La scia di distruzione lasciata dal terremoto che ha colpito Turchia e Siria potrebbe costare ad Ankara fino a 84,1 miliardi di dollari. La cifra, diffusa da Reuters, arriva da un report realizzato dalla Turkish Enterprise and Business Confederation. Un un funzionario governativo ha stimato invece una cifra superiore ai 50 miliardi di dollari.
Il bilancio complessivo delle vittime del sisma di magnitudo 7,8 ha ormai superato quota 41.000 e sembra destinato a salire. Il report pubblicato nel fine settimana ha stimato il costo dei danni in 84,1 miliardi di dollari: 70,8 miliardi di dollari per la ricostruzione di migliaia di case, 10,4 miliardi di dollari per il calo del Pil e 2,9 miliardi di dollari per le perdite derivanti dallo stop delle attività produttive.
Le cifre maggiori saranno impiegate per la ricostruzione delle abitazioni, delle linee di trasmissione e delle infrastrutture, nonché per il soddisfacimento delle esigenze di alloggio a breve, medio e lungo termine delle centinaia di migliaia di persone rimaste senza casa. Il presidente turco Tayyip Erdogan ha dichiarato che lo Stato completerà la ricostruzione delle abitazioni entro un anno e che il governo sta già preparando un programma per “rimettere in piedi il Paese”.
Le prospettive future
Nelle 10 province colpite dal sisma vivono circa 13,4 milioni di persone, pari al 15% della popolazione turca, che produce quasi il 10% del Pil. Secondo quanto dichiarato direttore esecutivo del Fondo Monetario Internazionale Mahmoud Mohieldin, è improbabile che l’impatto del terremoto sul prodotto interno lordo sia così pronunciato come dopo il terremoto del 1999 nel nord-ovest della Turchia, che colpì il cuore industriale. Mohieldin ha aggiunto che, dopo l’impatto iniziale che si vedrà nei prossimi mesi, gli investimenti del settore pubblico e privato per la ricostruzione potrebbero incrementare la crescita del Pil in futuro.
Prima del terremoto, il governo aveva previsto una crescita del 5% nel 2022 e aveva stimato una crescita del 5,5% nel 2023.
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .
Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .