Se un oligarca russo volesse nascondere i suoi “guadagni illeciti” dalle sanzioni, potrebbe certo tentare di sfuggire alle autorità a bordo di un superyacht o prendere il volo con un jet privato. Spostare una villa da 190 milioni di dollari sulla Costa Azzurra, però, potrebbe non essere un’impresa altrettanto facile.
Giovedì gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno aumentato la pressione sui miliardari russi vicini a Vladimir Putin, emettendo all’unisono un provvedimento di congelamento dei beni e un divieto di viaggiare per il prolifico investitore Alisher Usmanov. Il 68enne magnate dei metalli era già stato sanzionato tre giorni prima dall’Unione europea, il che lo rende uno dei 16 miliardari russi sanzionati da Ue, Stati Uniti, Regno Unito, Svizzera o Canada dall’annessione russa della Crimea nel 2014. Cinque sono stati colpiti per la prima volta nell’ultimo mese, da quando le truppe russe hanno invaso l’Ucraina.
Due dei beni più preziosi di Usmanov, la tenuta cinquecentesca di Sutton Place, nel Surrey, e la villa Beechwood House, a Londra, si trovano in Inghilterra. Secondo il comunicato stampa con cui il governo britannico ha annunciato le sanzioni, entrambe le proprietà sono state congelate e nessun “cittadino o azienda britannica” può fare affari con Usmanov. In pratica, questo significa che Usmanov non può vendere, affittare o ricevere alcun beneficio economico dalle case. Uno dei portavoce di Usmanov, a cui abbiamo chiesto commenti sull’accaduto, non ha ancora risposto.
Le 36 proprietà di 10 oligarchi russi sanzionati
Usmanov non è l’unico miliardario russo sanzionato con importanti proprietà immobiliari al di fuori della Russia. Né è l’unico ad avere case nelle capitali occidentali. Forbes ha scoperto almeno 36 proprietà di dieci oligarchi russi sanzionati, che vanno dal Connecticut alla Sardegna. Secondo la stima di Forbes, questi beni valgono collettivamente più di 1,1 miliardi di dollari.
Sebbene il congelamento dei beni e i divieti di viaggio possano impedire a questi oligarchi di visitare le loro case più lontane, ciò non significa che gli stessi perderanno immediatamente il controllo sulle proprietà. Questo accade, in parte, perché non è sempre facile attribuire loro la proprietà dei beni.
L’alleato di Putin Oleg Deripaska è stato il primo a essere sanzionato dagli Stati Uniti nel 2018 e due delle sue proprietà, una a Washington D.C. e un’altra a New York City, hanno subito una perquisizione dall’Fbi nell’ottobre 2021. Ma non sono passate di mano: Forbes ha esaminato i registri del catasto di entrambe le città, che mostrano come sia i due immobili di cui si parla che un terzo a Manhattan, anch’esso collegato a Deripaska, siano ancora di proprietà delle tre società del Delaware che li hanno acquistati prima delle sanzioni. Martedì un portavoce di Deripaska ha detto al Washington Post che le case sono di proprietà di suoi parenti.
Come aggirare le sanzioni
Un modo comune per aggirare le sanzioni, secondo Alexi Fehlman, analista presso la società di data intelligence Sayari Labs, specializzata in Eurasia e Russia, è quello di trasferire le proprietà a un parente o a uno stretto collaboratore. “Anche se ci sono pressioni affinché i beni vengano sequestrati, farlo non sarà facile”, dice Fehlman. “Spesso le persone sanzionate non sono, dal punto di vista legale, proprietarie dei beni da sequestrare. Spesso, infatti, tali beni sono di soggetti offshore”.
Tuttavia, gli Stati Uniti e i loro alleati in Europa hanno recentemente indicato che intensificheranno l’applicazione delle sanzioni e sequestreranno qualsiasi bene detenuto da individui sanzionati. Mercoledì il procuratore generale degli Stati Uniti, Merrick Garland, ha annunciato una nuova task force denominata KleptoCapture, che prenderà di mira gli oligarchi russi e userà lo strumento della confisca dei beni. Tra le altre cose, la task force utilizzerà “tecniche investigative all’avanguardia”, come analisi dei dati, tracciamento delle criptovalute, fonti di intelligence straniere e informazioni provenienti dalle autorità di regolamentazione finanziaria per identificare eventuali aggiramenti delle sanzioni.
Di seguito, la lista di palazzi, ville e appartamenti di lusso detenuti dai miliardari russi sanzionati negli Stati Uniti, in Europa e nel Regno Unito.
