Da sempre definisce la Sicilia un continente. E mangiare nel suo celebrato ristorante dimostra che lo chef ha ragione. Nelle eleganti sale del palazzo barocco di Ragusa, curate da Gabriella Cicero, nei piatti arrivano, in forma contemporanea, le riminiscenze dei popoli che sono passati sull’isola: normanni, arabi, spagnoli, il cui spirito e sapienza si uniscono a quelli del Mediterraneo, con l’eclettismo di uno chef dalla forte personalità, dalla grande sensibilità e dall’innato talento. Tutto il meglio della Trinacria in dispensa: i prodotti ittici, le carni, dai polli ruspanti al maiale dei Nebrodi, i vegetali tipici, dai mandarini di Ciaculli alle carrube passando per i tenerumi. Anche i dolci sono piccoli capolavori di incontri tra culture gastronomiche, come il cous cous di pistacchio con crema di latte, sorbetto alla lavanda e acqua di fiori.

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Migliori ristoranti italiani: Duomo di Ragusa tra le 100 Eccellenze Italiane per Forbes
Personaggi ed interpreti

“Io, cuoco, siciliano”. Ciccio Sultano riassume progetti e obiettivi in queste tre parole cariche di senso di responsabilità. Che significano essere impegnato a mettersi, da ogni punto di vista, al servizio dei clienti, della cucina, della comunità di cui fa parte, con un contributo di idee personali, competenze professionali, cultura siciliana. Da quando a 15 anni iniziò come apprendista di una classica bottega a Vittoria, ne ha fatta di strada e il suo Duomo, da 18 anni, è emblema della nuova cucina siciliana.

L'abbiamo scelto perché

Una cucina moderna che guarda al terr torio, ne esprime la storia e l’identità, consapevole che dietro un prodotto di qualità c’è sempre un sapere antico.

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