Il più grande fondo sovrano al mondo, il Norges Bank Investment Management, dotato di un patrimonio in gestione di 1.100 miliardi di dollari, ha appena chiuso il terzo miglior trimestre nei suoi 23 anni di storia. Nei primi tre mesi del 2019 il fondo ha infatti incrementato il suo valore di 84 miliardi di dollari, pari a 16mila dollari per ciascun abitante del paese scandinavo, per una performance del 9,1%. In valuta locale, la corona norvegese, la performance del fondo, che reinveste gli utili derivanti dall’attività di estrazione di petrolio e gas nel mare del Nord, è la migliore di sempre, pari a 738 miliardi di corone.
Come ci è riuscito? Il maggiore contributo è arrivato dai pesi massimi della tecnologia mondiale, come Apple, Microsoft e Amazon, ripresisi dopo lo scivolone di fine 2018 che non a caso aveva condizionato anche i rendimenti annuali del fondo (nel 2018 aveva perso 485 miliardi di corone). I titoli tecnologici in portafoglio hanno realizzato una performance del 17,6%. Contributo rilevante anche dall’azionario cinese, autore a livello aggregato di un +20,3 per cento.
Dalla documentazione presentata emerge che il portafoglio del fondo è costituito al 69,2% da azioni, al 28% da bond (in larga parte Treasury americani e titoli di Stato giapponesi) e al 2,8% in immobili. E proprio le proprietà immobiliari rappresentano uno degli ambiti di sviluppo identificiati per il prossimo futuro dal fondo, che ha reso nota l’intenzione di incrementare le property in particolare a Tokyo e a Berlino.
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