Skin
Lamborghini produrrà mascherine e visiere per combattere il coronavirus
Leader

L’uomo che ha domato il toro da corsa

Stefano Domenicali, presidente e amministratore delegato di Lamborghini. (Courtesy Lamborghini)

Articolo tratto dal numero di giugno 2019 di Forbes Italia. Abbonati. 

Benché oggi sia interamente controllata dai tedeschi di Audi, da 56 anni è ambasciatrice nel mondo della meccanica e dello stile italiano, orgoglio di Sant’Agata Bolognese, dove dal 1963 realizza tutti i modelli, pezzo per pezzo. Mai come negli ultimi due anni, però, Lamborghini corre anche sui libri contabili. A pilotarla c’è un uomo che fra i motori c’è cresciuto: Stefano Domenicali. Nato a Imola l’11 maggio 1965, laureato in economia, sin dai tempi di Michael Schumacher è stato per anni l’uomo chiave del reparto corse Ferrari, fino alla nomina ad amministratore delegato di Ferrari Spa. Lasciata Maranello, nel 2014 è entrato in Audi e dal 2016 è presidente e amministratore delegato di Lamborghini. Con lui l’azienda ha cambiato passo già nel 2017 raggiungendo per la prima volta il fatturato di un miliardo e poi nel 2018 è letteralmente decollata: vendite, fatturato e redditività hanno raggiunto livelli senza precedenti nella storia del marchio. Il fatturato anno su anno è cresciuto del 40%, passando da 1.009 milioni a 1.415 milioni. Le consegne ai clienti sono aumentate del 51%, per un totale di 5.750 unità, con vendite record in tutti i principali mercati: America, Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) e Asia-Pacifico.

Immagini della Urus durante i test drive organizzati da Lamborghini a Nazarè, in Portogallo. (Courtesy Lamborghini)

Tutto questo si deve principalmente al lancio sul mercato del nuovo super suv Urus. Le consegne sono iniziate solo a metà 2018, ma hanno impresso un forte accelerazione all’azienda, che ha registrato comunque un incremento delle vendite anche dei modelli supersportivi Aventador e Huracán. Alla presentazione dell’ultimo bilancio, Stefano Domenicali ha dichiarato: “Nell’esercizio 2018, Lamborghini ha segnato nuovi record storici su tutti i fronti in termini economici. Allo stesso tempo, siamo entrati in una dimensione completamente nuova: Lamborghini ha superato la sorprendente soglia delle cinquemila vetture consegnate ai clienti e anche l’andamento finanziario ha registrato un ulteriore incremento, raggiungendo un livello record. Questo balzo in avanti dimostra il valore del nostro prodotto e della nostra strategia commerciale”.

Alessandro Marcianò, surfista italiano e testimonial della Lamborghini insieme alla Urus durante i test drive organizzati da Lamborghini a Nazarè, in Portogallo. (Courtesy Lamborghini)

La Urus, venduta al pubblico a partire da 200mila euro, ha rivoluzionato le strategie industriali di Lamborghini senza però tradire i suoi punti di forza: design di altissimo livello, cura dei dettagli, sportività e prestazioni estreme. È stato lo stesso Domenicali a spiegarlo il giorno del lancio: “Urus nasce da un approccio visionario ed è il risultato della combinazione del dna Lamborghini con la versatilità tipica di un suv, elevato a un livello finora impossibile: il super suv”.

Come vuole la tradizione Lamborghini, anche il nome Urus viene dal mondo dei tori. I bovini Urus conosciuti anche come Aurochs, sono tra i grandi antenati selvatici delle razze attuali. Quattro porte, addirittura cinque con il portellone posteriore, spaziosa, alta sulla strada: un’auto adatta alla guida di tutti i giorni anche su terreni molto diversi fra loro, ma pur sempre una vera Lamborghini con potenza, accelerazione, frenata e stabilità mozzafiato. La Urus è un concentrato di tecnologia ed elettronica che permettono una guida sicura e nello stesso tempo performante in ogni condizione. Ha tutto ciò che si può desiderare su un’autovettura di serie: sistema a trazione integrale con ripartizione attiva della coppia e quattro ruote sterzanti per una perfetta manovrabilità; freni carboceramici, sospensioni pneumatiche adattative e barre antirollio attive per ottimizzare sicurezza e comfort; sei differenti assetti di guida pre-impostati (chiamate Anime) e perfino la modalità Ego personalizzabile.

Immagini della Urus durante i test drive organizzati da Lamborghini a Nazarè, in Portogallo. (Courtesy Lamborghini)

Dalla pista allo sterrato più difficile anche per un vero fuoristrada, la Urus promette di regalare emozioni uniche. Per convincere i potenziali clienti, Lamborghini organizza degli esclusivi test-drive in giro per il mondo. Non su circuiti da corsa, come verrebbe da immaginare pensando al marchio. Ma attraverso deserti, spiagge,
paludi e bellissimi percorsi misti dove la Urus dà il meglio di sé. Più che dei test-drive, sono delle vere Esperienze, così vengono chiamate dalla casa di Sant’Agata Bolognese, tra paesaggi mozzafiato, alberghi di lusso e ristoranti raffinati. Sono già state organizzate l’Esperienza Sabbia a Dubai e l’Esperienza Terra a Matera e a Nazarè (in Portogallo). Forte di un sorprendente successo, quest’ultima sarà probabilmente replicata a settembre.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .

Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .