Anche quest’anno Hong Kong si conferma al primo posto nella classifica, seguita da Singapore. Un duo principalmente dovuto ai prezzi dell’affitto di alloggi. “Questi importanti centri economici attirano anche un gran numero di expat, aumentando ulteriormente il costo dei beni”.
È quanto emerge dall’edizione 2024 dello studio Cost of Living City Ranking. Realizzata da Mercer, società di Marsh McLennan, leader globale nella ridefinizione del mondo del lavoro e nell’effettiva promozione del benessere e della salute, l’indagine coinvolge 226 città in tutto il mondo e misura il costo della vita comparando oltre 200 servizi e prodotti in diverse località, inclusi trasporti, cibo, abbigliamento, casalinghi e intrattenimento, offrendo informazioni utili per aiutare le aziende multinazionali a pianificare le strategie di reward per la mobilità internazionale dei dipendenti.
“Le sfide legate al costo della vita hanno avuto un impatto significativo sulle organizzazioni multinazionali e sui loro dipendenti”, ha dichiarato Matteo Tamburini, Mobility Leader di Mercer Italia. “È importante che le organizzazioni rimangano aggiornate sui trend legati al costo della vita e ai tassi di inflazione, ascoltando la voce dei lavoratori per capire come gestire gli effetti in modo efficace “.
Le città più costose al mondo
Nella classifica sono cinque le città europee che si trovano nella top ten globale. Stiamo parlando di quattro città svizzere (con Zurigo, Ginevra e Basilea che chiudono la top 5), e Londra, che ha guadagnato nove posizioni arrivando all’ottavo posto complessivo. Peraltro, sebbene il costo della vita in Europa vari tra le diverse città, la Bce – che ha recentemente tagliato i tassi di interesse – prevede che il tasso di inflazione annuale nella zona euro continuerà a diminuire, il che significa che i costi potrebbero stabilizzarsi mentre le economie europee si riprendono dagli ultimi contraccolpi.
E l’Italia?
Guardando all’Italia, Milano perde 8 posizioni rispetto al rilevamento del 2023, piazzandosi al 57° posto. Scende in classifica anche Roma, che si posiziona al 67° posto (a fronte del 59° rilevato nel 2023).
Dagli Usa all’Africa
Il costo della vita negli Stati Uniti rimane una sfida significativa nel 2024, con tutte le città statunitensi classificate tra le prime 100 e sette di queste che raggiungono la top 20. Le città canadesi si trovano nella parte inferiore del ranking del Nordamerica, “poiché l’economia canadese ha dimostrato una certa resilienza e sta superando le aspettative”.
Toronto è la città più costosa del Canada (92° posto), seguita da Vancouver (101°). Il costo della vita nei centri urbani in Messico è aumentato significativamente rispetto all’anno precedente a causa del rafforzamento del Peso nel 2023. Città del Messico è al 33º posto (a fronte del 79º del 2023) e Monterrey è al 115º posto (a fronte del 155º dell’anno scorso).
In Sudamerica, la capitale dell’Uruguay, Montevideo (42°) è la località più costosa per gli expat. Diverse città in questa area geografica hanno registrato movimenti significativi rispetto al 2023 a causa delle fluttuazioni dei tassi di cambio e dei costi degli alloggi in affitto: Santiago, in Cile, è scesa di 73 posizioni al 160º posto nella classifica, mentre Bogotà, in Colombia, è salita di 40 posizioni al 174º posto.
Nella regione del Pacifico, ci si aspetta che l’aumento dell’inflazione metta sotto pressione i dipendenti espatriati quest’anno. Sydney, in Australia, è la città più costosa della regione del Pacifico (58° posto), superando Noumea, in Nuova Caledonia, che è salita di 10 posizioni al 60º posto nel ranking globale.
Le città africane che si sono classificate più in alto nella classifica sono Bangui nella Repubblica Centrafricana (14° posto), Gibuti, la capitale del paese omonimo (18° posto), e N’Djamena, in Ciad (21° posto). In particolare, Lagos, in Nigeria, è scesa di 178 posizioni al 225º posto, il cambiamento più significativo a livello internazionale rispetto al 2023, in gran parte dovuto alle fluttuazioni valutarie, comprese le ripetute svalutazioni della naira nigeriana. In Medio Oriente la città più costosa è Dubai, Emirati Arabi Uniti, che si colloca al 15° posto in classifica. Mumbai, la città con il costo della vita più alto in India, si posiziona al 136° posto.
I fattori chiave
L’aumento dei costi degli alloggi in molte città del mondo ha reso la mobilità dei talenti una sfida per i datori di lavoro, mentre l’inflazione e i tassi di cambio erodono il potere d’acquisto dei dipendenti e creano ulteriore pressione sui loro pacchetti di compensation. Questi fattori, infatti, possono rendere difficile per le aziende attrarre e mantenere i migliori talenti e contribuire all’incremento delle spese per retribuzione e benefit; inoltre, possono limitare la mobilità dei dipendenti e aumentarne i costi operativi.
“Il costo della vita elevato potrebbe indurre i lavoratori espatriati a modificare il loro stile di vita, portandoli a ridurre non solo le spese discrezionali ma addirittura anche quelle essenziali”, ha continuato Tamburini.
“Per controbilanciare queste sfide, i datori di lavoro possono offrire pacchetti retributivi che includano indennità o sussidi per l’alloggio, oppure fornire altri servizi di supporto al wellbeing. In particolare, laddove il sistema sanitario pubblico fatica ad assistere i cittadini, le aziende si stanno sempre più rivolgendo a forme di assistenza sanitaria privata, garantendo agli expat un benefit sempre più richiesto. Per quanto concerne lo scenario italiano, poi, gli aggiornamenti normativi e la flessibilità crescente delle nuove policy potranno determinare ulteriori sfide per i Mobility Manager, che sempre più avranno l’importante compito di essere ‘Global Mobility Broker’ come business partner, individuando un punto di incontro tra le necessità di mobilità internazionale espresse dai dipendenti e le strategie aziendali”.
Le 10 città più costose al mondo
- Hong Kong
- Singapore
- Zurigo
- Ginevra
- Basilea
- Berna
- New York
- Londra
- Nassau
- Los Angeles
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