Almeno fino al 2052, la governance della famiglia Arnault è salva. Ne ha definito con largo anticipo tutti i dettagli lo stesso Bernard Arnault (173,7 miliardi di dollari il suo patrimonio secondo Forbes e seconda persona più ricca del mondo dopo Elon Musk), che aveva stabilito come, al compimento del 25esimo anno di età del più giovane dei figli, Jean Arnault, ci sarebbero state una serie di modifiche nell’assetto societario del gruppo, ad oggi proprietario di 75 maison del lusso tra cui Fendi e Christian Dior.
Le condizioni dello statuto di successione
Fino al 23 ottobre 2023, giorno in cui si festeggia il compleanno di Jean Arnault, in caso di morte di Arnault la proprietà di Lvmh sarebbe infatti passata a un direttorio composto dai gestori di una fondazione belga, la Protectinvest, e a due società di Bruxelles che detengono il 65% di Agache commandité, società appositamente fondata e controllata dai fratelli Delphine, Antoine, Alexandre, Frédéric e Jean.
Lo scopo dei belgi era proteggere gli interessi finanziari e patrimoniali del colosso della moda, a partire dal decesso di Bernard Arnault, e fino al 25esimo anno di età di Jean.
Il controllo dell’attuale assetto
Ora, invece, non essendosi verificate le condizioni di cui sopra, il controllo passerà a una società in accomandita per azioni: la Financière Agache, attraverso la quale gli Arnault detengono il 48,18% delle azioni e il 63,71% dei diritti di voto di Lvmh.
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Arnault avrà poteri illimitati fino a 95 anni
L’articolo 10 dello statuto, in particolare, prevede che possano essere azionisti della società solo i cinque fratelli o i loro eventuali discendenti diretti, ma nessuno potrà vendere azioni prima del 2052. Fino al compimento dei suoi 95 anni di età, inoltre, secondo lo statuto di Agache il magnate Bernard Arnault rimarrà al comando in qualità di amministratore con poteri illimitati.
Oltre ai soci accomandatari, che hanno potere di gestione, Agache ha due soci accomandanti che hanno solo diritti patrimoniali: i due nipoti di Bernard Arnault, Ludovic e Stéphanie Watine, figli della sorella minore Dominique Arnault.
Mercoledì nero per i conti di Lvmh
La scorsa settimana, per Bernard Arnault è stato un mercoledì nero con 19,96 miliardi di euro di vendite nel terzo trimestre, in aumento di solo l’1% rispetto allo stesso periodo del 2022. La colpa? L’inflazione e il peso dell’aumento degli interessi sulla capacità di spesa di spesa dei consumatori.
Come ha evidenziato Forbes, il tonfo in Borsa di Lvmh ha intaccato anche il patrimonio di Arnault con una perdita di quasi 10 miliardi di dollari in un solo giorno.
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