Andrea Guarducci presidente Enegan
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L’anima green al servizio della comunità: gli esempi virtuosi di Enegan

Andrea Guarducci presidente Enegan
Andrea Guarducci, presidente Enegan

In un momento come quello attuale le aziende che si sono dimostrate vicine ai propri dipendenti hanno provato che, laddove lo Stato non arriva, i privati hanno il compito di sostenere la propria forza lavoro. È il caso di Enegan e alla lungimiranza del suo presidente Andrea Guarducci che, nell’istante in cui veniva annunciato il lockdown dal presidente Conte, ha sentito la necessità di mandare un video messaggio sui social alla propria rete vendita per tranquillizzali sul fatto che l’azienda non li avrebbe lasciati soli, ma li avrebbe sostenuti economicamente. Ha così (con il sostegno dei suoi soci Gianni Acciai, Giovanni Pucci e Massimo Bismuto) messo in campo delle iniziative di welfare per fronteggiare la crisi dovuta all’emergenza.

In pieno lockdown Enegan ha deciso di applicare misure di sostegno a tutta la rete vendita (circa 900 agenti in tutta Italia) garantendo loro lo stipendio minimo per due mesi, oltre a formazione e sostegno psicologico. Contestualmente ha deciso di predisporre lo smart working per tutti i dipendenti (250 in totale) delle sedi di Vinci – in provincia di Firenze – e Grosseto senza ricorrere per nessuno di loro alla cassa integrazione.

Sede Enegan
Sede Enegan

Un gesto che ha incentivato iniziative importanti come il protocollo PreteggiAMOci, un progetto di assoluta novità nel settore a livello nazionale e nato con l’obiettivo di proteggere la propria rete vendita ed i relativi clienti durante gli incontri quotidiani. L’agente Enegan ha così frequentato un corso di formazione e-learning al fine di approfondire le buone pratiche da rispettare per evitare la diffusione del contagio del Covid-19 e ricevere, a fine corso, una certificazione che attesta la partecipazione e conferma l’impegno nel rispetto delle disposizioni. L’azienda ha inoltre fatto recapitare periodicamente, al domicilio di residenza dei consulenti, delle mascherine brandizzate Enegan. Azioni non scontate per una realtà che, in appena 10 anni di vita, ha visto crescere il suo fatturato fino ai 260 milioni di oggi, con un capitale sociale di 10 milioni e 400 milioni di fatturato consolidato del gruppo, che può avvalersi di 250 dipendenti ed oltre 900 agenti in tutta Italia.

Enegan ha sempre messo al centro della propria azienda le persone ed il loro benessere. Ed è per questo che sono molteplici le iniziative rivolte anche alla comunità e al tessuto sociale. Enegan è infatti fortemente impegnata nella charity ed in progetti sostenibili: da una parte sono diverse le iniziative benefiche alle quali aderisce – come il sostegno all’Ospedale Pediatrico Meyer, a Dynamo Camp e Triacorda -, dall’altra l’attività si basa sul supporto ai progetti green attraverso la Onlus Save the Planet, della quale Enegan è principale sostenitore.

Andrea Guarducci, presidente di Enegan, spiega: “Sin dalla nascita di Enegan nel 2010 abbiamo deciso di intraprendere la strada della sostenibilità non solo nei confronti del nostro ambiente ma anche verso chi è più debole, con le innumerevoli attività di responsabilità sociale che mettiamo in atto. È per questo che lavoriamo per garantire ai nostri clienti forniture 100% green puntando alla loro fidelizzazione, attraverso i nostri consulenti sul territorio e grazie alle continue iniziative che proponiamo a favore di chi ha creduto al nostro progetto, oltre a garantire il supporto di un customer service completamente italiano che permette un dialogo più diretto ed immediato”. Conclude Guarducci: “Tutto questo lo facciamo perché ci crediamo e perché pensiamo che, se le cose aziendalmente hanno un andamento positivo, è giusto ripagare il prossimo con azioni verso la società e verso i propri dipendenti”.

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