La saggezza orientale ci insegna: “Qualunque cosa tu abbia fatto finora non è niente se la paragoni a quello che potresti fare, e qualsiasi cosa farai non è niente se paragonata a ciò che sei” (Osho Rajneesh). È lo spirito del “never stop learning”. In sostanza, la crescita personale professionale e personale continua. Albert Einstein osservava: “La vita è come andare in bicicletta. Per mantenere l’equilibrio devi muoverti!”. E Winston Churchill diceva: “Migliorare significa cambiare, essere perfetti significa cambiare spesso”. Per migliorare bisogna dunque fare la fatica di cambiare. Si tratta di un dovere verso noi stessi, verso il nostro business, ma anche nei confronti di coloro sui quali abbiamo influenza! Quali sono allora i 10 passi per una crescita personale continua?
- Controlla il tuo dialogo interiore. Dì ogni cosa positiva che puoi dire a te stesso. Diventa il tuo primo sostenitore.
- Smetti di compararti agli altri. L’unico con cui devi confrontarti sei tu. Non sei in competizione con gli altri, ma con te stesso.
- Supera le tue convinzioni limitanti. Ciò che ti trattiene a crescere non è ciò che sei, ma ciò che credi di non essere.
- Aggiungi valore agli altri. Aggiungere valore ai tuoi collaboratori, ti permetterà di crescere ed essere più apprezzato, e il ciclo ricomincia.
- Fai la cosa giusta, anche se è la più difficile. Leggi molto e frequenta corsi di formazione.
- Esercitati con disciplina ogni giorno in un’area della tua vita. Si sappia che le menti mediocri sono la regola – diceva Schopenhauer – le buone l’eccezione, le eminenti rarissime e il genio un miracolo. Sii almeno l’eccezione!
- Celebra le tue piccole vittorie. Molte persone stanno solo cercando di arrivare alla fine della giornata. Le persone non mediocri imparano come ottenere qualcosa dalla giornata. (Jim Rohn)
- Abbraccia una visione positiva. Circondati di persone positive che ti stimolano a migliorare, senza criticarti. Cosa e chi ti stimola? Se nulla ti stimola cadrai nell’apatia.
- Usa la strategia della parola vincente che meglio ti descrive. La parola positiva che meglio ti descrive ti aiuterà a concentrarti su chi sei e dove vuoi arrivare.
- Assumiti nuove responsabilità. L’eccellenza si allontana sempre dalla norma. Le persone di successo migliorano per sé e per coloro di cui hanno responsabilità. Anche gli altri ne trarranno beneficio. Smettere di crescere vuol dire smettere di vivere! Hai il dovere di fare la differenza e di provarne la soddisfazione.
Marshall Goldsmith, nel suo libro What Got You Here Won’t Get You There descrive 20 difetti che ci trattengono dal migliorare. Noi ne abbiamo selezionati 10, a cui aggiungiamo la semplice pigrizia.
- Sentenzi. Hai la necessità di valutare gli altri e imporre i tuoi standard su di loro.
- Fai commenti distruttivi. I sarcasmi inutili e le osservazioni taglienti non aiutano.
- Usi molti “No”, “Ma” o “Tuttavia”. L’uso eccessivo di questi qualificatori negativi dicono segretamente a tutti: “Ho ragione, ti sbagli”.
- Dici al mondo quanto sei intelligente. Hai la necessità di mostrare alle persone che sei più intelligente di quanto esse non pensino.
- Negatività. Quando dici: “Lasciami spiegare perché non funzionerà”. È la necessità di condividere i tuoi pensieri negativi anche quando non ti è stato richiesto.
- Il rifiuto di condividere informazioni per mantenere un vantaggio sugli altri.
- Non riesci a dare il giusto riconoscimento. Sei incapace di elogiare e premiare. Manchi di gratitudine: la forma più semplice di negatività.
- Rivendichi crediti che non meriti. È il modo più odioso per sopravvalutare il tuo contributo a qualsiasi successo.
- Ti rifiuti di esprimere rammarico. E’ l’incapacità di assumerti la responsabilità delle tue azioni e ammettere che hai torto. Hai la necessità di incolpare tutti tranne te stesso.
- Non ascolti. La forma passiva più tipica di mancanza di rispetto nei confronti dei colleghi.
Aveva ragione Les Brown quando diceva: “La perfezione non esiste: puoi sempre fare meglio e puoi sempre crescere”.
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