano frutta alle cantine più prestigiose della Napa Valley e da metà degli anni ‘80 iniziarono a commercializzare il proprio vino, una miscela di Sauvignon Blanc e Semillon, sotto l’etichetta Bardessono.

villa Bardessono
L’interno di una villa con giardino (foto bardessono.com)

Adesso il Bardessono Hotel & Spa è diventato un luogo all’insegna dell’innovazione e della tecnologia più moderna.
Vogliamo essere unici ed esclusivi. Abbiamo solo 62 camere e suite, oltre a tre ville private. Bardessono è costruito su pietra estratta nella contea di Napa 80 anni fa, per la cantina originale della famiglia. L’eco-spirito che si respira è stato ispirato dalla matriarca della famiglia, Lucy Bardessono, che amava l’agricoltura. L’executive chef Jim Leiken, originario di New York, ha lavorato in tutto il mondo e ha una filosofia culinaria governata dalle stagioni. I menu sono creati con ingredienti freschi selezionati ogni giorno dall’orto di agricoltura biologica certificata californiana, provenienti da fattorie e fornitori entro un raggio di 180 chilometri. Sono creativi e originali, con un tocco unico che mira all’eccellenza gastronomica, sposando la freschezza dei prodotti californiani alla tradizione italiana, rielaborata in chiave globale. 

Avete cercato un equilibrio tra innovazione sostenibile e lusso. Qual è il segreto del vostro successo?
Siamo uno dei 14 hotel certificati Leed Platinum negli Stati Uniti e uno degli 85 nel mondo. Crediamo alla costruzione di un futuro più intelligente e sostenibile, abbiamo adottato i valori del rispetto dell’ambiente e li mettiamo in pratica con una serie di iniziative ecologiche. Bardessono è oggi, prima di tutto, uno stile di vita, orchestrato dal designer Phil Sherburne, da artigiani da lui selezionati nella San Francisco Bay Area e da un team di esperti in materiali “riciclati”. Ha usato legno di recupero selezionato, raccolto entro 100 miglia da Yountville, e acciaio riciclato sotto forma di pannelli di acciaio arrugginito, progettati per rappresentare i colori del vino, i vigneti circostanti e le attrezzature utilizzate per la loro cura. John Wells di Seattle ha progettato e costruito comodini su misura con lo stesso materiale. Questi sono solo alcuni tra i tanti esempi, perché tutto, nel nostro resort, è all’insegna della sostenibilità.

magnolia marzo Bardessono
Gli alberi in fiore dei giardini di Bardessono (foto bardessono.com)

L’acqua è molto presente in tutta la proprietà, con effetti artistici straordinari di notte e di giorno. 
L’acqua è da sempre simbolo di energia positiva e di rinnovamento psichico e fisico. Tutte le nostre acque vengono trattate e riciclate per usi irrigui dal comune di Yountville. E il contenimento del consumo energetico è al centro della nostra filosofia. Qui non esistono sprechi. Esiste invece un sistema geotermico sotterraneo di 82 pozzi, profondi 97 metri, che riscaldano e raffreddano le camere, la spa e la fornitura di acqua calda sanitaria. La forte presenza di vetro riduce i requisiti di illuminazione diurna. I sensori di movimento rilevano quando gli ospiti non sono nella loro camera e i termostati consentono di adeguare la temperatura per ridurre il consumo energetico. Il tetto piano di ogni edificio è dotato di un collettore solare fotovoltaico, di materiale riflettente e di 940 pannelli solari.

Un altro punto d’incontro della comunità high-tech e di chi ama l’esclusività sostenibile sono la piscina sul tetto e la vostra spa. 
Vogliamo essere anche un centro benessere, per rigenerare corpo e spirito. Alcuni nostri clienti risiedono da noi per mesi, altri vengono solo il weekend, per rigenerarsi e “staccare la spina”. Steve Jobs credeva anche che questo fosse fondamentale per essere produttivi e raggiungere il successo e ci siamo ispirati a questi principi. Quando gli ospiti si muovono nella nostra proprietà, possono incontrare vari paesaggi e sculture, connettersi con il loro ambiente naturale. Ogni suite ha un giardino zen per esempio, con tavolini dove si può lavorare anche all’aperto. La B Spa, come tutto il nostro business, vuole anche supportare imprenditori e prodotti locali e coloro che condividono la nostra visione, come il brand Tara. I loro prodotti sono tutti sostenibili e si basano sui principi che sono anche quelli di Bardessono: balance, calm, detox, love. Equilibrio, calma, disintossicazione, amore.

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