Forbes ha appena pubblicato la sua Forbes 400, la lista dei 400 americani più ricchi, che quest’anno ha infranto ogni record della sua lunga e prestigiosa storia. La notizia di maggiore rilievo è quella che riguarda il primo posto: dopo un quarto di secolo di dominio incontrastato, infatti, Bill Gates non è più la persona più facoltosa degli Stati Uniti d’America. A prendere il suo posto, come sa chi segue le vicende finanziarie dei grandi miliardari globali, è Jeff Bezos, fondatore e capo incontrastato di Amazon, che si prende la prima piazza della classifica per la prima volta.
Dal 1994, il filantropo cofondatore di Microsoft aveva mantenuto ininterrottamente la prima piazza della lista di Forbes: il patrimonio di Bezos, invece, quest’anno ha toccato quota 160 miliardi di dollari, ed è la prima volta che un personaggio in classifica può vantare di aver ammassato più di 100 miliardi (tra le altre cose, il patrimonio di Mr. Amazon è anche raddoppiato rispetto all’anno scorso, aggiungendo record a record).
Nell’anno dell’approdo al vertice di Gates, per raggiungere la prima piazza del podio della Forbes 400 “bastavano” 9,35 miliardi di dollari. Il 1994 fu un anno pionieristico per Microsoft: la società di Seattle mandava online la prima, spartana homepage della sua storia (un asettico fondo grigio con la dicitura “se il tuo browser non supporta le immagini, abbiamo una versione testuale”), presentava l’enciclopedia multimediale Encarta, e, soprattutto, si preparava al lancio del sistema operativo destinato a cambiare la storia dei personal computer, Windows 95. Al tempo, gli utenti registrati che utilizzavano sistemi Windows erano 25 milioni: nel 2002 Windows Xp, il software rilasciato a ottobre dell’anno precedente, aveva già venduto 89 milioni di copie (una cifra destinata a salire vertiginosamente negli anni seguenti).
La crescita di Bezos ha seguito una traiettoria simile a quella di Gates, ma è iniziata un po’ dopo, nel 1998, l’anno in cui il fondatore di Amazon ha debuttato in 102esima posizione con un patrimonio di 1,6 miliardi di dollari. Erano passati solo 4 anni dalla prima comparsa dell’e-commerce di libri, e soltanto uno dall’approdo in Borsa. Tutto è iniziato in un garage, un elemento comune a molte storie contemporanee americane di successo, ed è finito nel punto più alto dell’Olimpo dei ricchi del Nord America.
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