Con uno sguardo rivolto al futuro Jeep Cherokee cambia pelle e si rinnova. Fra tradizione e nuova tecnologia, il SUV firmato Fca sta per tornare sul mercato con una serie di innovazioni che puntano a fare del modello Jeep un punto di riferimento per il settore. Noi lo abbiamo provato qualche giorno fa in Sicilia, tra l’asfalto del catanese e del ragusano e lo sterrato delle colline, dal mare all’entroterra e ritorno, lungo tortuose strade bianche e anche su un piccolo percorso da vero off-road.
Obiettivo dichiarato dai responsabili del marchio: ripresentarsi in scena con una nuova Cherokee in grado di stare perfettamente a suo agio sia nel contesto urbano, ma anche nelle avventure in fuoristrada, grazie ad un rinnovato pacchetto tecnologico e ad una serie di motorizzazioni adatte alle diverse tipologie di papabili clienti. Le novità della nuova Cherokee sono bene evidenti già al primo sguardo sulla linea esterna, aggiornata prima di tutto con una nuova fascia frontale, una nuova impostazione per i fari a LED con luci diurne di serie e fari fendinebbia con tanto di finiture lucide. Rimane al suo posto, invece, il tipico cofano spiovente, con però una nuova struttura in alluminio ultraleggero. Cambia anche il posteriore della vettura, con un look più lineare e, anche qui, i rinnovati gruppi ottici contraddistinti da una sottile cornice di luci a led rosse, che avvolge gli stop e gli indicatori di direzione. Nuovo anche il portellone posteriore composito e ultraleggero con barra luminosa integrata e maniglia posizionata più in alto per una maggior praticità d’uso (ma c’è anche l’apertura automatica azionabile toccando con il piede la parte inferiore del paraurti).
Aggiornati, e bene, anche gli interni della nuova Cherokee. Aumenta il comfort rispetto al modello precedente e aumentano i contenuti in fatto di tecnologia. Il quadro strumenti riconfigurabile è dotato di display a Led Tft (thin-film transistor) da 3,5″ in scala di grigi o da 7″ a colori. Il display da 7″ a colori visualizza informazioni che il guidatore può configurare facilmente mentre è alla guida, comprese quelle relative a navigazione, velocità, consumi in tempo reale, messaggi di sicurezza, Adaptive Cruise Control-Plus, informazioni audio e diverse altre funzioni come ad esempio il Selec-Terrain di Jeep. Se la nostra prova ha avuto come attore principale il motore 2.2 diesel da 110 Kw, la gamma di motorizzazioni di Cherokee è stata allargata a varie proposte. Nel dettaglio, c’è un motore turbodiesel MultiJet II da 2,2 litri dotato di tecnologia Stop-Start, mentre la versione da 150 CV con una coppia di 350 Nm è offerta in combinazione al cambio manuale a sei marce e alla configurazione 4×2. Quella da 195 CV è abbinata al cambio automatico a 9 marce e propone anche le configurazioni 4×4.
Non c’è test-drive di Jeep che si rispetti se non ha un tratto di fuoristrada. Per l’occasione ci siamo piacevolmente ‘persi’ nell’intrico di strade bianche che percorrono le campagne tra Modica e Vizzini, tra campi, contrade, fango (poco) e polvere (tanta). L’istinto del marchio americano sul terreno accidentato è già evidente anche solo con le due ruote motrici, anche se l’anima vera del marchio è quella che esce quando si sta seduti su una versione a quattro ruote motrici, con i tre diversi sistemi di trazione integrale: dal Jeep Acrive Drive I, passando per il II e raggiungendo le prestazioni più levate in termini di fuoristrada con il Jeep Active Drive Lock, ovvero la somma dei precedenti due con l’aggiunta del bloccaggio del differenziale posteriore. Sono invece quattro le versioni di gamma disponibili, a cominciare dalla Longitude per poi crescere verso la Business, la Limited e il top di gamma della Overland. Prezzo della nuova Jeep Cherokee, a partire da 43mila euro.
C.M.
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