Articolo di Sergei Klebnikov apparso su Forbes.com
Le azioni di Tiffany & Co. sono precipitate ieri dopo un articolo di stampa secondo cui l’enorme acquisizione del gioielliere da parte del colosso dei beni di lusso LVMH, in quello che sarebbe stato il più grande deal di sempre tra marchi del lusso (del valore di $ 16,2 miliardi), ora sembrerebbe avere meno probabilità di realizzarsi.
Fatti chiave
- Secondo quanto riportato dalla pubblicazione specializzata WWD, il consiglio di LVMH avrebbe convocato una riunione a Parigi appositamente per discutere l’acquisizione, con la direzione che ha espresso preoccupazione per il deterioramento della situazione nel mercato statunitense.
- Il gigante dei beni di lusso apparentemente sta riconsiderando il suo buyout da $ 16,2 miliardi di Tiffany a causa delle ricadute economiche della pandemia di coronavirus e dei disordini sociali causati dalle proteste diffuse per l’uccisione di George Floyd.
- Secondo quanto riferito, LVMH sarebbe anche preoccupata per la capacità di Tiffany di rimborsare tutte le sue obbligazioni debitorie dopo il completamento dell’acquisizione; inizialmente si prevedeva che l’accordo si sarebbe concluso a metà del 2020.
- Alla riunione di ieri non sarebbe stata presa alcuna decisione definitiva, ma i membri del consiglio hanno chiarito che l’acquisizione dovrebbe essere riconsiderata, secondo quanto riferito da WWD.
- Le azioni di Tiffany sono precipitate in scia alle indiscrezioni, con un calo dell’11% durante la seduta, con anche una breve interruzione delle negoziazioni, prima di chiudere la giornata in calo del 9%.
- Lunedì, durante l’incontro annuale dei suoi azionisti, Tiffany non ha menzionato particolari sfide legate al coronavirus, alle proteste diffuse in tutto il paese o all’acquisizione di LVMH.
Contesto di fondo
LVMH aveva inizialmente raggiunto un accordo per acquistare Tiffany & Co. a novembre 2019. Il prezzo di acquisto concordato era di $ 135 per azione ($ 16,2 miliardi in contanti). All’epoca, molti analisti attribuirono al proprietario miliardario di LVMH, Bernard Arnault, il merito dell’affare: l’accordo fu annunciato come fattore di rafforzamento della presenza di LVMH in Nord America e tale da permettere di costruire le basi nel mercato dei gioielli.
Altri deal a rischio
Dato che la pandemia di coronavirus ha causato una chiusura generalizzata delle attività, le fusioni e le acquisizioni globali sono state in gran parte messe in pausa. Molte aziende sono state costrette ad abbandonare del tutto le operazioni di acquisizione, poiché hanno lottato per rimanere a galla e pagare gli stipendi. Xerox, ad esempio, ha rinunciato alla sua offerta di $ 35 miliardi per la società rivale HP. La pipeline di fusioni e acquisizioni ha subito un rallentamento poiché le società hanno faticato a proseguire le attività a causa della mancanza di finanziamenti e di contatti faccia a faccia necessari a stringere accordi commerciali. Una buona parte delle restanti attività di fusione e acquisizione, tuttavia, sarà probabilmente dominata da operazioni di salvataggio e ristrutturazione, poiché le aziende stanno lottando per far fronte agli impatti economici negativi del coronavirus.
A cosa guardare
Le azioni Tiffany sono comunque in rialzo del 30% negli ultimi dodici mesi, in gran parte sostenute dalla prospettiva di un’acquisizione da parte di LVMH. Se l’accordo dovesse fallire, gli investitori probabilmente dovranno effettuare una nuova valutazione del titolo, soprattutto alla luce del difficile contesto economico di oggi.
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