Donald MacKenzie. cofondatore Cvc Capital Partners
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Cvc Capital Partners pronta a quotarsi. E due cofondatori potrebbero diventare miliardari

Questo articolo è apparso su Forbes.com

Il proprietario di Petco e del produttore di orologi svizzero Breitling, con sede nell’isola di Jersey, dovrebbe iniziare le negoziazioni alla Borsa di Amsterdam venerdì con una valutazione fino a 16 miliardi di dollari. Cifre che consentirebbero ad almeno due cofondatori di diventare miliardari.

Nell’ultima offerta pubblica in un contesto di boom di Ipo europee, la società di private equity Cvc Capital Partners dovrebbe quotarsi in Borsa all’Euronext Amsterdam venerdì. Lunedì la società ha pubblicato il suo prospetto, delineando una fascia di prezzo compresa tra 14 e 16 dollari (da 13 a 15 euro) per azione e valutando la società tra i 14 e i 16 miliardi di dollari. In base a questi prezzi, al debutto i cofondatori Donald Mackenzie e Rolly van Rappard si ritroverebbero con una fortuna miliardaria.

Donald Mackenzie e Rolly van Rappard, patrimoni miliardari

Dopo l’Ipo, a quel prezzo, la quota del 6% di Mackenzie potrebbe valere 890 milioni di dollari. Mackenzie – che si è dimesso dalla carica di copresidente della società il 13 febbraio, ma è ancora nel consiglio di amministrazione come copresidente onorario non esecutivo, – sta vendendo una quota di azioni del valore di 130 milioni di dollari (al netto delle imposte). Che potrebbe aumentare di altri 20 milioni se la società esercitasse la sua opzione di sovra-allocazione. Dal momento che Cvc ha sede a Jersey, dipendenza della corona britannica, probabilmente non dovrà pagare alcuna imposta sulle plusvalenze su tali vendite. Considerando anche la proprietà dichiarata del superyacht Grace, del valore stimato di 23 milioni di dollari secondo VesselsValue, Forbes stima che Mackenzie, 67 anni, nato in Scozia, avrà un patrimonio di almeno 1 miliardo di dollari.

Van Rappard, socio amministratore 63enne e altro copresidente, d’altro canto, non venderà nessuna delle sue azioni. A metà della forchetta di prezzo la sua quota del 6,7% varrà 1 miliardo di dollari. Come Mackenzie, possiede anche uno yacht, il Blue II, del valore stimato di 32 milioni di dollari per VesselsValue. Ne possiede il 50%, mentre l’altra metà è detenuta dal collega cofondatore di Cvc Steve Koltes attraverso il suo family office Kaltroco, con sede nel Jersey. Lo yacht può anche navigare attraverso il ghiaccio marino nelle regioni polari e dispone di sauna e bagno turco.

Nato nell’isola caraibica di Curaçao, l’uomo d’affari olandese, il cui nome completo è Louis Rodolph Jules Ridder van Rappard, vive a Londra. Il suo family office con sede in Lussemburgo, Steflot, deteneva un valore contabile netto di 224 milioni di dollari alla sua ultima dichiarazione nel dicembre 2022, inclusa la società di investimento Imker Capital. Complessivamente, Forbes stima che Van Rappard abbia un patrimonio di almeno 1,2 miliardi di dollari. I rappresentanti di Cvc hanno rifiutato di commentare.

Prima dell’Ipo, Cvc pagherà anche un dividendo di 327 milioni di dollari (al lordo delle imposte) ai suoi azionisti, un pagamento che si tradurrebbe in circa 23 milioni di dollari ciascuno per Mackenzie e Rappard e 14 milioni di dollari per Koltes.

Il patrimonio e gli investimenti di Cvc Capital Partners

Cvc è stata fondata nel 1981 come attività europea di Citicorp Venture Capital, il ramo venture capital di Citigroup. Nel 1993 Mackenzie, van Rappard, Koltes e altri cinque cofondatori (che da allora hanno tutti lasciato l’azienda) acquisirono l’azienda e la trasformarono in Cvc Capital Partners, raccogliendo 630 milioni di dollari per il loro primo fondo nel 1996 e spostando la loro attenzione sul mondo del private equity. Cvc ha ora un patrimonio gestito di 198 miliardi di dollari con uffici in 29 città in sei continenti. È nota soprattutto per gli investimenti nello sport, dall’acquisizione con leva finanziaria da 2 miliardi di dollari della Formula 1 nel 2006 – poi venduta a Liberty Media per 8 miliardi di dollari (valore aziendale) nel 2016 – all’accordo da 2,1 miliardi di dollari nel 2021 con la Liga spagnola per una fetta dei diritti tv dell’8,25% nei prossimi 50 anni.

Le partecipazioni di Cvc includono il rivenditore di alimenti per animali domestici Petco, acquistato insieme a un fondo pensione canadese per 4,6 miliardi di dollari nel 2015, la piattaforma universitaria online Multiversity, acquistata dal miliardario italiano Danilo Iervolino nel 2021, il produttore svizzero di orologi di lusso Breitling e altri investimenti sportivi di alto profilo, tra cui la Women’s Tennis Association e la squadra di cricket della Premier League indiana Gujarat Titans.

“Quando abbiamo fondato Cvc, all’inizio degli anni ’90, la nostra ambizione era quella di creare un’azienda multigenerazionale che avrebbe continuato a prosperare molto tempo dopo la scomparsa dei fondatori”, ha affermato Mackenzie in una dichiarazione in cui annunciava la sua partenza a febbraio. “Credo che abbiamo raggiunto questo obiettivo. L’azienda è in ottima forma e in buone mani”.

I numeri di Cvc Capital Partners

Nel 2023 Cvc ha registrato ricavi per 1,2 miliardi di dollari, in gran parte costituiti da 976 milioni di dollari in commissioni di gestione, e un ebitda (utili prima di interessi, tasse, svalutazioni e ammortamenti) di 692 milioni di dollari. Sebbene si tratti di un aumento del 3,5% rispetto al 2022, è molto inferiore a quello dei colossi della gestione patrimoniale come BlackRock e Blackstone, o anche dei concorrenti europei come la società svedese di private equity Eqt, che hanno tutti un fatturato annuo di almeno 6 miliardi di dollari.

“Hanno un approccio su più fronti. Fanno credito privato, fornendo opportunità di credito alle aziende che non vogliono per forza prendere prestiti dalle banche. Hanno anche opportunità infrastrutturali piuttosto grandi su cui stanno lavorando”, afferma Dean Kim, responsabile della ricerca azionaria della società di intermediazione William O’Neil.

Le infrastrutture sono un’asset class in crescita per il private equity, con BlackRock che ha annunciato a gennaio un accordo da 12,5 miliardi di dollari per acquisire Global Infrastructure Partners, un fondo focalizzato sulle infrastrutture. A settembre Cvc ha acquistato una partecipazione del 60% nella società di investimenti infrastrutturali olandese Dif Capital Partners per un importo non reso noto.

Il contesto macroeconomico

L’Ipo di Cvc potrebbe essere frenata dalle crescenti tensioni in Medio Oriente e dal pessimismo del mercato sui tagli dei tassi di interesse negli Stati Uniti, che hanno trascinato al ribasso i prezzi delle azioni di BlackRock e Blackstone rispettivamente del 7% e del 4% nell’ultimo mese. Ma in Europa, dove si prevede che la Banca centrale europea taglierà presto i tassi, potrebbe esserci una crescita più forte per i gestori patrimoniali come Cvc.

“I gestori patrimoniali europei dovrebbero ottenere buoni risultati nel lungo termine perché la Bce sta per tagliare i tassi”, aggiunge Kim. “E quando ciò accade, la raccolta di asset diventa più semplice, c’è più liquidità nel mercato”.

Il maggiore azionista di Cvc è la società di private equity quotata in borsa Blue Owl Capital, che ha acquistato una partecipazione del 10% in diverse filiali di Cvc per circa 1,1 miliardi di dollari nel novembre 2021. Attualmente detiene una quota dell’8% che varrà 1,2 miliardi di dollari al prezzo medio. L’azienda, che ha prodotto due miliardari – Doug Ostrover e Michael Rees – da quando si è quotata in borsa nel 2021, acquisterà anche più azioni nell’Ipo, per circa 170 milioni di dollari, e arriverà così a una quota del 9,1% dopo la transazione.

Gli altri cofondatori

Pur non essendo ricco come Mackenzie e van Rappard, anche Koltes, l’unico altro cofondatore che ha ancora un ruolo in Cvc, vedrà un aumento significativo del suo patrimonio. La sua quota del 4,2% dopo l’Ipo varrà circa 620 milioni di dollari, più circa 30 milioni di dollari (al netto delle imposte) dalla vendita di azioni, che potrebbero crescere fino a 34 milioni di dollari con la sovra-allocazione. Il 68enne americano si è dimesso dalla carica di copresidente di Cvc a gennaio 2022 e ora ricopre il ruolo di copresidente onorario insieme a Mackenzie, in un ruolo non esecutivo. Il suo family office, Kaltroco, ha anche investito nella catena mediterranea di ristoranti fast-casual Taim, nella società di consulenza m&a del settore automobilistico Dave Cantin Group e nella società tedesca di Vc 468 Capital.

“Cvc ha superato da tempo la dipendenza da un singolo individuo o gruppo di individui. L’azienda attrae, motiva e stimola un insieme di talenti secondo a nessuno. Per ogni cosa che posso fare bene, ci sono dozzine di persone in azienda che possono farlo meglio”, ha detto Koltes in una nota quando si è dimesso nel gennaio 2022.

Due dirigenti di lunga data di Cvc, Rob Lucas e Javier de Jaime Guijarro, manterranno tutte le loro azioni nell’azienda dopo l’Ipo. A metà della forchetta di prezzo, le loro quote varranno rispettivamente 530 e 520 milioni di dollari.

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