Joby Aviation, azienda che sviluppa aeromobili elettrici a decollo e atterraggio verticale per il servizio di trasporto passeggeri commerciale, ha annunciato di aver effettuato con successo un volo dimostrativo a New York City, portando a termine il primo volo di un taxi aereo elettrico nella città.
L’aeromobile è partito dal Downtown Heliport di Manhattan. New York vuole diventare una delle prime città ad adottare questo tipi di voli, puliti e silenziosi.
“Elettrificando uno degli eliporti più famosi al mondo, New York sta dimostrando di essere il leader globale nell’adozione dei viaggi aerei elettrici. Siamo grati per il sostegno della città e onorati di collaborare con partner visionari come Delta Air Lines per portare il nostro servizio di taxi aereo in questo mercato”, ha dichiarato JoeBen Bevirt, fondatore e ceo di Joby Aviation. “Abbiamo l’intenzione di rendere questo tipo di volo, silenzioso e privo di emissioni, una realtà accessibile e quotidiana per gli abitanti di New York”.
Le caratteristiche del taxi aereo elettrico
L’aeromobile di Joby è ottimizzato per voli rapidi e consecutivi e può coprire fino a 160 chilometri con una sola carica. Il viaggio da Manhattan all’Aeroporto JFK in auto può richiedere più di un’ora, Joby prevede che con il suo taxi aereo il viaggio durerà solo sette minuti.
L’aeromobile di Joby è stato progettato per avere un’impronta acustica radicalmente inferiore rispetto agli elicotteri odierni, consentendogli di operare in aree densamente popolate come New York City senza un forte impatto. Nel 2022, Joby ha collaborato con la Nasa per misurare il suono del suo aeromobile, confermando che – quando vola sopra i 500 metri di altitudine – fa meno rumore di una tipica conversazione tra due persone.
Chi è il fondatore di Joby Aviation
JoeBen Bevirt, ex miliardario della classifica di Forbes, è cresciuto in una zona remota chiamata Last Chance in una comunità Hippie nella quale i membri coltivavano il proprio cibo. Lo facevano su un terreno acquistato nel 1970 da sua madre, Paula Fry, suo padre, Ron Bevirt, e dallo scrittore Gurney Norman. Gli ultimi due erano membri dei Merry Pranksters, famosi per le loro feste con gli acidi e le spedizioni con il Magic Bus negli anni ’60. Bevirt prende il nome dal personaggio JoeBen presente in un romanzo del capobanda dei Pranksters, Ken Kesey, che dice di averlo trattato come un figlioccio.
Bevirt ha dichiarato a Forbes nel 2020 di aver pensato per la prima volta di costruire una macchina volante in seconda elementare, mentre arrancava verso casa lungo la ripida strada di 4,5 miglia lungo la Pacific Coast Highway, dove l’autobus lo lasciava dopo la scuola. “Era una collina infinita”, ha detto ridendo Bevirt, “Mi ha fatto sognare un modo migliore”.
Poi, dopo aver studiato ingegneria all’Università della California a Davis e alla Stanford University, nel 2009 ha iniziato a coltivare il suo progetto: sviluppare un aereo che può decollare e atterrare verticalmente come un elicottero in ambienti urbani ristretti e passare a volare in modo efficiente sulle ali come un aeroplano. Ce l’ha fatta?
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