Secondo il Wsj, la startup di intelligenza artificiale OpenAI è in trattative preliminari per un nuovo round di finanziamento che potrebbe portare la sua valutazione fino a 340 miliardi di dollari. Si tratta di una cifra che sarebbe più del doppio dell’attuale valutazione. Il finanziamento arriverebbe in un contesto segnato dalla crescente concorrenza di aziende emergenti come la cinese DeepSeek.
Aspetti principali
- OpenAI si trova nelle prime fasi di una raccolta fondi che potrebbe raggiungere i 40 miliardi di dollari, come riportato dal Journal, che cita fonti anonime vicine alla questione. Tuttavia, i colloqui sono ancora in corso e potrebbero non andare a buon fine.
- Questo nuovo round di finanziamento porterebbe la valutazione di OpenAI a 340 miliardi di dollari, più del doppio rispetto all’ultima stima di 157 miliardi di dollari ottenuta dopo aver raccolto 6,6 miliardi lo scorso ottobre.
- Sempre secondo il Journal, l’azienda giapponese SoftBank guiderebbe l’iniziativa, con un contributo compreso tra 15 e 25 miliardi di dollari.
- OpenAI non ha risposto immediatamente alla richiesta di commento da parte di Forbes.
Le aziende concorrenti
A ottobre, OpenAI era valutata 157 miliardi di dollari, mentre xAI, di proprietà di Elon Musk, ha ottenuto una valutazione di circa 50 miliardi nello stesso periodo. Anthropic, startup sostenuta da Amazon, aveva una valutazione di 18 miliardi e sembra essere in trattative per un finanziamento che la porterebbe a 60 miliardi. DeepSeek, secondo gli analisti consultati da Forbes, ha un valore minimo stimato di 1 miliardo di dollari, sebbene il suo reale valore potrebbe essere significativamente più alto, nonostante attualmente generi pochi ricavi. Anche se non sono propriamente aziende focalizzate sull’intelligenza artificiale, secondo Reuters, Microsoft e Meta hanno destinato rispettivamente 80 miliardi e 65 miliardi di dollari all’AI nei loro attuali esercizi fiscali.
Sullo sfondo
OpenAI ha la valutazione più alta tra tutte le startup di intelligenza artificiale negli Stati Uniti e ha quadruplicato il proprio valore tra il 2023 e il 2024. Secondo il New York Times, ad agosto l’azienda ha generato 300 milioni di dollari di ricavi mensili e prevede un fatturato annuo di 3,7 miliardi per il 2024. OpenAI è inoltre al centro del progetto Stargate, un’iniziativa per le infrastrutture di AI sostenuta dall’amministrazione Trump, che coinvolge anche Oracle e Nvidia. Il progetto mira a costruire diversi data center dedicati all’intelligenza artificiale negli Stati Uniti e a creare centinaia di migliaia di posti di lavoro per gli americani.
Tuttavia, l’enorme afflusso di denaro che ha sostenuto OpenAI e altre startup di intelligenza artificiale è stato messo in discussione questa settimana, con l’ascesa di DeepSeek. La startup cinese ha dichiarato di aver sviluppato uno dei suoi modelli di AI con un costo significativamente inferiore rispetto alle aziende americane. DeepSeek afferma di aver speso 5,6 milioni di dollari per unità di elaborazione grafica (GPU) per addestrare un modello, ma esperti come Stacy Rasgon, analista di Bernstein, restano scettici su questa cifra, affermando che non tiene conto dei “consistenti” costi aggiuntivi necessari per lo sviluppo del modello.
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