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Coronavirus: il Barcellona taglia gli stipendi delle sue stelle del 30%. E ci prova anche la Juve

Il barcellona taglia gli stipendi a causa del coronavirus. Ci prova anche la Juventus
Philipp Schmidli – Getty Images

Il Barcellona taglierà del 30% gli stipendi dei propri calciatori. È questa la prima decisione arrivata da un club sportivo in risposta alla diffusione del coronavirus che ha comportato la sospensione di tutte le principali competizioni in corso a data da destinarsi. 

La decisione, presa nonostante il malcontento dei propri big, è arrivata ieri notte, quando il cda del Barcellona si è riunito in videochat. Come spiegato nel comunicato stampa ufficiale del club, il taglio degli stipendi è stato applicato non solamente ai calciatori della prima squadra, ma a tutti gli atleti tesserati. 

Ciò significa – come spiega il Corriere – che sono coinvolti anche i giocatori delle squadra di basket, di hockey, e non solo. A questi si aggiunge il calcio femminile e la cosiddetta cantera, ossia i settori giovanili del Barcellona. Ovviamente, il taglio dello stipendio riguarderà anche i relativi staff tecnici: allenatore, preparatori atletici e via dicendo. 

Barcellona: si cerca l’accordo con i giocatori. La Juventus schiera Chiellini

La “riduzione della giornata lavorativa” imposta dalle circostanze e la conseguente “riduzione proporzionale della remunerazione prevista nei rispettivi contratti”, come si legge nella note ufficiale della società catalana, è una misura che il club vuole attuare “seguendo le regole formali del diritto del lavoro, secondo i criteri di proporzionalità”. 

Va sottolineato che la decisione del Barcellona sul taglio degli stipendi a causa del coronavirus sarà retroattiva. Significa che avrà già efficacia per il mese di marzo, precisamente dal giorno 13, e durerà fino alla ripresa delle attività. 

Un altro aspetto da sottolineare è che ancora la percentuale da decurtare non è ufficiale a tutti gli effetti. Per evitare ulteriori scontro con i giocatori, il club potrebbe ridurla leggermente e trovare quindi un accordo. Qualora questo non dovesse avvenire entro cinque giorni, la decisione del Barcellona diventerà in ogni caso esecutiva.

Sulla scia di quanto deciso dai blaugrana, anche la Juventus starebbe cercando di convincere i propri giocatori a rinunciare a una parte degli stipendi. Proprio per questo, come racconta la Gazzetta dello Sport, il presidente Agnelli e il ds Fabio Paratici avrebbero parlato con il capitano dei bianconeri, Giorgio Chiellini, per fare “da mediatore” all’interno dello spogliatoio. 

Da quanto emerso da questo colloquio tra società e Chiellini, e di conseguenza squadra, Agnelli avrebbe proposto, in attesa di normative sul piano nazionale, tre soluzioni:

  • pagamento del mese di marzo e poi sospensione dei pagamenti degli stipendi finché non si tornerà a giocare. Se si riprenderà, la parte di stipendio del periodo giocato verrà congelata e pagata più avanti. 
  • rinuncia di un mese su quattro o due su quattro a seconda che il campionato venga sospeso definitivamente o concluso. 
  • rinuncia a un mese e mezzo indipendentemente dalla piega che prenderà la stagione. A fine mese arriverà la decisione.

Va anche ricordato che Barcellona e Juventus sono legate da un altro fattore: hanno in squadra i due calciatori più pagati al mondo – che risultano anche gli sportivi più pagati secondo la classifica Forbes -, Lionel Messi e Cristiano Ronaldo. 

Solo un taglio del loro stipendio permetterebbe alle due società di recuperare cifre importanti. Il numero 10 del Barcellona infatti, secondo i calcoli, guadagna 8,3 milioni di euro lordi al mese, mentre il 7 della Juventus 4,5 milioni di euro lordi al mese.

 

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