L‘intelligenza è questione di ritmo con cui si acquisiscono nuove informazioni, scrive su Forbes Travis Bradberry. Studi di carattere longitudinale hanno mostrato che il quoziente intellettivo viene determinato in tenera età, e poi nel resto della vita bisogna ingegnarsi con ciò che si ha in dote (se è per questo, però, le ricerche mostrano che il Qi non è nemmeno il primo fattore che determina il successo).
In ogni caso, la maggior parte di noi vive senza sapere esattamente quanto può definirsi intelligente. Il Qi, d’altronde, è un valore difficile da misurare, e a meno di non sborsare centinaia di euro a un professionista del settore è difficile conoscere il suo valore indisputabile. Oggi, nuovi studi hanno collegato alcune esperienze che si manifestano durante la vita a un alto livello di intelligenza: se queste cinque cose vi riguardano, potreste avere un quoziente intellettivo di tutto rispetto.
- Sei ansioso. È difficile pensare all’ansia come a qualcosa di positivo, ma le prove empiriche suggeriscono che potrebbe non essere così male. Lo psichiatra Jeremy Coplan ha studiato pazienti con disturbi legati all’ansia scoprendo che le persone coi sintomi peggiori avevano punteggi di Qi più alti rispetto ai casi meno gravi. E così è risultato da altri studi, come quello più complesso condotto all’israeliano Interdisciplinary Center Herzliya. I ricercatori hanno chiesto ai partecipanti di valutare opere artistiche generate da un software che simulava un virus, facendo sembrare il tutto un risultato di un’azione del partecipante. Poi i ricercatori hanno mandato le persone a richiedere supporto tecnico, ponendo altri ostacoli sulla loro strada: ne è emerso che i partecipanti più ansiosi erano anche i più attenti ed efficaci nell’eseguire i compiti. La prossima volta che qualcuno ti dice di smettere di preoccuparti, rispondi che non puoi per colpa di un intelletto ipertrofico;
- Hai imparato a leggere presto. Uno studio britannico basato su 2000 paia di gemelli identici ha scoperto che, nonostante il loro corredo genetico identico, i bambini che hanno iniziato a leggere prima avevano punteggi di Qi più alti dei loro fratelli e sorelle. In superficie, sembra semplice da spiegare: i bambini che hanno imparato a leggere prima l’hanno fatto perché sono più intelligenti. Ma non è questo il caso: i ricercatori hanno concluso l’inverso, ossia che l’imparare a leggere aveva avuto una ricaduta sullo sviluppo dei bambini, rendendoli più intelligenti;
- Sei mancino. Quegli insegnanti che provavano a correggere il mancinismo probabilmente si sbagliavano: per quanto esista una piccola – e finora inspiegata – correlazione tra lo scrivere con la sinistra e l’essere un malvivente, questa condizione porta anche benefici di tipo intellettuale. Uno studio esaustivo ha dimostrato che l’essere mancini è associato al pensiero laterale, specie nei maschi;
- Hai preso lezioni di musica da bambino. Un buon numero di studi dimostra che l’apprendimento musicale aumenta l’intelligenza verbale e le funzioni esecutive della mente, una delle chiavi dell’attenzione e dell’autocontrollo. In una ricerca condotta dallo psicologo Sylvain Moreno, 48 bambini di età compresa tra i quattro e i sei anni hanno preso parte a un programma di apprendimento al computer condotto da un insegnante. Per un’ora al giorno, cinque giorni a settimana (e un totale di quattro settimane), metà degli studenti hanno seguito un corso di musica, e l’altra metà si è dedicata alle arti visive. Alla fine dell’esperimento, il 90% dei bambini che aveva ricevuto un’educazione musicale mostrava miglioramenti nel quoziente intellettivo verbale.
- Sei divertente. Clown di tutto il mondo, unitevi! I dati mostrano una forte connessione tra l’essere spiritosi e far segnare punteggi alti in intelligenza verbale e ragionamento astratto. Pare che il tuo parlare arguto sia il prodotto della tua mente acuta: ora non ti resta che scherzarci su.
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