gruppo di persone fuori da una azienda
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Pmi e professionisti si associano per il dopo Covid-19: chi è e cosa propone “Azienda Italia”

gruppo di persone fuori da una azienda
(Getty Images)

Una chiacchierata tra imprenditori e la presa di coscienza che servisse fare qualcosa senza pensare ai massimi sistemi ma agli atti concreti da intraprendere per uscire dallo stallo prodotto tra le aziende italiane dall’emergenza Coronavirus.
Nasce così l’associazione “Azienda Italia”, qualcosa di diverso da un’organizzazione di imprenditori (raccoglie infatti anche lavoratori professionisti, artigiani e dipendenti), slegata da movimenti politici e non in contrapposizione a Confindustria.

Ce ne parlano due dei promotori, Gabriele Belloni e Andrea Minazzi: “Già nei mesi scorsi si pensava di creare una rete di imprese a livello nazionale per creare ecosistemi di business. Poi da dicembre ci siamo trovati ad affrontare la crisi, inizialmente per la mancanza di materie prime dalla Cina, e 4 settimane fa abbiamo deciso di avviare un’associazione di imprese con lo scopo di promuovere le nostre attività come rete di imprese e con uno sguardo allo sviluppo civico e del senso d’impresa nel Paese”.

Parole che si concretizzano in una serie di proposte concrete al Governo o a quelle parti politiche che vorranno sposare le idee dell’associazione. Perché l’idea non è quella di sostituirsi alla politica ma di fornire stimola alla ricerca di soluzioni. “Vorremmo partecipare alla vita del Paese, prosegue Belloni, “e agevolare gli investimenti sul territorio. Per noi l’impresa crea valore per la collettività. In questo momento rischiamo di perdere il 52% delle aziende italiane. Il tessuto delle pmi occupa 11 milioni di persone e nessuno le rappresenta”.

Oggi l’associazione raccoglie 200 imprese, rappresentando così 4500 lavoratori, soprattutto al centro nord, “ma ci stiamo allargando in questi giorni anche verso sud e verso l’estero, dove c’è interesse che le aziende italiane siano in salute.”

Ma cosa propone “Azienda Italia”?

Ecco di seguito i 20 punti su cui l’Associazione chiede di intervenire subito per aziende e lavoratori autonomi (ma l’associazione ha già individuato anche 10 punti riferiti agli interventi per ripartire dopo l’emergenza).

