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Quanto costano gli immobili di pregio nel centro di Roma e di Milano

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Una via del centro a Milano

A Milano cresce l’investimento nel mattone di pregio in vista delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina del 2026, mentre a Roma è in aumento la domanda per immobili medio-piccoli nel centro storico. È quanto emerge dal Market Report Milano/Roma H1 2019 realizzato da Engel & Völkers in collaborazione con Nomisma, secondo cui il mercato residenziale di pregio ha raggiunto quotazioni con punte di 18mila euro al mq a Milano in zona Quadrilatero e 12mila euro al mq a Roma in centro storico.

Con Milano Cortina 2026 è corsa agli immobili di pregio

L’assegnazione dei Giochi Olimpici invernali 2026 all’accoppiata Milano-Cortina ha conferito euforia agli investitori il cui target è rappresentato dalle zone che saranno collegate dalla nuova rete di trasporto. In particolare cresce l’interesse, oltre che per il centro storico, anche per gli immobili vicini ai poli universitari, ospedalieri e agli headquarters delle grandi aziende.

Il mercato milanese rimane fortemente liquido, spiega il report, con tempi medi di collocamento tra 1-2 mesi per gli immobili di taglio medio (inferiori a 80 mq), tra 1 e 3,5 mesi per i tagli grandi (80-160 mq) e 2-6 mesi per quelli molto grandi (oltre 160 mq). Di fatto per gli immobili di massimo pregio, nuovi o ristrutturati al nuovo, i tempi di vendita e locazione sono pressoché immediati.

I prezzi crescono in tutte le zone. Il range dei prezzi medi va da 8-14mila euro/mq per gli immobili ristrutturati al nuovo e da 6-9mila euro/mq per quelli da ristrutturare. Le quotazioni più elevate arrivano fino a 18mila euro/mq nel Quadrilatero e a Brera, in crescita rispetto al semestre precedente, e a 16-17 mila euro/mq in San Babila e Castello-Foro Bonaparte.

Roma, primo mercato italiano per numero di compravendite immobiliari

Roma è invece il primo mercato italiano per numero di compravendite e continua a crescere. Le 32mila compravendite del 2018 (+3,4% annuo) hanno generato un fatturato complessivo di 7,3 miliardi di euro. La tendenza espansiva è più che confermata nel primo semestre 2019 (+6,9%).

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Vista su Roma

E secondo quanto emerge dal report, a Roma la domanda per investimento è in aumento soprattutto nel centro storico e riguarda immobili di piccole-medie dimensioni oltre che immobili di prestigio, con vista su zone monumentali. Al di fuori del centro storico, rimane sostenuta la domanda di acquisto e locazione di prima casa nei quartieri residenziali più verdi, ben serviti dalla rete di trasporto pubblico e vicini ai servizi.

Nel segmento del pregio, inoltre, le zone più dinamiche per volume di compravendite e locazioni sono, oltre al centro storico, i Parioli, San Giovanni e l’Eur. In aumento l’offerta in locazione nei quartieri Trionfale-Vaticano, San Giovanni ed Eur, a fronte di una sostenuta domanda. E proprio la domanda di pregio deve fare i conti con un’offerta numericamente inadeguata rispetto alle richieste. La scarsità degli immobili fa però in modo che questi trovino collocamento sul mercato in poche settimane.

Immobiliare, comparto in salute

Il mercato immobiliare, secondo quanto emerge dal report, è in realtà in buona salute in tutta Italia, non solo a Roma e Milano. Si tratta del primo mercato a livello nazionale per dinamismo, tassi di assorbimento e ripresa dei prezzi. Le compravendite sono aumentate del 3,4% annuo a consuntivo 2018, raggiungendo circa 24.500 transazioni per un fatturato complessivo di 5,9 miliardi di euro. Il dato del primo semestre 2019 conferma il trend di crescita con +8,5% annuo. A trainare la ripresa non sono più solo le localizzazioni centrali e di pregio, dal momento che il recente ciclo espansivo si è ormai propagato a tutte le zone urbane.

“La fragilità del quadro economico italiano non sembra compromettere le capacità di risalita del settore immobiliare italiano che, dopo la durissima crisi che lo ha colpito, sta con fatica recuperando le posizioni perse. Tali evidenze emergono sia dall’ulteriore espansione del volume di compravendite, sia dal graduale miglioramento dei principali indicatori economici del comparto soprattutto nelle principali città, prima fra tutte Milano – ha dichiarato Luca Dondi dall’Orologio, ad di Nomisma. In particolare, il rallentamento della crescita economica e la prospettiva di stagnazione non hanno fin qui penalizzato il dinamismo dei mercati di pregio di Milano e Roma”.

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