Nel 2017 il patrimonio dei miliardari ha registrato il maggior incremento di sempre, aumentando del 19% a 8.900 miliardi di dollari, ripartiti tra 2.158 individui. Nonostante una crescita solida nelle Americhe e in Europa, sono stati i miliardari cinesi – passati da 318 a 373 – a fornire il contributo maggiore, con un incremento del proprio patrimonio del 39%, a 1.120 miliardi di dollari.
Sono questi i punti principali emersi dal report annuale Billionaires Insights pubblicato oggi da UBS e PwC: New visionaries and the Chinese Century. Giunto alla sua quinta edizione, il report attinge alla vasta rete di clienti e ai dati dei quali dispongono UBS e PwC con l’obiettivo di offrire informazioni dettagliate sui miliardari di tutto il mondo.
“Stiamo assistendo a una nuova ondata di imprenditorialità a livello globale guidata da miliardari all’avanguardia nell’innovazione”, ha dichiarato Paolo Federici, UBS Global Wealth Management Italy Market Head. “Oltre a creare posti di lavoro e prosperità, le loro iniziative hanno un impatto che va al di là dell’economia. Sta emergendo, infatti, una nuova generazione che vede un’opportunità nelle principali sfide ambientali e sociali alle quali l’umanità deve far fronte. In particolare, i miliardari asiatici sono giovani e incontenibili. Trasformano continuamente le loro aziende, sviluppano nuovi modelli di business ed entrano rapidamente in nuovi settori. Si sono in gran parte fatti da sé e sono determinati a sfruttare uno dei momenti migliori nella storia per la nuova imprenditorialità e a contribuire a un cambiamento positivo della società”.
Nel dettaglio, nelle Americhe la crescita della ricchezza, pari al 12% (3.600 miliardi di dollari), è stata più lenta rispetto al tasso globale, ma la regione continua a vantare la maggiore concentrazione di ricchezza proveniente dal settore tecnologico. I miliardari europei, invece, si attestano a quota 629 – il 29% della popolazione di miliardari mondiale – in crescita del 7%. Grazie all’apprezzamento della valuta il loro patrimonio è cresciuto del 17% a 2,5 miliardi di dollari.
In particolare, i miliardari self made sono stati gli artefici dell’80% delle 40 innovazioni più rivoluzionarie degli ultimi 40 anni. Nel 2017, 199 persone sono diventate miliardarie grazie alla propria iniziativa imprenditoriale, tra questi ci sono visionari in campi come blockchain, prestiti peer-to-peer, genomica ed energia verde.
Per quanto riguarda il nostro Paese, il numero totale di miliardari italiani è cresciuto da 42 a 43. Di questi il 47% è rappresentato da self made man che oggi detengono il 54% della ricchezza complessiva di questo gruppo. La ricchezza di questi miliardari è cresciuta del 12%, a 170,4 miliardi di dollari. I tre settori di attività dei miliardari italiani sono stati soprattutto i beni di consumo/vendite al dettaglio, seguito dal settore industriale e da quello dei servizi finanziari. Infine, il volume di ricchezza dei miliardari è cresciuto del 12%, raggiungendo 170 miliardi di dollari.
Da sottolineare, infine, come sia cominciato un importante processo di trasferimento della ricchezza. Ci sono 701 miliardari di età superiore ai 70 anni il cui patrimonio nei prossimi 20 anni passerà agli eredi e a organizzazioni filantropiche (probabilità statistica in base all’aspettativa di vita media). Questo dato equivale a quasi il 40% dell’attuale ricchezza globale dei miliardari (3.400 miliardi di dollari).
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