Pyotr Aven
Sanzionato da: Ue, Svizzera
Cittadinanza: russa, lettone
Dove ha proprietà: Surrey, Regno Unito, e Sardegna, Italia
Valore totale stimato: 160 milioni di dollari
Aven possiede Ingliston House, una grande tenuta con 18 camere, una palestra e una piscina con acqua salata, che si estende su 3,5 ettari adiacenti a un campo da golf nella tenuta recintata di Wentworth, nel Surrey, in Inghilterra. Pare che il ricco banchiere abbia installato un sistema di recinzione “intelligente”, un posto di guardia ottagonale a due piani e un rifugio antibomba per rendere l’abitazione “a prova di Kgb”. Secondo i registri immobiliari britannici, Aven possiede la proprietà attraverso una società con sede a Cipro, la Servilia Properties Limited. Possiede anche una villa in Sardegna. Uno dei portavoce di Aven, a cui abbiamo chiesto commenti sulla vicenda, non ha ancora risposto.
Oleg Deripaska
Sanzionato da: Usa
Cittadinanza: russa
Dove ha proprietà: New York City e Washington D.C., Usa.; Londra e Surrey, Regno Unito
Valore totale stimato: 100 milioni di dollari
Le proprietà di Deripaska negli Stati Uniti includono una casa a cinque piani nell’Upper East Side di New York (11 East 64th St), acquistata nel 2008 tramite Vesta International Llc, società con sede nel Delaware, per 42,5 milioni di dollari; una casa a tre piani nel West Village di Manhattan a 12 Gay St, acquistata nel 2006 tramite Lucina International Llc, società con sede nel Delaware, per 4,5 milioni di dollari; e una residenza di quasi 12mila metri quadrati con sette camere da letto e 11 bagni vicino a Embassy Row a Washington, D.C. (2501 30th Street NW), acquistata nel 2006 tramite Hestia International Llc, società con sede nel Delaware, per 15 milioni di dollari. Tutti e tre gli edifici sono tuttora di proprietà degli stessi soggetti, nonostante il magnate dei metalli abbia subito il congelamento dei beni da parte del dipartimento del Tesoro statunitense nel 2018.
Deripaska possiede anche Hamstone House, situata nell’esclusiva comunità privata (ad accesso controllato) di St. George’s Hill, nel Surrey. Una tenuta con cinque camere da letto su più di tre ettari di terreno, con tanto di lampadario di vetro veneziano alto quasi 2 metri e mezzo, oltre a palestra, spa, sauna, campo da tennis e piscina riscaldata. Secondo il catasto britannico, Deripaska possiede la villa attraverso Edenfield Investments Limited, società con sede a Cipro. La proprietà è stata recentemente messa sul mercato per 17,5 milioni di dollari.
Deripaska possiede un’altra proprietà in Inghilterra: una residenza con sette camere da letto, cinema, palestra e bagno turco al 5 di Belgrave Square, nell’elegante quartiere londinese di Belgravia. Sempre in base ai registri del catasto britannico, Deripaska la detiene tramite la società britannica Ravellot Limited, con sede nelle Isole Vergini Britanniche. Deripaska possiede inoltre una proprietà adiacente, una ‘Mews House’, in quella che nel XIX secolo era una strada di servizio per la tenuta, originariamente destinata a cavalli e stallieri, con altre quattro camere da letto e due garage. Uno dei portavoce di Deripaska, a cui abbiamo chiesto commenti sulla vicenda, non ha ancora risposto.
Mikhail Fridman
Sanzionato da: Ue, Svizzera
Cittadinanza: russa, israeliana
Dove ha proprietà: Londra, Regno Unito
Valore totale stimato: 100 milioni di dollari
La sua Athlone House è una tenuta gotica di epoca vittoriana nel ricco quartiere di Highgate, nel nord di Londra. Costruita su cinque ettari di giardini paesaggistici progettati per imitare il Palazzo di Versailles, si trova accanto alla Beechwood House di Usmanov. La villa era in rovina fino a quando Fridman non l’ha acquistata nel 2016 per circa 90 milioni di dollari. L’oligarca l’ha poi restaurata, aggiungendo una piscina sotterranea, una sala yoga e un osservatorio. Ne detiene la proprietà diretta, secondo i registri del catasto britannico. Uno dei portavoce di Fridman, a cui abbiamo chiesto commenti sulla vicenda, non ha ancora risposto.
Mikhail Gutseriev
Sanzionato da: Ue, Regno Unito, Svizzera
Cittadinanza: russa
Dove ha proprietà: Londra, Regno Unito
Valore totale stimato: 120 milioni di dollari
Gutseriev possiede una casa a Londra, nel ricco quartiere di Mayfair. Uno dei portavoce di Gutseriev, a cui abbiamo chiesto commenti sulla vicenda, non ha ancora risposto.
Suleiman Kerimov
Sanzionato da: Usa
Cittadinanza: russa
Dove ha proprietà: Cap d’Antibes, Francia
Valore totale stimato: 270 milioni di dollari
Le sue quattro ville a Cap d’Antibes, sulla Costa Azzurra, sono state coinvolte nel 2020 in uno scandalo fiscale con protagonista la società svizzera Swiru Holding Ag. Le autorità francesi hanno sanzionato Swiru con una multa di 1,6 milioni di dollari per presunta evasione fiscale nella vendita di una delle ville (chiamata Hier) a Kerimov nel 2008. L’importo dichiarato era infatti di 51 milioni di dollari, mentre l’effettivo prezzo di acquisto sfiorava i 190 milioni. Situata nella cosiddetta Baia dei Milionari, Hier, che sfiora i 1.200 metri quadrati, è servita anche come sfondo per il film del 1988 Due figli di… con Michael Caine.
Nel maggio 2020, dopo che la multa era stata comminata, il consulente legale di Kerimov Nikita Sychev ha rilasciato una dichiarazione in cui ha specificato che il miliardario “non è oggetto di alcuna indagine relativa a questo caso e che non è mai stato condannato da alcun tribunale, in Francia o all’estero”. Nella dichiarazione si precisa anche che i tribunali francesi hanno respinto le precedenti accuse di riciclaggio di denaro formulate contro Kerimov, che “hanno causato un grave pregiudizio a [Kerimov] poiché costituivano l’unica base per le sanzioni impostegli dagli [Stati Uniti]”. Uno dei portavoce di Kerimov, a cui abbiamo chiesto commenti sulla vicenda, non ha ancora risposto.
Arkady Rotenberg
Sanzionato da: Ue, Regno Unito, Usa, Canada, Svizzera
Cittadinanza: russa
Dove ha proprietà: Roma, Sardegna e Tarquinia, Italia
Valore totale stimato: 40 milioni di dollari
Rotenberg, un tempo compagno di judo di Putin, possiede diverse proprietà in Italia. Tra queste ci sono due ville nella lussuosa Costa Smeralda, in Sardegna; una villa e un appartamento nel sud della Sardegna; una villa nella città collinare di Tarquinia, a nord di Roma; e il quattro stelle Berg Luxury Hotel nel centro di Roma, vicino a Piazza di Spagna. Le proprietà, che possedeva attraverso la società cipriota Olpon Investments Limited, sono state valutate 40 milioni di dollari nel 2014.
Nel settembre dello stesso anno, le autorità italiane hanno congelato quei beni, dopo che l’Ue ha imposto sanzioni su Rotenberg a seguito dell’annessione della Crimea da parte della Russia. Il miliardario ha citato in giudizio l’Ue per le sanzioni e ha ottenuto un annullamento parziale nel novembre 2016: il Tribunale dell’Unione europea le ha confermate, ma ha revocato le “misure restrittive” applicate dal 30 luglio 2014 al 14 marzo 2015, periodo che copre il congelamento dei suoi beni da parte del governo italiano.
Secondo i registri immobiliari italiani, Rotenberg possiede ancora il 50% di Aurora 31, la società che possiede il Berg Luxury Hotel, attraverso Olpon Investments Limited. L’altro 50% è di proprietà di un’altra società con sede a Cipro, Logotax Developments Limited, di proprietà del fratello Boris. Uno dei portavoce di Rotenberg, a cui abbiamo chiesto commenti sulla vicenda, non ha ancora risposto.
Boris Rotenberg
Sanzionato da: Regno Unito, Usa, Canada
Cittadinanza: russa, finlandese
Dove ha proprietà: Èze e Mouans-Sartoux, Francia, e Londra, Regno Unito
Valore totale stimato: 40 milioni di dollari
Il fratello di Arkady, Boris, ha due grandi ville a Èze, sulla Costa Azzurra. Possiede poi una tenuta di 72 acri con un’azienda di allevamento di cavalli, di cui detiene la proprietà con sua moglie, Karina, nella vicina Mouans-Sartoux. Secondo un’indagine del 2018, realizzata dall’Organized Crime and Corruption Reporting Project, in collaborazione con il quotidiano francese Le Monde e il quotidiano russo Novaya Gazeta, la proprietà di Rotenberg della tenuta Mouans-Sartoux è stata mascherata attraverso un complesso giro di proprietà, che includeva una società con sede a Monaco chiamata Tannor 2.
Le ville a Èze, dalla superficie complessiva di 1.300 metri quadri, compresa una piscina, sono state valutate 37 milioni di dollari nel 2008. Nel 2009 Rotenberg ha ottenuto l’autorizzazione iniziale per una terza villa con piscina, campo da tennis e funicolare privata. I lavori sono stati interrotti per motivi sconosciuti, ma il progetto è stato ri-autorizzato nel 2015 e i lavori sono ripresi nel 2018. Rotenberg non ha commentato l’indagine, ma una fonte vicina alla famiglia ha detto all’Occrp che la famiglia non possiede la casa di Èze, ma si limita ad affittarla (da un proprietario di cui non ha rivelato il nome).
