La prima giornata della 19ma edizione di ITForum, organizzata da Investment & Trading Events al Palacongressi di Rimini dal 14 al 15 giugno 2018, ha preso il via oggi alle 9:30 con la conferenza di inizio incentrata sul tema “La Silicon Valley entra in banca” e moderata da Marco Barlassina, direttore di Forbes.it. Come cambierà la finanza digitale con l’arrivo dei grandi player della tecnologia? Sul palco Fabio Vaccarono, Country Managing Director Google Italy, Saverio Tridico direttore corporate and external affairs di Nexi, Mauro Panebianco PwC, Emanuele Bellingeri di iShares BlackRock e Pietro Candela di Alipay (gruppo Alibaba).
Mauro Panebianco ha illustrato la ricerca ad hoc realizzata da PwC “Il possibile impatto in economia e finanza dei GAFA (Google, Amazon, Facebook ed Apple)”, partendo inevitabilmente dalle premonizioni che George Orwell aveva teorizzato nel lontano 1949 quando diede alle stampe il celeberrimo “1984”. Tre gli scenari ipotizzabili che vedono banche e FinTech come attori. Nel primo gli istituti di credito potrebbero abbracciare il trend digitale collaborando con le Fintech, nel secondo invece queste ultime potrebbero disgregare la catena del valore delle banche che verrebbero a perdere revenues, quote di mercato e soprattutto il contatto diretto con i clienti. Nell’ultima ipotesi infine il mondo del credito potrebbe essere messo in difficoltà insieme al FinTech per l’emergere delle grandi aziende tecnologiche GAFA, forti della padronanza dei pilastri-chiave della nuova era digitale come Big Data e Artificial Intelligence. Va detto che al momento
l’intermediazione finanziaria sembra ancora lontana dai loro obiettivi di breve periodo. Al di là della sfera di cristallo, in un mercato unico digitale che nel sistema finanziario sta diventando sempre più complesso configurandosi come un vero e proprio ecosistema, il fattore critico di successo rimane quello della relazione con il cliente. Un occhio infine al FinTech in Italia, sempre secondo PwC: è un ecosistema in crescita, che può contare su un’ampia copertura della catena del valore, anche se ancora modesto rispetto al mercato internazionale.
Fabio Vaccarono di Google Italia, dopo avere tratteggiato uno scenario digitale che profetizza che in un periodo relativamente breve (10 quarter) ci saranno tra i 6 e i 7 miliardi di persone collegate in rete ciascuna delle quali con oltre 5 dispositivi a testa, ha focalizzato l’attenzione sul problema dell’impresa davanti alla rivoluzione digitale. “Oggi le aziende si devono chiedere se la propria value-chain sia a rischio disruption”, dice Vaccarono. “La risposta sta nell’analisi del comportamento del consumatore, oggi sempre più laico e agnostico rispetto ai brand”. Ipotizzando un domani già molto vicino, il country managing director di Google Italia, ipotizza che presto si parlerà di penetrazione ponderata di internet nel mondo e ha lanciato un warning sul tema del post-sales e del CRM che vede oggi il predominio di blog e forum, più adatti a soddisfare le esigenze del consumatore rispetto alle piattaforme corporate. Saverio Tridico di Nexi ha ricordato la rilevanza della digitalizzazione dei pagamenti, un’area dove va fatto fare un salto rilevante al sistema paese, a cominciare dalla Pubblica Amministrazione. “E le banche”, ricorda Tridico, “hanno davvero un ruolo chiave in tale processo”.
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