Il direttore Affari legali e societari, ovvero il General Counsel, ricopre nell’universo aziendale di oggi una posizione fondamentale. Se fino a qualche anno fa era uno dei consulenti legali d’azienda, oggi può essere considerato un vero e proprio manager, capace di influenzare i processi decisionali, le policy gestionali e le procedure, rivestendo un ruolo di notevole responsabilità nelle scelte strategiche delle società.
Il General Counsel deve conoscere tutte le attività della realtà per cui opera, così da poterne analizzare i risvolti di spessore giuridico, e ha il compito di approfondirne le possibili problematiche, eventuali irregolarità, oltre a garantire che le attività siano svolte nei limiti imposti dalla legge, riducendo al minimo le aree di rischio.
Quando un’azienda mette in discussione la sua strategia, sono due gli aspetti della governance da tenere in considerazione nel cambiamento a livello di modello legale operativo: il percorso di trasformazione e l’approdo. È qui che analisi e consapevolezza possono espandere l’influenza del General Counsel oltre l’ambito aziendale: la comunità legale in-house può assumere un ruolo di guida e stimolo di tale evoluzione.
Proprio i nuovi approcci al legal management in Europa e nel mondo saranno al centro di un evento organizzato da Deloitte Legal alla Deloitte Greenhouse di via Tortona 25, e in programma oggi a partire dalle 16.30.
Nell’evento, denominato “Time to build“, esperti di legal operating model e tecnologia, tra cui Bruce Braude, chief technology officer di Deloitte Legal UK, Tom Brunt, director Legal Management Consulting Deloitte Legal UK e Carlo Gagliardi, managing partner Deloitte Legal Italia, parleranno di esperienze concrete e prospettive di trasformazione, prima di una tavola rotonda conclusiva.
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