Nel panorama della bistecca alla fiorentina, da anni la Trattoria dall’Oste si è imposta come l’artefice di una valorizzazione della carne certificata, fino a superare il traguardo delle 120mila bistecche l’anno servite nei 4 punti vendita a Firenze e uno stagionale al lido di Jesolo. Un simile volume trova la sua spiegazione nell’apertura ininterrotta dalla mattina alla sera dei quattro ristoranti e in una clientela soprattutto internazionale, desiderosa di scoprire la “fiorentina” e abituata a sedersi a tavola in orari magari diversi dai nostri. Al punto che oggi, con i suoi 170 dipendenti tra sala e cucina, la Trattoria dall’Oste può definirsi il ristorante che serve il maggior volume di bistecche a livello italiano. Un successo riconosciuto anche dalla classifica globale “101 World Steak” che la pone tra le pochissime steakhouse italiane di assoluta qualità e respiro internazionale. Non a caso, per la Trattoria dall’Oste l’ingrediente più importante da portare nel piatto è qualcosa che non si taglia con coltello e forchetta: la passione, un elemento che chi si siede a tavola non può vedere con gli occhi né sentire col naso, ma percepire col palato.
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SITO WEB
www.trattoriadalloste.comCONTATTI
Sede: via degli Orti Oricellari 29,
50123 Firenze
Telefono: 055212992
Email: [email protected]
In primo piano
A trasformare la Trattoria dall’Oste da un “semplice” ristorante a un colosso da 120mila bistecche l’anno è stato un team guidato dall’imprenditore self-made Antonio Belperio, che – affiancato dal manager Carmine Bellino – ha ottenuto premi a fiere ed eventi internazionali, e in pochi anni si è imposto come artefice di un piano di ricerca degli allevamenti più etici e sostenibili, nonché di espansione e sviluppo commerciale senza perdere di vista la qualità della materia prima, vissuta con una devozione quasi sacrale.
Il punto forte
Anche se la carne di manzo è declinata nelle varianti più diverse, e il menù della Trattoria è a forte vocazione carnivore, il fiore all’occhiello resta la bistecca alla fiorentina, con un’attenzione estrema alla varietà bovine italiane ed estere. Insieme a Chianina, Marchigiana e il Wagyü di Ca’ Negra , il menù conta almeno 12 razze tra cui gli Angus, le più pregiate nordeuropee e spagnole fino ai Wagyü giapponesi, incluso il famoso manzo Kobe. Un carnet da raccontare prima ancora di far degustare.