1. Stesura di BCP (business continuity plan) e ERP (emergency recovery plan) nazionali [3]
2. Sospensione minimo contributivo Inps per Artigiani e Commercianti fino al 31.12.2020
3. Per i datori di lavoro che manterranno per tutto il 2020 il livello occupazionale in essere a gennaio 2020, si prevede la cancellazione dell’Irap per l’anno 2020. Per gli studi professionali che subiranno una riduzione reddituale nell’anno 2020 di almeno il 15% e che manterranno per tutto il 2020 lo stesso livello di collaboratori a partita Iva si prevede una riduzione del 5% dell’Irpef. Provvedimenti validi dal 31.01.2020 al 31.12.2020)
4. Sospensione di tutti i versamenti obbligatori a far data dal 31.01 (tasse, imposte, acconti, F24, contribuzione IRPEF, accise bollette, canoni, ecc.) fino al 31.12
5. Sospensione delle dichiarazioni obbligatorie per imprese, liberi professionisti, commercianti, artigiani, p. IVA dal 02.03 fino al 31.07
6. Compensazione di crediti verso lo Stato (es. IVA, fatture per servizi, ecc.) con debiti verso lo Stato indipendentemente dalla natura, dall’ente e dal periodo, con mero riferimento al montante
7. Possibilità per imprese, lavoratori autonomi e persone fisiche che autocertifichino una riduzione reddituale nell’anno 2020 di almeno il 15%, di compensare crediti per imposte senza la preventiva presentazione della dichiarazione fiscale relativa per l’anno 2020 e 2021.
8. Cancellazione dei contributi INPS, INAIL e della quota IRPEF in carico all’azienda per tutti i dipendenti che continueranno a lavorare presso le aziende (anche tele lavoro o smart working), anche se in CIG, dal 31.01 no al 31.12.2020
9. Abbattimento al 15% dell’imposta sul reddito dei lavoratori dipendenti che continueranno a prestare servizio (anche se con integrazioni CIG) presso le aziende per tutti i redditi fino 30.000 Euro (cumulativo familiare 50.000Euro) lordi annui dal 31.01 al 31.12.2020, e sul reddito dei lavoratori autonomi e ditte individuali per coloro che nel 2020 subiranno una riduzione reddituale di almeno il 15% e che avranno un reddito lordo inferiore a euro 80.000 per l’anno scale 2020.
10. Presa in carico da parte dello Stato (comuni, regioni, ecc.) di tutti gli affitti commerciali (netti) dal 31.01 al 31.12
11. Intervento diretto dell’INPS per gli assegni integrativi entro 15 giorni dalla notifica da parte del datore di lavoro (o al più tardi il mese successivo alla notifica), senza che l’azienda debba anticipare
12. Accesso diretto a garanzie (MCC, CDP, MISE, FEI) per i finanziamenti bancari per il superamento della crisi, senza spese di istruttoria, senza commissioni, con interesse a spread massimo garantito dal 31.01 fino al 31.07.2020. Finanziamenti con preammortamento 6-12 mesi, minimo 36 mesi fino 120 mesi con possibilità di estinzione, anche parziale, senza penali
13. Accesso diretto a fondi per il sostegno dell’export (anche spese personale, agenti, contribuzione dazi, ecc.), sostegno spese fieristiche, sostegno campagne promozione commercio estero (es. pubblicità fuori dall’Italia) per il periodo 2018-2020 anche per i Paesi UE (con gli stessi limiti indicati oggi da CDP per Paesi extra UE)
14. Immissione diretta di liquidità (CDP) nelle aziende tramite: cessione di crediti con l’estero risultanti insoluti (2018-2020), cessione di crediti (pari al 100%) Italia risultati insoluti causa fallimento o concordato, garanzia per i debiti verso fornitori Italia generati dal 31.01 fino al 31.12, finanziamenti per materie prime e crescita no al 10% del fatturato industriale 2019 dell’impresa
15. Sospensione di tutti i provvedimenti amministrativi nei confronti delle aziende fino al 31.12.2020 (ivi compreso accordi e scadenze derivanti da concordati)
16. Sospensione delle scadenze e di tutti i termini ingiuntivi nei confronti delle aziende da parte della pubblica amministrazione fino al 31.12.2020
17. Sostegno diretto ad artigiani e commercianti, con sospensione fino al 31.12.2020 delle imposizioni fiscali e sospensione delle cartelle Equitalia derivanti da accertamenti per gli anni 2018-2020 che potranno essere nuovamente rateizzate nel numero massimo di rate a partire da gennaio 2021.
18. Premio fiscale sull’export retroattivo dal 01.01.2019 no al 31.12.2020 pari al 15% (sotto forma di credito di imposta utilizzabile immediatamente a compensazione di qualsiasi debito nei confronti dello Stato)
19. Sostegno ai lavoratori autonomi con l’estensione di quanto previsto per le imprese ed integrazioni creditizie pari al 50% del reddito imponibile dichiarato tramite garanzia (es. CDP, MCC) o accesso diretto al credito. I finanziamenti generati, ad interesse massimo garantito, seguono il piano di ammortamenti previsto per le imprese
20. Possibilità di sospensione immediata e fino al 30.09.2020 per imprese, lavoratori autonomi e privati che autocertifichino una riduzione reddituale prevista nell’anno 2020 di almeno il 15% (o di almeno il 30% nei primi tre mesi del 2020) di rate di finanziamenti, mutui e leasing a prima richiesta con sostenimento delle spese di istruttoria da parte dello Stato. Con previsione di penali per gli operatori finanziari che non sospendano immediatamente le rate.

Oltre a Belloni e Minazzi, del consiglio direttivo fanno parte Matteo Ferraris, Robert Gianfardoni e il presidente Karim Shahir Barzegar.

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