Articolo tratto dal numero di settembre 2022 di Forbes Italia. Abbonati!
Passione e determinazione sono spesso gli elementi caratterizzanti delle storie legate al vino. E quando trovano sintonia con il territorio, consentono lo sviluppo di narrazioni romantiche come quella di Sella&Mosca. Una realtà vitivinicola nata nel 1899 grazie a Erminio Sella, nipote dello statista Quintino Sella, e all’avvocato Edgardo Mosca che, affascinati dalla Sardegna, iniziarono a bonificare alcune terre nella zona di Alghero.
L’attenzione alla qualità
In un periodo storico particolare, contrassegnato dai disastri causati dalla filossera, il progetto Sella&Mosca si è rivelato subito ambizioso e la capacità innovativa dell’azienda si è rivolta alla viticoltura di qualità per produrre grandi vini e trasformare una terra lasciata al pascolo nel più grande vigneto a corpo unico di tutta Europa.
Vigneto che oggi può contare su 520 ettari, ai quali si aggiungono i piccoli appezzamenti della Gallura (15 ettari) e di Giba, tra Capo Teulada e la catena montuosa dell’Iglesiente, con sei ettari. Negli anni, Sella&Mosca ha introdotto nuovi metodi di lavorazione che hanno consentito la produzione di vini contemporanei, le cui caratteristiche rivelano la nuova tradizione dei vini sardi a firma dell’enologo e direttore Giovanni Pinna.
Un nuovo slancio con Terra Moretti Vino
Nel 2016 l’azienda è entrata a far parte di Terra Moretti Vino, uno dei gruppi vitivinicoli italiani più importanti, con sei cantine dislocate in tre regioni, che ha regalato all’azienda un nuovo slancio verso l’innovazione e il rispetto del territorio. Oggi, grazie a una visione imprenditoriale lungimirante, Sella&Mosca non è solo una tenuta, ma un borgo dove nelle dimore storiche ristrutturate prendono vita eventi e manifestazioni che ogni anno ospitano migliaia di appassionati.
Per la famiglia Moretti lo stretto legame con la città di Alghero è la condizione imprescindibile per creare un dialogo con il territorio. Nel 2021 Vittorio Moretti ha ricevuto la cittadinanza onoraria algherese e nel 2022 l’azienda ha siglato un accordo con il Comune e la Fondazione Alghero, per sostenere il palinsesto culturale della città che troverà il suo apice nel Cap d’Any de l’Alguer, la tradizionale festa di capodanno in piazza.
Il legame con il territorio di Sella&Mosca
Nei vini Sella&Mosca è facile ritrovare i caratteri naturali del contesto in cui nascono: ognuno cerca l’equilibrio tra l’esuberanza dei frutti della natura e il saper fare di chi li modella. Il Marchese di Villamarina è una delle etichette più rappresentative, un vino mono varietale di Cabernet Sauvignon frutto dell’intuizione di sperimentare la vocazione del terroir per la produzione di vitigni internazionali.
Nel contempo, si lavora sulle uve autoctone, come il Cannonau e il Vermentino, ma soprattutto il Torbato, la cui rinascita a partire dagli anni ‘80 si deve proprio a Sella&Mosca. Da questo lavoro nasce anche uno dei prodotti più interessanti del nuovo corso della cantina: Oscarì, il primo Metodo Classico da uve di Torbato, pienamente ‘figlio’ della cultura franciacortina delle bollicine, in connubio con una terra e un vitigno che raccontano di sedimentazioni marine millenarie e di un microclima senza eguali.
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