Articolo apparso sul numero di marzo 2019 di Forbes
di Marcello Astorri
Orange Fiber, Eatsready, E24woman. Forse questi nomi non sono ancora conosciuti al grande pubblico. Ma potrebbero diventarlo molto presto. Si tratta di tre startup innovative che hanno come protagoniste imprenditrici donne. Il 13 febbraio hanno presentato le loro idee di business all’Impact Hub di Milano, uno degli incubatori di startup più noti del capoluogo lombardo. A valutarle c’erano i membri di Angels for women, associazione di business angel nata da un’iniziativa di Axa Italia, in collaborazione con Impact Hub di Milano, con l’obiettivo di fornire un supporto finanziario a startup early stage (cioè nella fase iniziale di sviluppo), imprese o progetti imprenditoriali fondati da donne o che abbiano impatto rilevante sul target femminile, in linea con l’impegno di Axa Italia nel promuovere il talento e aiutare le persone a realizzare le proprie ambizioni. “Siamo orgogliosi di aver fondato questo gruppo di angel”, ha detto Patrick Cohen, amministratore delegato di Axa per l’Italia, “siamo partiti con una decina di persone e in pochi mesi abbiamo più che raddoppiato i numeri. Oggi c’è un bel panel di investitrici e di esperte di tante aziende. Per noi questo progetto ha una grande valenza: scoprire e investire nell’innovazione made in Italy. Ma al di là del business, con Angels for women vogliamo ulteriormente promuovere l’empowerment al femminile, che per noi è un tema centrale in questo Paese”. Il problema in effetti esiste: stando agli studi condotti da Angels for women, solo il 20,4% delle startup del nostro Paese è fondato da donne. E in media ricevono il 50% di finanziamenti in meno rispetto a quelle degli uomini. Un dato inspiegabile, soprattutto se si considera che le neo imprese al femminile hanno il 10% di ricavi in più, oltre a una probabilità maggiore del 75% di avere una crescita dimensionale veloce. Angels for women nasce da un’iniziativa di Axa in partnership con Impact Hub Milano, ed è un’associazione volta a organizzare incontri periodici tra imprenditrici con progetti innovativi e il suo team di angel. All’interno dell’associazione, Axa Italia svolge il ruolo di promotore e aggregatore di altri attori per supportare l’iniziativa, mentre Impact Hub Milano gestisce lo screening delle startup a più alto potenziale, insieme a un network di altri primari incubatori, fondi, community di innovazione. Fondatrici sono 20 tra le più importanti business angel dello scenario italiano e internazionale. Il gruppo si riunisce periodicamente per assistere alla presentazione delle startup su cui puntare. Nell’ultimo incontro dell’Impact Hub, per esempio, si sono alternate sul palco tre startup in quello che in gergo si chiama pitch, ovvero l’esposizione del proprio progetto di fronte alla platea dei potenziali investitori (vedi box nella pagina a fianco). Conclusa l’esposizione, c’è ampio spazio per le domande e il dibattito. Poi ogni business angel decide in autonomia se effettuare o meno l’investimento, con un ticket minimo di 5mila euro. Per le associate, non c’è un obbligo d’investimento minimo durante l’anno. Angels for women, nella sua attività di scouting e selezione, prende in considerazione società con almeno una donna in un ruolo operativo a livello dirigenziale.
Ma non basta. Le startup che vogliono proporre il proprio progetto devono avere una squadra di manager capaci e con esperienza nel proprio settore, un modello di business convincente e la possibilità di crescere velocemente con l’aiuto degli investitori di Angels for women. Si richiede, inoltre, una strategia plausibile di uscita dall’investimento nel giro di 5-7 anni. Alle investitrici di Angels for women, invece, è garantita una serie di servizi come organizzazione eventi, ricerche e analisi, scouting per trovare i progetti più interessanti, supporto all’investimento in tutte le fasi e corsi di formazione presso l’Angel Investing. L’associazione è sempre alla ricerca di nuovi “angeli”. Non è solo una questione di genere, ma anche di business: in Italia il 25% degli investimenti di angel è fatto da donne e mediamente rendono lo 0,5% in più di quelli realizzati da uomini. Insomma, per dirla con le parole di Patrick Cohen, “Ci sono tutti gli ingredienti per costruire qualcosa di grande”. Il progetto Angels for women si inserisce nel piano di azioni concrete di Axa Italia a favore dell’empowerment femminile. Il gruppo guidato da Patrick Cohen nel 2018 ha organizzato il flash mob #iononballodasola e recentemente inaugurato, in partnership con WeWorld Onlus, Punto Donna, uno spazio per offrire servizi di counselling e supporto a favore di donne vittime di esclusione sociale o violenze.
Un tris di progetti in rosa
Orange Fiber, una delle tre startup che hanno presentato il proprio progetto a Angels For Women, è una società di Catania che ha brevettato un sistema per produrre tessuti simili alla seta, ma utilizzando gli scarti di lavorazione degli agrumi. Ne nasce un filato sostenibile, che ha saputo attrarre l’attenzione di un big del lusso come Salvatore Ferragamo. Una collaborazione che ha prodotto una collezione di capi, la Ferragamo Orange Fiber Collection. La società cerca un finanziamento da 500 mila euro per potenziare il processo produttivo con l’acquisto di nuovi macchinari. Alla guida dell’azienda c’è Enrica Arena, che ricopre il ruolo di ceo.
EatsReady, invece, è una società di Milano che ha inventato un’app per preordinare e pagare il cibo da asporto, da ritirare poi presso i ristoranti convenzionati. Inoltre, produce buoni pasto digitali per aiutare aziende, ristoratori e utenti finali a digitalizzare, risparmiare e ottimizzare i processi. A oggi conta 330 ristoranti che aderiscono all’iniziativa, cinque aziende clienti e circa 15mila utenti iscritti. Micaela Illy e Oliva Burgio, managing directors dell’azienda, hanno chiesto a Angels for Womesn un finanziamento di 750mila euro per ampliare il team, in vista di uno sviluppo sulle città di Roma, Torino e Bologna. E24woman, infine, ha brevettato un bracciale dotato d’intelligenza artificiale per combattere la violenza sulle donne. In che modo? È geolocalizzato con il gps, connesso a una piattaforma cloud e a una centrale operativa attiva 24 ore su 24, pronta ad attivarsi in caso di bisogno. L’azienda ha sede a Milano ed è stata fondata da Sabrina Di Fazio, che ricopre anche il ruolo di ceo. A marzo avvierà la produzione beta di 200 bracciali. A settembre intende avviare gli ordini online. Il 25 novembre inizierà la produzione per l’Italia. Ha chiesto alle investitrici di Angels For Women un finanziamento di 300mila euro per assumere nuovo personale e dare impulso a produzione e lancio del prodotto.
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