“Ho sempre avuto la passione per auto sportive fin da ragazzino: non perdevo occasione di salirci sopra e osservare da dentro come erano fatte. Poi con il tempo ho cercato di trasformare nella pratica ciò che a solo 7-8 anni per me era solo un sogno”. Fu così che Luca Mazzanti, toscano doc di Pistoia classe 1974, fondò la società che porta ancora il suo nome, Mazzanti Automobili, specializzata nella produzione di hypercar sartoriali.
Tutto cominciò con il lavoro nella carrozzeria di famiglia. “Io però”, racconta Luca, “volevo diventare un costruttore. Dopo alcuni anni ho infatti iniziato a collaborare con quello che poi è stato per un primo periodo il mio socio: Walter Faralli”. Nacque così la Mazzanti e Faralli, un primo passo verso quello che sarà il brand odierno della Mazzanti Automobili. “Walter aveva un’officina in cui si occupava di restaurare principalmente auto da corsa. Ci conoscevamo da una vita e grazie alla passione in comune abbiamo deciso di metterci insieme in affari. Ero piuttosto giovane all’epoca, avevo meno di 30 anni, ma ricordo ancora la nostra prima auto, la Antas”. Un’automobile che presentava un telaio derivato da una Maserati d’epoca.
Ben presto le strade dei due amici si dividono. Nel 2010 Walter decise di rimanere nel settore del restauro, mentre Luca consolida la nuova attività e sforna un’altra auto, la Evantra, primo modello ad essere completamente realizzato da lui, dopo vari anni di studio e ricerca. “Non si arriva da un giorno all’altro a fare i costruttori di automobili”, ammette Luca. “Ci vuole umiltà, voglia di imparare, un obiettivo da perseguire e, soprattutto, sacrificio”.
Oggi Luca raccoglie i frutti di quei sacrifici. La sua azienda è diventata una vera e propria boutique di auto “su misura”, ciò che differenzia la Mazzanti al resto dei competitor. “O si compra un vestito firmato, che però possiedono tutti”, spiega Luca, “oppure si va dal sarto per un abito su misura. Io sono il sarto dell’automobile: il cliente che viene da me, che spesso è un collezionista, cerca qualcosa di speciale, personalizzabile e unico”. L’esclusività di Mazzanti Automobili risiede proprio nella sua produzione limitata: circa cinque vetture all’anno, ma con infinite possibilità di personalizzazione, che il cliente di turno può monitorare costantemente seguendone la genesi fianco a fianco al costruttore. Un’unicità che si riflette anche su prezzi e tempistiche. Un modello Evantra può costare anche 750mila euro, mentre una Evantra Millecavalli ben 1,3 milioni. E per un hypercar sartoriale bisogna attendere dai 9 ai 18 mesi.
Nella realizzazione delle vetture – agili e scattanti, ideali per il paesaggio collinare della Toscana – Mazzanti si appoggia ad aziende partner dell’area di Pontedera, oltre ai colossi del settore come Pirelli e Brembo per la parte di componentistica. Per quanto concerne l’ingegneria della vettura a Pontedera vengono realizzati telaio, sospensioni e carrozzeria. La propulsione viene realizzata da aziende esterne su indicazioni specifiche dell’azienda toscana. Luca è anche molto attento al progresso tecnologico, soprattutto nei confronti dell’elettrificazione delle auto moderne, nonostante la passione imponga ben altre scelte. “Se dovessi ragionare con il cuore, direi di no, ma non possiamo ignorare il progresso. Non escludo quindi che in futuro potremmo realizzare un modello elettrico”.
Maggiori riserve, invece, sugli innovativi sistemi di assistenza alla guida. “Le nostre auto si usano per piacere: deve essere il pilota a guidare l’automobile, e non viceversa. Ma ovviamente cuciamo l’auto in base alle esigenze del cliente. Cerchiamo sempre di accontentarlo, anche in questi casi. I nostri clienti, spesso collezionisti, non vogliono un’automobile che nessuno conosce”, aggiunge inoltre Luca, “vogliono un’automobile, su misura, che appartiene a un brand conosciuto. Che sia un investimento. Le hypercar in passato erano sostanzialmente destinate a un pubblico di cinquantenni di successo. Ma negli ultimi anni sono aumentati clienti più giovani, intorno alla trentina, che hanno disponibilità economica per comprare questo tipo di vetture”.
Gli interessi arrivano soprattutto dalla Cina, ma non solo. “Ci stiamo sviluppando in tutta l’Asia, negli Emirati e nel Golfo, dove abbiamo grosse trattative in corso. Stiamo pensando anche all’America”. E in futuro? “Ad oggi siamo concentrati sulla Millecavalli, sviluppo che ci terrà in ballo ancora per un po’. Abbiamo previsto 25 modelli, per alcuni dei quali abbiamo già ricevuto prenotazioni. Ma non ci fermeremo qui e sto già pensando a un’altra auto”.
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