Msc Foundation, organizzazione no-profit dedicata a proteggere e nutrire il pianeta blu, ha scelto Le Village by Crédit Agricole Milano come partner di un’iniziativa volta a promuovere la salvaguardia delle barriere coralline.
Il primo acceleratore d’impresa del gruppo Crédit Agricole in Italia lancia infatti oggi la call “SeAct | Msc Foundation for Coral Restoration”, con l’obiettivo di individuare soluzioni innovative di ripristino della barriera corallina.
L’importanza di salvaguardare le barriere coralline
La notizia di sbiancamento di ampie parti della Grande Barriera Corallina d’Australia è infatti recente. Ed è un fenomeno che si verifica quando il corallo è stressato da temperature dell’acqua sopra la media.
Le barriere coralline supportano il 25% della vita marina e sono fondamentali per la salute degli oceani. Più del 10% della popolazione mondiale dipende dalle barriere coralline per il cibo, l’economia e la protezione delle coste. Nonostante la loro critica importanza per le persone e la società, oggi c’è rischio che i sistemi di barriere coralline nei mari si estinguano entro la metà del 2040.
Le cause sono molteplici e vanno dal sovra-sfruttamento a tecniche di pesca distruttive. Dallo sviluppo costiero, fino alla ridotta qualità delle acque. Ma i rischi maggiori sono quelli causati dal cambiamento climatico e dal riscaldamento delle acque.
L’impegno di Le Village by Crédit Agricole Milano
“L’innovazione oggi è sempre più sostenibile e il nostro obiettivo è quello di continuare a rendere queste tematiche centrali all’interno delle nostre attività”, spiega Gabriella Scapicchio, sindaco e ceo di Le Village by Crédit Agricole Milano. “Da innovatrice e amante del diving conosco l’importanza che i coralli rappresentano per l’ecosistema marino, la cui sopravvivenza è messa a rischio dalle nostre azioni”.
“MSC Foundation è entusiasta dell’immenso potenziale di questa iniziativa”, spiega Daniela Picco, direttrice, MSC Foundation, “che potrebbe portare un importante contributo al nostro programma Super Coral che mira a mitigare l’impatto dei cambiamenti climatici alle Bahamas e in tutto il mondo sperimentando nuove tecniche di conservazione e ripristino del corallo. Proprio nelle Bahamas, sull’Isola di Ocean Cay, stiamo costruendo un centro di ricerca per ricercare, sviluppare e testare metodi che salveranno le barriere coralline”.
A chi si rivolge la call to action
Le soluzioni innovative ricercate tramite la call mirano a identificare i siti con minor probabilità di essere colpiti dai cambiamenti climatici nel prossimo futuro, o che forniscano coralli resistenti allo stress adatti all’utilizzo in iniziative di ripristino in diverse parti del mondo. Le tecnologie interessate spaziano dalla stampa 3D di strutture coralline, a tecniche di produzione di massa applicabili alle diverse attività ricomprese nel ripristino dei coralli. La Fondazione è inoltre alla ricerca di innovazioni che permettano l’impianto di coralli a livello industriale in più luoghi, o che sviluppino modelli per il franchising del ripristino degli habitat corallini.
Le candidature, da presentare sul sito levillagebyca.it/itmsc-foundation-for-coral-restoration, sono aperte a ricercatori, accademici, startup, pmi innovative, ong e università, che propongano soluzioni e progetti allineati con i requisiti del programma: rilevanza, impatto, innovazione, sostenibilità e costo-efficacia.
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