Di mappe mentali, sentiamo parlare spesso. Ma per chi ancora non lo sapesse, una mappa mentale è una rappresentazione grafica del nostro pensiero, intesa come insieme di concetti che vogliamo comprendere o elaborare. In altre parole, attraverso simili schemi, la nostra mente non dovrà più districarsi in mezzo alle centinaia di parole che servono per rendere comprensibili le idee. E ne guadagneremo soprattutto in termini di produttività nel mondo professionale. Di questo, e molto altro, ha parlato a Forbes Matteo Salvo, classe 1976 e laurea in ingegneria meccanica, che dal 2000 insegna tecniche di memoria e metodologie di studio in Italia e all’estero. Appassionato di sport di resistenza, Salvo è un triatleta: è arrivato 9° tra gli italiani all’Ironman di Embrun nel triathlon, 55° all’Ironbike, e ha partecipato a diverse maratone in montagna, tra le quali la celebre “Tor Des Geants” di 330 chilometri. Ancor più interessante è la sua presenza all’interno del Guinness dei Primati (vi rientrano solo gli atleti della mente che durante il campionato riescono a memorizzare un mazzo da 52 carte in meno di 2 minuti di tempo senza commettere errori).
I suoi corsi dedicati all’insegnamento delle tecniche di memoria si rivolgono ai professionisti d’impresa e servono per ottimizzare la gestione dei processi aziendali. Negli anni, hanno hanno coinvolto i manager di aziende quali Allianz, Armani, Alfa Romeo, Banca Generali, Credem, Columbia Threadneedle, Ferrari, Mercedes e Volkswagen. Salvo è inoltre autore di numerose pubblicazioni fra le quali “Come leggere 1 libro al giorno. Il manuale del lettore rapido e strategico. Leggere come non ti hanno mai insegnato prima” e “Studiare è un gioco da ragazzi. Il metodo rivoluzionario per studiare in modo efficace e veloce”. Nonché l’ultimo testo “Il potere delle Mappe Mentali per la gestione aziendale”, rivolto in modo particolare al mondo del business.
Oggi, manager e professionisti si affidano in modo sempre più frequente ai device digitali per memorizzare grossi volumi di informazioni, prendere decisioni in tempo reale e gestire progetti in multi-tasking. Ecco le 4 regole d’oro per ottimizzare le proprie performance lavorative suggerite dal campione della memoria (è riuscito a memorizzazione in apnea 52 carte in soli due minuti).
1- Gestire in modo efficiente il tempo: rappresentando in una mappa le diverse attività professionali e personali da svolgere e il relativo tempo assegnato, le azioni prioritarie e i nomi delle persone alle quali sono state assegnate. A differenza della comune agenda, si potrà avere una visione strategica delle attività.
2- Affinare i processi di delega per migliorare produttività e rendimento: schematizzando nei rami principali della mappa le parole chiave che descrivono le attività da delegare e facendo partire da ognuna i sotto-rami con i tempi di esecuzione e il nome del responsabile di ogni area.
3- Creare un business plan per il lancio di un nuovo prodotto o per verificare la sostenibilità di un progetto: realizzando una mappa mentale di overview del progetto e una seconda per la sua concreta realizzazione (ad esempio, nei rami principali risorse economiche, risorse umane, materiali, tempi, permessi e concessioni). Importanti anche i sotto rami dedicati alla gestione dei processi di delega e al “chi-fa-cosa”.
4- SWOT Analysis: realizzare l’analisi ponderata della situazione aziendale attraverso la valutazione dei punti di forza, delle debolezze, delle opportunità e delle minacce o possibili criticità, che verranno rappresentate su un foglio bianco in orizzontale con quattro rami che partiranno dal centro “SWOT”. La Mappa consentirà di mettere a fuoco le strategie per fare leva sui punti di forza, monitorare e attenuare le vulnerabilità, sfruttare al meglio le opportunità e gestire in modo preventivo le minacce.
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