Zurigo è la città più cara del mondo, seguita da Ginevra e Oslo, mentre Los Angeles vanta il potere d’acquisto più alto: oggi una persona che risiede nella metropoli californiana può permettersi quasi un quarto (23,9%) di più di una persona che vive a New York. Milano, invece, è la settima città più dispendiosa del globo, ma si trova in 27° posizione per retribuzione media e addirittura al 37° posto per potere d’acquisto.
È quanto emerge dal Rapporto Prezzi e Salari condotto dal Chief Investment Office (CIO) di Ubs Global Wealth Managament, che ha messo a confronto il costo della vita (salario, potere d’acquisto e livello di prezzi) in 77 città del mondo. Lo studio, svolto per la prima volta nel 1971 e giunto oggi alla sua 17esima edizione, analizza i prezzi di 128 beni e servizi, nonché i salari medi di 15 professioni che rappresentano la media della popolazione attiva. Con oltre 75mila dati raccolti e analizzati, i risultati della ricerca vengono presentati per la prima volta in formato interattivo su un microsito che permette agli utenti di confrontare tra loro le città e analizzarne l’evoluzione nel corso del tempo.
In base all’indice relativo al potere d’acquisto utilizzato nello studio, i cittadini delle metropoli europee e nordamericane sono quelli con il potere d’acquisto più elevato in termini assoluti. Manama, capitale del Bahrein, e Hong Kong sono gli unici centri non transatlantici presenti nella top ten. Le capitali finanziarie globali New York e Londra occupano rispettivamente il 10° e il 23° posto.
“Il potere d’acquisto”, commenta Mark Haefele, Chief Investment Officer di UBS Global Wealth Management, “è molto importante per tutti noi, come persone e come investitori. Che si tratti di pianificare la prossima vacanza o cercare di capire le dinamiche del potere economico a lungo termine, il nostro studio fornisce un’analisi particolareggiata dei prezzi in tutto il mondo”.
Basta prendere uno dei 128 prezzi analizzati per rendersi conto delle differenze in termini di potere d’acquisto a livello globale. Un servizio di taglio di capelli per signora, ad esempio, costa 94,32 dollari a Zurigo (Svizzera) contro 22,6 a Kiev (Ucraina), 12,17 a Città del Messico e 7,50 al Cairo (Egitto). Tuttavia, a Zurigo una donna deve lavorare in media solo 3,05 ore per permettersi una seduta dal parrucchiere, mentre a Kiev occorrono 12,09 ore di lavoro, a Città del Messico 5,86 e al Cairo 6,11.
I dati analizzati sono stati anche raggruppati nella sezione “Stories” in base alle abitudini di consumo, svelando così le città più care per un weekend in Russia a vedere i Mondiali di calcio, o quelle più esose per un mese all’estero con la propria famiglia, o quelle dalla vita notturna più conveniente. O, ancora, i costi dei beni “must have Millennial” del 2018: come un iPhone, un laptop, un paio di jeans, un paio di sneakers, un abbonamento Netflix o una tazza di caffè. Sorprendentemente, una delle città più costose del mondo, Hong Kong, è in fondo alla classifica quando si tratta di questo tipo di beni. Il prezzo di un iPhone è infatti di 1.097 dollari, solo 9 dollari più costoso rispetto a quanto viene venduto a New York (che offre il prezzo più basso nella lista stilata da Ubs). Proprio per i prezzi relativamente bassi di jeans, scarpe da ginnastica o di un computer portatile, Hong Kong si rivela essere il luogo più adatto per i Millennial.
Dal confronto dei prezzi a livello globale, come si può notare, emergono curiose e significative discrepanze, che Ubs stessa sottolinea. Come, per esempio, una cena di tre portate per due persone a New York costa circa 144 dollari, ben 11 volte di più che nella capitale della Nigeria, Lagos. Di contro, la Mela ha il secondo prezzo più basso per un televisore ad alta definizione: si può infatti comprare un LED di 40 pollici a soli 323 dollari. E la città più economica dove andare al cinema? Jakarta, la capitale indonesiana, dove l’ingresso costa solo 3,60 dollari americani (meno di un cestello di pop corn a Londra, per intenderci). Ancora più sorprendente, infine, il prezzo della benzina in Norvegia, Paese ricco di petrolio, dove nella sua capitale Oslo costa 2,01 dollari al litro.
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