Roberto Gotti, Banca Mediolanum
Business

Così Banca Mediolanum gestisce tutti gli aspetti della vita patrimoniale del cliente

Articolo apparso sul numero di febbraio 2024 di Forbes Italia. Abbonati!

Il 2023 è stato un anno complesso sui mercati finanziari, tra rialzo dei tassi e volatilità del mondo obbligazionario, a cui si è sommato un contesto internazionale incandescente. Quali sono stati gli aspetti più difficili da gestire e come costruire un solido rapporto di fiducia con i propri clienti? Forbes Italia ha incontrato il bergamasco Roberto Gotti, 42 anni, uno dei più giovani wealth advisor di Banca Mediolanum.

Ci parla di come è stato per voi il 2023?

Un anno impegnativo perché al precedente biennio caratterizzato dalle conseguenze della pandemia si sono aggiunte nuove complessità. Noi consulenti finanziari siamo stati chiamati a gestire non solo il portafoglio dei clienti, ma soprattutto la loro emotività. L’elemento più dirompente è stato senza dubbio il rialzo repentino dei tassi d’interesse, un evento che non si era mai verificato in così breve tempo.  

Cosa significa essere bravi nella vostra professione?

Saper tenere la barra dritta, soprattutto nei momenti di difficoltà. Essere presenti e costruire con i clienti un solido rapporto di fiducia. Un wealth advisor è chiamato a gestire tutti gli aspetti della vita patrimoniale del cliente: è imprescindibile quindi conoscerlo profondamente, godere della sua fiducia. E quando si costruisce una relazione così forte, si diventa un punto di riferimento che spesso va oltre la mera dimensione finanziaria.

Come la percepiscono i clienti?

Come un partner, costantemente al loro fianco. Che si tratti di famiglie o di imprenditori, lavoro sempre per comprendere al meglio quali siano i loro bisogni e le loro preoccupazioni, per poi supportarli nella pianificazione più corretta, per contribuire a realizzare i loro progetti di vita. Ritrovo nei miei clienti il desiderio di confrontarsi, e devo dire che questo per me è motivo di grande stimolo.

Come nasce la sua passione per questa professione?

Sono figlio d’arte e quindi questa professione fa parte del mio dna. Mio padre mi ha trasmesso il valore delle basi di questa attività: la vicinanza al cliente e la gestione del denaro come strumento per raggiungere i suoi obiettivi di vita. La passione è poi cresciuta nel tempo, permettendomi di sviluppare le competenze che metto ogni giorno a disposizione dei clienti. L’obiettivo è poter essere per loro un elemento di supporto, in grado di affiancarli nelle decisioni patrimoniali più importanti.

Parliamo di formazione.

Ho la fortuna di lavorare in un’azienda che fa della formazione uno dei suoi capisaldi. In Banca Mediolanum il percorso formativo è costante, oltre a poter contare su tool e strumenti tecnologici che garantisono preparazione tecnica e aggiornamento quotidiano. La sfida ulteriore è quella che riguarda invece l’educazione finanziaria a favore del cliente, una prova che ci deve vedere protagonisti come addetti ai lavori nel saper trasferire concetti complessi in modo semplice e fruibile per tutti. Si tratta di due livelli differenti di formazione e io credo in entrambi. 

Come sarà il 2024?

Lo considero uno spartiacque, l’inizio di un’era nuova. Per questo sarà importante saper accogliere paure e fragilità dei clienti e supportarli per evitare che si sentano soli.

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