Articolo tratto dal numero di novembre 2024 di Forbes Italia. Abbonati!
La pandemia ha sconvolto la vita di molti, lasciando un segno indelebile non solo sulla salute fisica, ma anche su quella mentale. Se già prima una persona su otto soffriva di disturbi mentali, la situazione è peggiorata ancora a seguito dell’emergenza sanitaria.
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), nel primo anno della pandemia l’incidenza globale di ansia e depressione è aumentata del 25%. In Italia, nel 2020, oltre 250mila persone si sono rivolte per la prima volta ai Dipartimenti di salute mentale.
Tra le realtà più attive nello studio di soluzioni per soddisfare le esigenze di salute e benessere dei pazienti c’è Otsuka. Il gruppo, attivo in 32 paesi in tutto il mondo, con oltre 500 dipendenti in Europa, concentra la sua attività in tutte le aree che presentano esigenze mediche non ancora soddisfatte, come le malattie del sistema nervoso centrale (Cns), la nefrologia e l’onco-ematologia.
Forbes ha intervistato Alessandro Lattuada, ad di Otsuka Pharmaceutical Italy, che ha raccontato le aree di sviluppo della società, i valori e i progetti in favore del benessere dei dipendenti.
Come si è sviluppata la società e in quali aree si concentra l’attività?
Otsuka è nata nel 1921 ed è approdata in Europa mezzo secolo fa. Il gruppo si è sviluppato negli anni rimanendo fedele a tutti i suoi principi. Oggi siamo un’azienda farmaceutica multinazionale, con oltre 34mila dipendenti in 32 paesi in tutto il mondo. Nel campo farmaceutico siamo leader nella salute mentale, con l’offerta di prodotti legati a disturbi come la schizofrenia. Dopo il Covid abbiamo registrato un aumento delle diagnosi delle malattie mentali. In questo momento le aree in cui concentriamo l’attività sono soprattutto la nefrologia, l’onco-ematologia, la salute mentale e le malattie rare. In merito a queste ultime, attraverso ricerca e partnership, abbiamo una serie di prodotti che speriamo possano vedere la luce negli anni a venire. Da qui al 2028 puntiamo ad annunciare almeno cinque prodotti innovativi.
Quali sono i progetti legati al benessere dei vostri dipendenti?
Teniamo in maniera particolare al benessere fisico e mentale dei nostri collaboratori. Ci crediamo molto non solo come responsabilità sociale, ma anche come un investimento per il futuro. Il fatto che la qualità di vita possa influire sul benessere psicofisico della persona, e di conseguenza sull’azienda, è rilevante. Curiamo il benessere fisico, offrendo programmi di fitness e accesso alle palestre in tutta Italia. Per il benessere mentale, abbiamo lanciato un progetto unico (siamo stati i primi a farlo) che retribuisce i dipendenti per un sonno di qualità. Con l’adesione del 92% del personale, abbiamo avviato un’iniziativa che mette al centro il benessere psicofisico. Attraverso dispositivi indossabili monitoriamo costantemente la qualità del sonno dei collaboratori, offrendo loro programmi personalizzati e consigli di esperti per migliorare le abitudini di riposo. Chi riesce ad aumentare la qualità del sonno di almeno il 15% viene premiato con alcuni giorni di ferie aggiuntivi. Crediamo che un sonno di qualità sia fondamentale per garantire la massima produttività e soddisfazione dei dipendenti. Ci aspettiamo di arrivare a un +46% di media di qualità del riposo dei dipendenti, +12% di capacità mnemonica, che si traduce in +17% in concentrazione, +30% livelli energetici, -23% di stress e +13% di produttività. Terzo pilastro fondamentale è l’impegno sociale: offriamo ai dipendenti 16 ore l’anno da dedicare al volontariato. Inoltre, siamo tra le poche aziende a promuovere attivamente lo smart working. A differenza di molte altre realtà, che stanno richiamando i dipendenti in ufficio, continuiamo a valorizzare la flessibilità lavorativa. I dati dimostrano che lo smart working ha un impatto positivo sulla produttività e sul benessere dei collaboratori. Quando le persone si sentono a proprio agio e possono conciliare al meglio vita privata e professionale, sono più motivate e performanti. Lo smart working rappresenta una rivoluzione. Una volta sperimentati i vantaggi di questa modalità, non c’è più ritorno. Inoltre il futuro delle aziende è indissolubilmente legato all’innovazione. Più siamo bravi a trovare soluzioni dove non ci sono, più queste sono efficaci. La visione che ha portato le persone a superare il proprio limite, permettendoci di andare più lontano di quanto avremmo potuto immaginare, deve rimanere il valore fondamentale.
Il vostro impegno in favore della sostenibilità vi ha portato a ottenere diversi riconoscimenti.
Nel giugno 2022 Otsuka Italia ha ottenuto la certificazione Uni En Iso 14064-1:2019, attestando la rigorosa quantificazione e rendicontazione delle proprie emissioni di gas a effetto serra. Otsuka Italia è stata la prima azienda di Otsuka in Europa ad avviare un progetto di compensazione delle emissioni di CO2, creando un bosco con 500 alberi piantati nel comune di Meda (Monza e Brianza). Oltre a ciò, il gruppo ha contribuito alla costruzione di un impianto eolico in India e alla formazione di ingegneri e operatori per promuovere lo sviluppo di una filiera produttiva a basse emissioni di carbonio.
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