Il figlio di Boris, Roman, anch’egli soggetto a sanzioni negli Usa e in Canada, ha una casa al 46 di Cadogan Lane a Belgravia, a Londra. Secondo i registri del catasto britannico, la possiede attraverso la società cipriota Loktan Services Limited, che l’ha acquistata per quasi sette milioni di dollari nel 2007. Uno dei portavoce di Rotenberg, a cui abbiamo chiesto commenti sulla vicenda, non ha ancora risposto.
Gennady Timchenko
Sanzionato da: Ue, Usa, Regno Unito, Canada, Svizzera
Cittadinanza: russa, finlandese
Dove ha proprietà: Lago di Ginevra, Svizzera e Le Lavandou, Francia
Valore totale stimato: 20 milioni di dollari
Timchenko possiede una villa sul Lago di Ginevra, in Svizzera. Secondo i registri societari francesi, la moglie di Timchenko, Elena, possiede una partecipazione del 61,9% in Sogeco, una società francese che possiede Le Club de Cavalière, un hotel a cinque stelle con spa e spiaggia privata a Le Lavandou, sulla Costa Azzurra. Uno dei portavoce di Timchenko, a cui abbiamo chiesto commenti sulla vicenda, non ha ancora risposto.
Alisher Usmanov
Sanzionato da: Ue, Regno Unito, Usa, Svizzera
Cittadinanza: russa, uzbeka
Dove ha proprietà: Londra e Surrey, Regno Unito; Lago Tegernsee, Germania; Losanna, Svizzera; Principato di Monaco; Sardegna, Italia
Valore totale stimato: 250 milioni di dollari
Usmanov possiede la tenuta ottocentesca di Beechwood House a Hampstead, Londra, 4,5 ettari di terreno che includono un campo da squash e diversi cottage. I precedenti proprietari includono il re Khalid dell’Arabia Saudita e lo sceicco del Qatar Hamad bin Khalifa Al Thani. Secondo i registri del catasto britannici, Usmanov possiede la proprietà attraverso Hanley Limited, una società costituita nell’Isola di Man.
Possiede anche Sutton Place, un maniero dell’era Tudor costruito nel 1525 su una tenuta di quasi 290 ettari nel Surrey, a sud di Londra. In passato di proprietà di J. Paul Getty, la storica proprietà consiste in una villa a due piani con più giardini, diverse biblioteche e una piscina. La regina Elisabetta I visitò la tenuta nel 1560. Secondo i registri del catasto britannico, Usmanov possiede la tenuta attraverso due società offshore registrate a Cipro: Delesius Investments Limited e Bacerius Investments Limited. Attraverso queste società, Usmanov possiede ulteriori terreni e diverse fattorie nelle vicinanze.
Al di fuori del Regno Unito, Usmanov ha anche case sul lago Tegernsee, in Germania, a Losanna, in Svizzera, nel Principato di Monaco e in Sardegna. La sua villa nel nord della Sardegna è stata ”congelata” dalle autorità italiane venerdì, secondo quanto riferito dal Corriere della Sera. Uno dei portavoce di Usmanov, a cui abbiamo chiesto commenti sulla vicenda, non ha ancora risposto.
Viktor Vekselberg
Sanzionato da: Usa
Cittadinanza: russa
Dove ha proprietà: New York City e Weston, Connecticut, Stati Uniti; Zugo, Svizzera; Italia; Lettonia
Valore totale stimato: 70 milioni di dollari
Per tramite di sua moglie, Marina Dobrynina, Vekselberg possiede due proprietà negli Stati Uniti, tra cui una casa con quattro camere da letto con piscina su due ettari di terreno, al 15 di Goodhill Road a Weston, Connecticut. La residenza è stata acquistata nel 2001 per cinque milioni di dollari da Mojave Park Investments Limited e trasferita a Marina un anno dopo. L’altra è un appartamento di lusso di 250 metri quadrati al 111 West 67th St a New York, acquistato nel 2002 per tre milioni di dollari. Vekselberg è stato sanzionato dal dipartimento del Tesoro statunitense nel 2018, ma entrambi gli immobili sono ancora di proprietà di sua moglie Marina, secondo i registri immobiliari.
Al di fuori degli Stati Uniti, Vekselberg possiede immobili in Italia, in Lettonia e a Zugo, in Svizzera. Uno dei portavoce di Vekselberg, a cui abbiamo chiesto commenti sulla vicenda, non ha ancora risposto.
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .
Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .