Shanghai è la metropoli più moderna e dinamica della Cina, con quasi 20 milioni di cittadini (che diventano 25 comprendendo l’hinterland) è l’emblema del sviluppo del Paese. La città, dal 2005 in poi, ha vissuto un boom simile soltanto a New York negli anni ’20 o a Roma degli anni ’50: la nascita di miglia di palazzi, la diffusione delle auto private, lo shopping, la vita notturna, il benessere. In questi ultimi anni, Shanghai non si è fatta mancare niente, neppure un Expo, nel 2010, che l’ha resa in soli sei mesi una delle capitali mondiali, ruolo che la città è tutt’altro che intenzionata a perdere.
Tale contesto è perfetto per la diffusione della cultura del design e per la crescita di interesse in prodotti e brand che fanno del design la loro chiave di forza. Quindi un contesto perfetto per l’Italia e le sue aziende.
Istituzioni, associazioni e iniziative private italiane sanno di avere contenuti e valore su cui fare leva e non vogliono farsi scappare l’occasione di affermare nella mente dei cinesi il binomio Italia-design. Nei giorni scorsi, più che mai, c’è stato un fiorire di iniziative in quella che a tutti gli effetti può essere chiamata la settimana del Design italiano a Shanghai.
Ad aprire la kermesse sabato 18 è stata IDI – Italian Design Icons, un’iniziativa di Carlo d’Andrea (avvocato italiano in Cina da molti anni) che ha raccolto la partecipazione di grandi marchi come Pirelli, Vespa, Frau, Moto Guzzi, Ariston e altri. Aziende che hanno messo in mostra un loro oggetto iconico e hanno tenuto tre giorni di seminari.
[youtubevid id=”yFZq2KkMhng”]
Lo stesso sabato 18, grazie all’organizzazione dell’Istituto Italiano di Cultura, è partito il “Milano Design Film Festival @Shanghai”, con due giorni di proiezioni di corti sulle varie tematiche del design.
Il clou della settimana è stato mercoledì 23 con l’inaugurazione del Salone del Mobile.Milano Shanghai, con 109 aziende italiane presenti per mostrare il meglio dell’arredo italiano, fra loro Artemide, Asnaghi, B&B Italia, Kartel, Minotti, Molteni, Natuzzi, Poliform, Scavolini e molti altri.
Il Salone si è tenuto a Shanghai per il secondo anno consecutivo e, come già lo scorso anno, anche nel 2017 è stato un successo sopra le aspettative. Per anni le aziende italiane hanno avuto remore a entrare nel mercato cinese, ma ormai è finito il tempo della paura delle copie, finalmente si è compreso che l’unica arma per continuare a vincere è continuare a innovare, così da essere sempre un passo avanti alla concorrenza.
È invece stato un debutto quello del Fuori Salone, anch’esso iniziato il 23 novembre e chiamato Milan Design Week Out con una doppia natura: Moda e Life Style. L’iniziativa, promossa da Stefano Mologni (da un decennio attivo nella moda e design fra Italia-Cina), ha saputo riunire nell’evento marchi come Ferragamo, Ermanno Scervino, Prada, Stefano Ricci, 10 Corso Como, YOOX, Istituto Marangoni, Technogym, Maserati e altri grandi simboli dell’italianità. Nel calendario della Milan Design Week Out c’è anche un convegno di Forbes China su moda e design.
Talmente tante le iniziative italiane in questo mercoledì 23 novembre che l’associazione Architects and Designers Community China lo ha celebrato come l’Italian Day.
Fortissimo il sostegno congiunto di Stefano Beltrame (console generale a Shanghai) e Massimiliano Tremiterra (direttore della sede locate di ITA-ICE), esempio di collaborazione fra istituzioni a reale supporto del sistema-Italia.
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .
Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .