Dentsu ha pubblicato il report sulle tendenze dei media per il 2025 (Media Trends 2025), intitolato ‘L’anno dell’impatto’.
Realizzata da specialisti di Carat, dentsu X e iProspect – agenzie media di Dentsu – questa edizione esplora i profondi cambiamenti guidati dagli algoritmi, dall’intelligenza artificiale e dalle nuove dimensioni dell’engagement dei consumatori, che si prevede plasmeranno il panorama dei media nel prossimo anno.
Nel dettaglio, il report descrive come il 2025 ci guiderà verso un ecosistema dei media che sarà completamente addressable, shoppable e accountable, segnando un passaggio a quella che dentsu definisce ‘L’era algoritmica dei media’. “La rapida integrazione dell’IA lungo la catena del valore dei media ha trasformato il modo in cui i brand interagiscono con i consumatori, segnando l’inizio dell’era algoritmica, in cui la creazione di valore reale va oltre la sperimentazione“, afferma Will Swayne, global practice president, media, Dentsu.”Il rapporto del 2025 è un toolkit per i brand che cercano di prosperare in questa nuova era, offrendo linee guida strategiche su come sfruttare le comunità di nicchia, la televisione connessa e la nuova generazione di retail media”.
I media trends del 2025
Secondo il report media trends 2025, i temi chiave che guideranno la industry sono:
- L’IA passa dal potenziale all’impatto reale. L’IA è evoluta da una tendenza nascente a una forza trasformativa, integrandosi nella vita quotidiana e rivoluzionando la pianificazione dei media, la creazione di contenuti e l’interazione con i consumatori. I micro-momenti generati dall’IA e l’ascesa della personalizzazione dinamica stanno aprendo nuove porte per i brand per costruire connessioni profonde e significative con i consumatori.
- Lo storytelling rompe la bolla algoritmica. Gli interessi di nicchia e i fandom profondi stanno diventando risorse inestimabili per i brand che cercano di distinguersi. Lo storytelling sarà lo strumento principale per i brand per navigare nello spazio mediatico sempre più guidato dagli algoritmi, creando narrazioni impattanti attraverso la televisione connessa e le piattaforme digitali.
- Il retail ridefinisce i media. I retail media continuano a crescere a un tasso a doppia cifra, offrendo agli inserzionisti accesso a dati sui consumatori senza precedenti. Con attori chiave come Amazon, Walmart e persino l’industria finanziaria che espandono le loro capacità pubblicitarie, la fusione tra retail e media è destinata a diventare un pilastro delle strategie mediatiche.
- La ricerca della qualità. Con l’aumento degli investimenti nei media, cresce anche la domanda di engagement di alta qualità. I brand devono dare priorità a partnership strategiche e contenuti premium per emergere dal rumore, assicurando che i loro investimenti mediatici generino sia risultati immediati che valore di marca a lungo termine.
- Futuro distribuito in modo disomogeneo. Con l’evoluzione delle abitudini di consumo dei media e della tecnologia in modo disomogeneo tra le diverse aree geografiche, i brand dovranno adottare strategie iper-localizzate. Le divisioni regolamentari, economiche e tecnologiche stanno rimodellando il panorama mediatico globale, e i brand devono essere pronti a navigare in queste complessità.
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