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Business

La gestione dell’allerta coronavirus in azienda, il caso Banca Mediolanum

massimo ed ennio doris - Coronavirus in azienda: come Banca Mediolanum gestisce l'emergenza
Massimo ed Ennio Doris (Servizio fotografico di Hyperactive Studio)

Più di un video al giorno a tutti i dipendenti e a tutta la rete, incluso il weekend; attivazione dell’hashtag #noidimediolanum per seguire in tempo reale aggiornamenti e novità; tempestiva comunicazione al mercato dei casi risultati positivi al tampone COVID-19 nel corso della settimana appena trascorsa. E ancora, un video di Massimo Doris diffuso tramite i canali social media della banca con l’obiettivo sia di raccontare le misure poste in essere per mettere immediatamente in sicurezza le persone e gli ambienti, sia di rassicurare la clientela sul fatto che le attività della banca non hanno subito alcuna limitazione.

Queste sono alcune delle azioni che Banca Mediolanum ha fin da subito attuato nella prima settimana di emergenza coronavirus, non solo per dimostrare la vicinanza a colleghi, Family Banker e clienti – nel perfetto spirito della “Banca costruita intorno a te” – ma anche per dimostrare che le difficoltà non devono far paura, e in nessun caso devono fermare un motore che funziona a pieno ritmo anche in caso di emergenze.

Nel pomeriggio di giovedì è intervenuto anche Ennio Doris con una lettera a tutti i clienti, spiegando che – come insegna la storia – “dal punto di vista economico-finanziario tutto ciò non avrà la forza di modificare il normale corso dell’economia mondiale nel lungo periodo, che cresce sempre e risponde puntualmente a situazioni come queste attivando anticorpi efficaci”, citando anche la recente intervista a Warren Buffet e la sua intenzione di continuare ad investire. In passato ci sono stati più di un periodo di grande volatilità dei mercati – anche dovuti ad altre epidemie, come la SARS – e nel tempo si sono sempre risolti.

Il primo pensiero resta comunque quello di tutelare dipendenti e Family Banker al servizio dei clienti. In questo senso, Banca Mediolanum, con oltre 2300 dipendenti nella sede centrale e 4250 family banker in tutta Italia, si è immediatamente adoperata per attivare al suo interno un’unità operativa dedicata all’emergenza, con il compito di monitorare costantemente l’evoluzione della situazione e fornire istruzioni operative specifiche a tutta la struttura e per organizzare il lavoro in smart working.

Banca Mediolanum ha quindi attivato fin da subito i propri responsabili IT per fornire i primi 150 pc e 400 notebook della Banca configurati per i dipendenti che ne sono sprovvisti e che lavorano in smartworking, per garantire con la massima sicurezza. Si tratta di una pianificazione dei processi di emergenza – già previsti dalla banca – che è stata posta in essere fin dal primo giorno.

Per i dipendenti e la rete sono stati anche diffusi i messaggi del direttore delle Risorse Umane Antonio Gusmini e del dottor Massimiliano Ortu, infettivologo presso l’Ospedale San Raffaele di Milano, che nei primi giorni dell’emergenza ha spiegato le caratteristiche del coronavirus e i comportamenti da assumere per contrastarlo.

Nei prossimi giorni la Banca continuerà a tenere costantemente aggiornati dipendenti e la propria rete su eventuali sviluppi, in attesa che la situazione torni a normalizzarsi.

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