Elon Musk con il Tesla Cybertruck ha lanciato la moda dei pick-up elettrici. Grazie a un’estetica polarizzante e a un prezzo tutto sommato competitivo il primo pick-up della Tesla è riuscito a totalizzare oltre 500mila preordini. Ovviamente la concorrenza non è stata a guardare e tra tutte le aziende che si sono distinte per le proposte presentate non possiamo non annoverare la start up americana Nikola, specializzata nella produzione di mezzi industriali elettrici e a idrogeno.
La Nikola, fondata da Trevor Milton, lo scorso febbraio ha infatti presentato i render del suo primo pick-up. Si chiama Badger e ha un’estetica che, se confrontata con quella del Cybertruck, risulta piuttosto tradizionale. A distanza di diversi mesi il CEO della Nikola, direttamente su Twitter, dichiara che a partire dal 29 giugno saranno aperti i preordini del pick-up ibrido elettrico-idrogeno.
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Dal punto di vista tecnico il Badger è il risultato di tutto il know-how della Nikola. Si tratta infatti di un mezzo alimentato da una cella a combustibile da 120 kWh che utilizza l’idrogeno stoccato nel serbatoio per essere alimentata. Ma non è finita: il pick-up è inoltre dotato di una batteria da 160 kWh, che consente al mezzo di procedere in modalità esclusivamente elettrica e di percorrere fino a 480 km. L’autonomia totale del pick-up Nikola, tenendo conto dei due diversi sistemi di propulsione, è di 960 km. Sarà possibile acquistare il Badger anche esclusivamente elettrico per poi decidere in futuro di farsi montare il “range extender” a idrogeno per aumentare l’autonomia.
La potenza del pick-up Nikola è di 918 cavalli, che permette un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 2,9 secondi. Essendo pensato per l’America e per un utilizzo lavorativo, il Badger, che può trasportare fino a cinque persone, è in grado di trainare 3.600 kg, scalare pendenze del 50 per cento e resistere a condizioni atmosferiche proibitive (il costruttore dichiara che può resistere fino a -28 °C senza perdere efficienza). È inoltre dotato di una presa di corrente da 15 kW per connettere le attrezzature da campeggio o da lavoro.
Un altro aspetto interessante del pick-up della Nikola è che potrà contare sugli stabilimenti della FCA, che potranno essere sfruttati per avviare la produzione in serie. L’azienda americana qualche mese fa ha infatti siglato un accordo con l’italiana Iveco (di proprietà di FCA) per lo sviluppo e la costruzione del camion elettrico Nikola Tre. La Iveco detiene inoltre una quota del 7,11% nella società americana.
E a quanto pare a Wall Street sembra piacere questa “strana coppia”, tanto che Nikola, lo scorso 8 giugno, ha compiuto un balzo del 104%. Da segnalare che la Nikola si è quotata il 3 gennaio e in pochi giorni la sua capitalizzazione di mercato è esplosa, salendo a circa 29 miliardi di dollari.
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