di Alessia Bellan
Cura i dettagli e pensa fuori dagli schemi. E’ questa la filosofia della designer Eva Khoury (Eva.K Design), un solido background in ristoranti e alberghi. Di origini libanesi, nata a Beirut, ha vissuto per 15 anni a Parigi per poi trasferirsi nel 2005 in Italia. Il suo pensiero creativo? Un progetto vincente deve rispecchiare (e rispettare) l’identità del luogo, la sua ideologia e la sua storia. Un ambiente che perda la sua identità non può trasmettere emozioni e storie. “Il gusto e l’arte sono molto soggettivi, ognuno di noi potrebbe interpretarli a modo suo. Invece, posso senz’altro giudicare se una cosa è funzionale e se è fatta bene o meno bene, se il materiale usato è conforme alle richieste del posto e all’uso che ne verrà fatto”. Eva ha lavorato per importanti compagnie americane, principalmente in Medio Oriente, fino a quando ha iniziato a occuparsi del totale restyling di Riva del Sole Resort & Spa, struttura svedese nata negli anni ‘60 a Castiglione della Pescaia, dove ogni tipologia di camera è ideata su misura. Oggi si sta dedicando alla ristrutturazione del nuovo ristorante della struttura toscana, che si concluderà a inizio aprile 2019 per l’apertura della nuova stagione. Il progetto di Riva del Sole ha una forte identità eco-sostenibile che Eva ha voluto salvaguardare, abbinando la manodopera italiana con lo stile svedese. Infatti, tutte le camere dell’albergo (155) che ha ristrutturato sono state fatte su misura in Italia, i materiali scelti sono esclusivamente made in Italy, anche se rispecchiano quello stile svedese che si traduce nella semplicità e nell’utilità dello spazio.
“Sono una sognatrice per eccellenza, la mia immaginazione fa il giro del mondo ogni volta che entro in un posto, penso a che cosa mi piace, che cosa non mi convince, e che cosa potrei fare per renderlo più bello”, spiega la designer. E così ha fatto per la sua ultima creazione, concepita quest’anno; la “Exotik Suite”, la seconda per Riva del Sole dopo la “Coral Suite”, dallo stile chiaro, marino ed essenziale fronte mare. Nel caso della “Exotik”, sempre fronte mare, la sua ideatrice ha pensato a chi ama il lusso unito alla voluttà. Tutti i mobili delle stanze sono stati disegnati appositamente da lei, che per l’Exotik Suite ha voluto inserire complementi d’arredo firmati da due grandi designer del presente e del passato: il visionario Philippe Starck e il pluripremiato Vico Magistretti. “La mia idea era di usare una miscela di colori che si vedono spesso nei locali in Svezia, con l’ottone da esaltare, come si vede in diversi siti a Stoccolma. Mi sono innamorata di questo materiale molti anni fa, dove lo usai per un ristorante a Beirut. Il nome, invece, riflette quello che questa camera vuole offrire: un mondo semplicemente esotico”.
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