I lavoratori di Samsung Electronics, il gigante sudcoreano dell’elettronica hanno dichiarato oggi che potrebbero presto proclamare il primo sciopero della loro storia. Come riporta Askanews, lo riferisce l’agenzia di stampa Yonhap. Se i lavoratori di Samsung dovessero organizzare uno sciopero, attraverso il loro sindacato, sarebbe il primo in assoluto. Il colosso sudcoreano non ha mai avuto uno sciopero dalla sua fondazione nel 1969.
Aspetti principali
- Il sindacato NSEU (National Samsung Electronics Union) ha organizzato per il 7 un’azione collettiva di “congedo coordinato” per esprimersi contro il blocco delle negoziazioni salariali. Questa azione è però solo il preludio di uno sciopero generale.
- “Può sembrare una protesta passiva, ma stiamo procedendo un passo alla volta,” ha detto un portavoce del sindacato. “La nostra prima azione collettiva è significativa e potrebbe portare a uno sciopero generale”.
- Il NSEU è il più grande sindacato dei lavoratori di Samsung con quasi 28.000 membri, che rappresentano il 22 percento dei 125.000 dipendenti dell’azienda.
- Da gennaio, la dirigenza del colosso tech e il più grande sindacato dell’azienda hanno tenuto diversi round di colloqui e negoziazioni, ma non sono riusciti a trovare una soluzione soddisfacente per entrambe le parti in causa.
Le dichiarazioni del sindacato
Come si legge su Ansa, i sindacati si sono opposti alle ultime decisioni di Samsung: “Dichiariamo uno sciopero a causa dell’atteggiamento della direzione che non tiene conto dei lavoratori”, hanno riferito i sindacati. L’annuncio è stato fatto dai suoi funzionari nel corso di una conferenza stampa trasmessa in streaming, dove hanno tenuto in mostra uno striscione con la scritta ‘non possiamo più tollerare la repressione dei lavoratori, la repressione dei sindacati’. In una nota, Samsung Electronics ha poi manifestato la volontà a “tenere il dialogo aperto ” per sbloccare lo stallo.
Il patrimonio del proprietario
Secondo Forbes.com, Lee Byung-Chull e famiglia, proprietari di Samsung, hanno un patrimonio di 40,8 miliardi di dollari. Quasi il 45% della ricchezza della deriva proprio da Samsung Electronics. Come si legge su Forbes.com, ol presidente Lee Kun-Hee, figlio del fondatore dell’azienda, è tuttora in coma dopo aver un infarto che lo ha colpito nel 2014. Il suo unico figlio ed erede designato, Jay Y. Lee, è stato condannato a 5 anni di carcere nell’agosto 2017 per il suo ruolo nello scandalo politico che ha visto la destituzione dell’ex presidente della Corea del Sud Park Geun-hye.
La storia di Samsung
Quasi 80 anni fa, l’ormai defunto Lee Byung-Chull ha avviato una piccola società a Daegu; il suo impero si è evoluto fino a diventare il più grande produttore di smartphone e televisori al mondo. Negli anni ’90 il conglomerato si è diviso in 4 entità indipendenti: Samsung, CJ, Shinsegae e Hansol. Complessivamente le aziende, guidate oggi dalla seconda e terza generazione di Lee, fanno registarare un fatturato annuo di oltre 300 miliardi di dollari, dall’elettronica alla vendita al dettaglio, dall’alimentare all’intrattenimento e alla carta.
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