albergo sedie tavol
Lifestyle

Il fascino del nuovo St. Regis nella città eterna

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(marriott.it)

Ci sono voluti tre anni (e 40 milioni di euro), ma ne è valsa decisamente la pena. Perché il St. Regis di Roma, costruito nel 1894 dal leggendario albergatore svizzero César Ritz, è stato recentemente oggetto di un restyling dell’interior designer Pierre-Yves Rochon. Restyling che non ha intaccato però il fascino dell’iconico hotel romano, che camminando per Piazza della Repubblica non lascia di certo indifferenti: a partire dall’ascensore del XIX secolo ancora funzionante. E poi la Ritz Ballroom, progettata dall’architetto romano Giulio Podesti, e il bar ristorante Lumen Cocktails & Cuisine, arredato con un lampadario di 5 metri in vetro di Murano.

    (marriott.it)
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All’interno, 23 suite e 138 stanze curate nei minimi dettagli. Lampadari veneziani, bagni in marmo e tessuti Rubelli. Anche la moda ha messo lo zampino nello storico albergo. Si pensi alla suite che porta la firma della maison Bottega Veneta, che ha portato il suo DNA negli arredi delle tre camere da letto. Tra le altre collaborazioni ad alto tasso di glamour e arte ci sono poi quella con la couturier romana Giada Curti, habitué delle sfilate di Alta Roma e presenza fissa delle fashion week internazionali, che ha disegnato le divise del personale, con Galleria Continua che ha affidato all’artista Loris Cecchini installazioni di arte contemporanea e con il marchio Larusmiani che ha aperto un corner a forma di baule da viaggio. I fortunati clienti del nuovo St. Regis potranno scoprire inoltre i tesori di Roma con le guide della compagnia IF Art Unique Experiences, specializzate in storia dell’arte, per accedere a luoghi esclusivi come Villa Torlonia.

 

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