Articolo tratto dal numero di luglio 2020 di Forbes Italia. Abbonati
Parenti serpenti, titolava Mario Monicelli in una vecchia commedia amara sulla famiglia italiana. Eppure proprio tra le quattro mura domestiche, dove nel film si consumavano litigi e tradimenti, può nascere un sodalizio vincente nel business. È il caso di Alberto e Lorenzo Gallas, fratelli nella vita e soci in affari, rispettivamente di 35 e di 32 anni, che hanno intrapreso un percorso imprenditoriale insieme fondando la Gallas Group, un’agenzia del lavoro specializzata nella ricerca e nella selezione del personale domestico, come badanti e colf. “Considero una fortuna lavorare con mio fratello, invece che con un socio terzo”, dice Alberto. “C’è una maggiore empatia, a volte ci si capisce al volo, senza bisogno di parlarci o fare lunghe riunioni”. E a unirli anche un rapporto di fiducia: “Entrambi abbiamo anteposto l’interesse dell’azienda al successo personale”.
Tutto è iniziato ormai nove anni fa quando Alberto, fresco di laurea in economia all’università di Udine, era ancora un dipendente nel settore bancario. “Mi occupavo di vendere mutui e prestiti”, ricorda. Proprio in quel periodo ebbe occasione di conoscere molti clienti stranieri nel cui nucleo famigliare, generalmente, il marito lavorava in fabbrica, mentre la moglie era in cerca di lavoro. “In molti casi mi chiedevano se, viste le mie conoscenze, avessi potuto dare una mano alla moglie. Nella quasi totalità dei casi si proponevano come badanti”. Da quel momento iniziò a navigare su internet alla ricerca di realtà a cui poterli indirizzare, ma si accorse di una cosa: “Erano tutte piccole cooperative gestite in modo familiare. Non c’era praticamente nessuna grande azienda del settore”.
Per più di un anno, tra il 2011 e il 2012, cercò la formula adatta per poter inquadrare sotto il profilo giuridico legale la sua idea di azienda. Così, a fine 2012 vide la luce la Gallas Group, all’epoca una società in accomandita semplice, e a marzo dell’anno successivo arrivò anche l’autorizzazione dal ministero del Lavoro. “Abbiamo aperto il primo ufficio a Udine. Eravamo in affitto a 300 euro al mese, con un pc da 150 euro e una stampante. Io continuavo comunque il mio lavoro come agente di banca per poter finanziare l’azienda. L’ho fatto per oltre un anno”. I primi mesi, insomma, non furono semplici: “Non avevamo alcun tipo di budget per la pubblicità: di sera e nel week-end uscivamo per imbucare personalmente i nostri volantini nelle cassette delle lettere in giro per tutta la città”. A poco a poco l’attività iniziò a girare, e dopo un anno i due fratelli reinvestirono tutto quello che l’azienda aveva prodotto nell’acquisto di un secondo ufficio in una cittadina in provincia di Udine, a Cervignano del Friuli. Alla fine del 2014, con due uffici da portare avanti e l’attività che cresceva, decisero di fare il grande passo e assumere il primo dipendente. Negli anni seguenti la crescita è continuata a pieno ritmo. Ad agosto del 2015 un terzo ufficio e altri dipendenti, cinque in totale. “Da lì in poi è stata un’escalation fino ad oggi. Nel 2018 la società è passata da sas a srl”, dice con orgoglio Alberto, che non sarebbe riuscito a raggiungere questi traguardi senza il prezioso aiuto del fratello. Nel 2013, infatti, Lorenzo stava studiando economia, ma abbandonò gli studi per dare una mano ad Alberto: “All’inizio la mia intenzione era comunque quella di proseguire con l’università e quindi il mio impegno era part-time”, ammette. “Dopo pochi mesi ho capito invece che la cosa funzionava, mi appassionava e avrei dovuto dedicargli il 100% del mio tempo e delle mie energie”. Scelta che oggi sembra stia ripagando visto che la Gallas Group ha chiuso il 2019 con un fatturato di 3,2 milioni di euro (nel 2017 era di 900mila euro) e le stime parlano di circa 5,5 milioni per il 2020 e di 9 milioni per il 2021. Ha 18 sedi dislocate in tutto il Nord Italia – in Friuli, Veneto, Emilia Romagna, Lombardia – e circa 100 dipendenti, quasi tutti tra i 24 e i 27 anni, che si occupano della selezione di personale domestico. “Mi è sempre piaciuto lavorare con un team di giovani, a cui poter trasferire il mio entusiasmo, la mia ambizione e la mia voglia di provare a risolvere i problemi”.
I due fratelli si dividono anche i compiti aziendali in maniera complementare. Alberto si occupa maggiormente dello sviluppo e della gestione dell’attività, della ricerca di nuove sedi e della parte amministrativa, mentre Lorenzo di quella finanziaria economica e dei flussi di cassa, come una sorta di tesoriere. A entrambi piace però essere anche operativi e spesso danno una mano a chi in quel momento ne ha più bisogno. Al di là della difficoltà nel selezionare il personale migliore per ciascuna famiglia, infatti, la struttura e la capacità di lavorare in team in maniera efficace è fondamentale soprattutto quando ci si trova a dover gestire oltre 4mila lavoratori (che la Gallas conta di portare a quota 5mila entro la fine del 2020). “Significa che dietro le quinte ci devono essere processi, infrastrutture comunicative e informatiche in continuo aggiornamento e via via migliori per far fronte a questa mole di dati e lavoro con l’obiettivo di mantenere la qualità del servizio sempre al top, anche al crescere dei numeri”, spiega Alberto.
E per amalgamare e incentivare il gruppo, in linea con una cultura aziendale giovane e dinamica, nella Gallas Group si organizzano anche competizioni ed eventi di team building: “Assegniamo dei premi monetari al team che raggiunge gli obiettivi prefissati”, dicono. “In più superati tali obiettivi, per ogni euro aggiuntivo, una percentuale di esso sarà accumulato e destinato successivamente in beneficienza”. E poi c’è il campionato: “Alla fine stiliamo una vera e propria classifica, in base agli obiettivi settimanali e consegniamo dei premi finali”. Tutte iniziative che hanno lo scopo di motivare i dipendenti a dare il massimo e a credere nei valori dell’azienda. E ovviamente a preparare il team ai grandi progetti futuri: prima di tutto, nel più breve tempo possibile, massimo tre anni, coprire con il servizio l’intero territorio italiano e poi porre le basi per una espansione all’estero: “Stiamo già studiando le varie normative e i mercati in Germania e Francia”.
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