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Coronavirus, nasce una startup per aiutare le aziende a continuare a fatturare

(Shutterstock)

In questi giorni l’hashtag #andràtuttobene è emblema dell’Italia che resiste. Ma se dal punto di vista emotivo la speranza può bastare, dal punto di vista pratico servirà ben altro all’economia. Per essere pronte a tornare sul mercato, finito il periodo di isolamento, le aziende devono prepararsi già adesso. Come? Una possibile soluzione arriva da un gruppo di manager del marketing digitale che, guidati dal ceo di Velvet Media, Bassel Bakdounes, hanno fondato la start up “Riparto da Casa”, con buona probabilità la prima azienda che nasce in periodo di quarantena e di crisi economica. L’idea è di vendere prodotti ed esperienze a prezzi scontati: il consumatore aiuta le imprese dando loro fiducia oggi e beneficia del servizio a fine emergenza. 

Il modello di business è quello dello sconto, che inevitabilmente tornerà in auge nei prossimi mesi. In pratica, le aziende propongono delle offerte sul sito internet www.ripartodacasa.it e gli acquirenti danno fiducia adesso comprando servizi scontati. È un nuovo modello di business, quello dello “sconto solidale” per salvare le aziende. Questo garantisce alle imprese di fatturare pur stando chiuse e quindi di coprire i costi di struttura e di stipendi, e contemporaneamente permette al consumatore finale di aiutarle, ma anche di accaparrarsi voucher convenienti che potrà utilizzare quando l’emergenza sarà passata. “Fai ripartire l’Italia assieme a noi”, questo il payoff dell’iniziativa che somma due esperienze imprenditoriali pregresse, il progetto “Compragratis” (fogliettone di scontistica che finiva nelle cassette delle lettere venete ideato da Velvet Media) e www.offro.io (portale per regalare cene).

“Dal primo giorno abbiamo capito quanto il Coronavirus avrebbe impattato l’economia italiana e sapevamo benissimo che non sarebbero arrivati aiuti concreti e immediati per le imprese”, spiega Bakdounes, titolare di Velvet Media e anima del progetto. “Non potevamo certo limitarci a criticare il ritardo con il quale le misure proposte dal Governo inizieranno ad essere efficaci. Dovevamo fare qualcosa.  Palestre, ristoranti, negozi di vicinato, studi professionali e pmi: tutti possono iniziare a vendere online con noi. E lo possono fare subito e del tutto gratuitamente”. La registrazione al portale, infatti, è donata sia ai consumatori che alle imprese, e non sono neanche previste spese per la gestione e promozione delle offerte fino alla fine dell’emergenza, oggi fissata al 3 aprile.

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