Cybersecurity, criminali informatici, hacker, intelligenza artificiale, Internet of Things. Se fino a pochi anni fa questi termini venivano associati quasi esclusivamente ai film di fantascienza, adesso fanno parte del linguaggio comune. Anche e soprattutto in seguito alla pandemia, la percezione attorno a temi come la digitalizzazione, la protezione dei dati e il pericolo di infiltrazioni informatiche è cambiata radicalmente. Sono sempre più frequenti, infatti, gli attacchi da parte di hacker ad aziende private, enti pubblici e infrastrutture critiche del Paese. “Quattro anni fa la cybersecurity applicata agli oggetti era materia per convegni tra addetti ai lavori. Adesso digitalizzare le infrastrutture e metterle in sicurezza è diventato fondamentale”, afferma Claudio Contini, amministratore delegato di DigitalPlatforms.
La sua è una realtà industriale interamente italiana, fondata nel 2018, dedicata alla realizzazione di soluzioni legate all’Internet of Things (IoT). Ma cosa si intende con questo termine? È un neologismo che indica la connessione alla rete di oggetti fisici, che grazie al web sono in grado di elaborare dati e comunicarli tra loro. Un esempio semplice può essere quello degli elettrodomestici di ultima generazione che, connessi a Internet, sono in grado di fornire informazioni sui consumi e possono essere controllati da remoto.
IoT al servizio delle infrastrutture
DigitalPlatforms si occupa di applicare questo tipo di tecnologie al mondo delle infrastrutture, dell’energia, dei trasporti, delle telecomunicazioni, delle aree metropolitane e della difesa. “Io e i miei soci abbiamo capito che c’era lo spazio nel mercato per creare una realtà nazionale che sviluppasse le tecnologie IoT e cyber che abilitano la trasformazione digitale delle infrastrutture critiche”, racconta Contini. Nel corso degli anni, il gruppo ha acquisito sette aziende di grande esperienza nel mondo delle tecnologie elettroniche e della cybersecurity per offrire ai propri clienti una linea completa di soluzioni IoT: dallo sviluppo di sensori a sistemi di controllo, fino alle piattaforme digitali e alla sicurezza cyber.
Questo tipo di soluzioni sono diventate fondamentali non solo per le aziende private, ma anche per quelle pubbliche. “Il mondo di internet sta entrando nelle infrastrutture fisiche come strade, acquedotti e reti di trasporto, le sta rendendo digitali”, spiega l’amministratore delegato di DigitalPlatforms. “Così facendo le espone anche agli attacchi cyber degli hacker. Per questo è necessario non solo digitalizzare gli oggetti fisici ma anche pensare a come metterli in sicurezza fin dalla loro progettazione. Questa è la nostra missione”. Il gruppo è uno dei principali partner tecnologici privati a servizio delle istituzioni civili e militari. Per fare un esempio, fornisce le sottostazioni elettriche che alimentano le reti ad alta velocità e le mette in sicurezza cybernetica. “Siamo molto attivi nella collaborazione tra pubblico e privato. Questo ci rende molto orgogliosi perchè contribuiamo ad assicurare il buon funzionamento delle infrastrutture essenziali del nostro Paese”.
La collaborazione tra DigitalPlatforms e le università
Gli affari di DigitalPlatforms non si limitano solo al mercato nazionale. Il gruppo infatti sta espandendo la propria presenza anche all’estero. “Le nostre tecnologie sono molto apprezzate in tutta Europa e non solo”, spiega Contini. “Insieme ai grandi protagonisti dell’imprenditoria italiana, come Leonardo, stiamo diventando fornitori delle infrastrutture critiche fuori dal Paese. Collaboriamo anche con la Nato”. Ciò acquisisce ulteriore rilievo se si pensa al fatto che in Italia non esistono tante realtà che operano in questo mercato, mentre all’estero c’è più competizione. Il problema sta alla base: la difficoltà di trovare personale qualificato.
Una delle soluzioni, secondo Contini, è quella di potenziare il legame tra il mondo delle università e quello del lavoro: “Nei nostri atenei ci sono tanti talenti che aspettano solo di confluire negli spazi giusti. Dobbiamo fare in modo di accompagnare il loro ingresso nelle aziende, favorendo una sostanziale continuità con il mondo della formazione e ricerca. Noi ci stiamo muovendo in questa direzione”. DigitalPlatforms è al lavoro per realizzare master in cybersecurity e sviluppare percorsi di dottorato in collaborazione con alcune delle principali università italiane. “È l’unica ricetta per trattenere le eccellenze nel nostro Paese”, dice l’amministratore delegato. “Il mondo del lavoro sta cambiando radicalmente. Molti ragazzi non vogliono più solo uno stipendio, ma fare delle cose che abbiano un senso. Noi possiamo offrire loro queste opportunità, offrendo un ambiente di lavoro stimolante senza dover per forza emigrare in un’altra città o in un altro stato”.
Il futuro si chiama intelligenza artificiale
Nel 2021 Digital Platforms ha espresso un giro d’affari di circa 50 milioni di euro. “Siamo molto orgogliosi di poter dire che non vendiamo prodotti di terzi”, spiega Contini. “Abbiamo algoritmi proprietari, di cui garantiamo la completa tracciabilità”. Nell’immediato futuro dell’azienda ci sono tre ulteriori acquisizioni. All’orizzonte invece, nuove frontiere: “La domanda di intelligenza artificiale è aumentata tantissimo negli ultimi anni. Noi abbiamo fatto una joint venture con Asc27, una piccola azienda molto forte sul tema, ma abbiamo solo scalfito il potenziale di questa tecnologia. L’obiettivo è quello di applicarla sempre di più al mondo dell’IoT e della cybersecurity”.
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