Solo pochi mesi fa ha accompagnato in Italia star del cinema del calibro di Natalie Portman, Chloe Sivigny, Derek Blasberg e Willem Dafoe. Ora è pronta a rilanciare con un nuovo progetto che porterà nel nostro Paese non solo le celebrity dello spettacolo, ma anche i magnati dell’industria e della finanza mondiali.
Lei è Shery Lunardi, una figura professionale atipica nel panorama italiano: una professionista della comunicazione con un know-how nelle pubbliche relazioni, nell’organizzazione di eventi e nel networking a livello nazionale e internazionale. Dopo aver lavorato per anni per diverse firme della moda e del lusso in Italia e all’estero, cominciando molto giovane con il brand Roger Vivier, decide di intraprendere il suo percorso personale costituendo la sua agenzia per la realizzazione globale di eventi nel settore del luxury, lifestyle e nel fashion e system. Nel 2015 dà vita così a PR.Lab, una “boutique agency” specializzata in pubbliche relazioni e ufficio stampa on e off line nei settori della moda, del lusso, del lifestyle e del design. Con il tempo l’attività si amplia e si diversifica, portandola ad occuparsi oltre che della comunicazione, anche dell’organizzazione di eventi con la partecipazione di celebs internazionali e a curare l’immagine di talents ed imprenditori.
In ordine di tempo la sua ultima “creazione” risale all’ultima Mostra del Cinema di Venezia in occasione della quale ha collaborato al progetto del primo ed unico luxury boutique hotel cinque stelle in Italia interamente progettato dall’archistar Philippe Starck. Grazie a una serie di eventi, cene di gala e alla presenza di star del cinema e ospiti di eccezione, ha contribuito a conferire a Palazzina Grassi il titolo di centro della nightlife e del glamour veneziano. “Un format strepitoso e vincente che vorrei riproporre in altri ambiti”, ci racconta, “e che grazie alla combinazione tra glamour, star DJ e musica, food, atmosfera ed invitati ha catturato l’attenzione dei maggiori media”.
Si arriva così al progetto nato quest’anno: Wanderluster, un servizio di tailor-made experiences nato con l’obiettivo di arricchire il viaggio per i turisti più esigenti. “Lo facciamo attraverso servizi di ogni genere e la pianificazione di ogni aspetto e dettaglio del loro viaggio in Italia, offrendo esperienze significative ed indimenticabili ed un canale preferenziale di accesso al lusso, consentiamo loro di avere più tempo per godersi le cose che amano e vivere ogni sfaccettatura del luogo che visitano. Al cuore della nostra filosofia c’è la dedizione ad offrire ai nostri clienti la possibilità di vivere il loro tour realizzando ogni sogno, esaudendo ogni richiesta e togliendo qualsiasi sfizio, lavoriamo per dare loro un’esperienza completa e su misura. Sia che vogliano cacciare tartufi nelle remote campagne piemontesi, rilassarsi in un’osteria tenendo in mano un calice rosso rubino del miglior Chianti del paese, fare acquisti artigianali di vetri pregiati e pizzi fatti a mano sul Ponte di Rialto, sorseggiare un rinfrescante Bellini da Harry’s Bar a Venezia, la favolosa ‘Città Galleggiante’, visitare le boutique di Via Montenapoleone piuttosto che vedere uno spettacolo alla Scala di Milano, visitare gli incantevoli borghi delle Cinque Terre o le romantiche località turistiche di Como, Bellagio, Cannobio, volare in elicottero sulle cime più alte delle Dolomiti, da Lavaredo a Latemar, passando per la Marmolada, cenare in un raffinato ristorante stellato come da Vittorio a Brusaporto o l’osteria fiorentina presso il Gucci Garden dove Massimo Bottura conduce la regia delle cucine, sino ad organizzare un evento speciale, un compleanno, un party… ci prendiamo cura di ogni aspetto del loro viaggio e delle attività del loro tempo libero”.
Qual è l’elemento più importante che prende in considerazione prima di avviare una delle sue produzioni/progetti/eventi?
L’evento è una leva di comunicazione importante che permette al cliente, a qualsiasi settore esso appartenga, un vero rapporto diretto, immediato e ravvicinato con il pubblico. Quindi nella progettazione il mio focus è quello di creare emozione ed empatia intorno alla razionalità dei messaggi chiave, affinché sfocino in vere e proprie esperienze memorabili.
E’ un elemento a mio avviso imprescindibile in quanto la figura del PR equivale a quella di un narratore che deve possedere il sapere estetico implicito ed intrecciarlo sapientemente con lo storytelling, traducendo e diffondendo il messaggio del brand. E’ una modalità nella quale ogni persona diventa protagonista dell’esperienza e non solo uno spettatore.
PR.lab progetta infatti eventi esclusivi ed esperienziali, che si rivolgono ad un target studiato e mirato, grazie anche alla naturale attività di pubbliche relazioni e le doti creative che da sempre contraddistinguono la mia vita.
Nella sua visione, qual è oggi il principale trend nel settore delle public relations & events?
Sembrerà banale, ma che sia un evento aziendale o una cena di gala, un cocktail informale o un party glamour, parafraserei un brano de Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde: “Nel bene o nel male, purché se ne parli”. E’ un concetto che oggi è ancora più immediato grazie all’evoluzione tecnologica e all’utilizzo sempre più imponente dei social media che hanno un impatto molto incisivo su questo aspetto.
A questo proposito, che impatto hanno avuto le nuove tecnologie nell’attività di brand consulting?
Innanzitutto si è passati da un’era in cui il brand era il protagonista, a una in cui il protagonista è diventato l’utente, trasformandosi a volte anche in giudice e critico. La comunicazione è più veloce e immediata, i messaggi e le immagini diventano virali in pochissimo tempo e alterano in maniera sia positiva che negativa le percezioni, valutazioni e aspettative che i diversi stakeholder hanno nei confronti di un’azienda o di un marchio. La brand reputation diventa cosi molto esposta, rappresentando il pilastro fondamentale su cui lavorare, parallelamente non si dovrebbe pero mai perdere di vista contenuto e forma.
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