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La startup veneta che rende sicuri i bus navetta delle aziende, con i Big Data

Al centro Luca Campanile e Davide Buscato (maglione azzurro), fondatori di Busforfun, insieme al loro team.

Dopo più di un mese di quarantena forzata, la voglia di ripartire è tanta. Il governo, insieme alle regioni, è all’opera per pianificare al meglio la Fase 2, mentre alcune aziende sono già tornate all’attività produttiva. Il nodo da sciogliere, per tutti, sarà però quello di garantire la distanza sociale e le norme di sicurezza indicate dai vari decreti.

È in questo scenario che la mobility company Busforfun ha deciso di contribuire siglando un accordo con l’azienda di trasporto Atvo (Azienda trasporti Veneto orientale) per lanciare un innovativo servizio di navetta aziendale pensato per il ritorno alla vita quotidiana, condizionata dal coronavirus. La startup di sharing bus, fondata nel 2015 a Montebelluna, in provincia di Treviso, da Davide Buscato e Luca Campanile, ha reso infatti disponibile la sua tecnologia di prenotazione, analisi dei dati e organizzazione dei trasporti, per facilitare la ripartenza a “scacchiera” delle aziende private, della pubblica amministrazione e delle scuole.

In che modo? Dall’analisi dei big data aggregati del traffico passeggeri e stradale, è possibile il controllo dei flussi e la definizione di connessioni, punto per punto, tra le diverse aree della regione, con lo scopo di supportare e rafforzare la capacità di trasporto delle linee pubbliche, ridefinendo l’accesso ai luoghi di lavoro. La regione Veneto ha infatti già disposto il numero massimo di passeggeri che possono occupare i mezzi di trasporto per garantire un maggior distanziamento a bordo. “Il nostro servizio si rivolge a quelle aziende che vogliono organizzare in sicurezza il tragitto casa-lavoro per i loro dipendenti”, dice Buscato. “In base al turno lavorativo, ciascuno potrà prenotare e avere un codice digital e personale per il posto in autobus. In questo modo gli uffici del personale delle varie aziende sapranno sempre chi deve salire a bordo, a che ora e su quale bus”.

Una vera e propria soluzione di welfare aziendale il cui intento non è solo quello di offrire il trasporto, ma anche un servizio di sanificazione mezzi e la possibilità di trovare a bordo guanti e mascherina, gel igienizzante e misurazione della temperatura prima di salire sul bus. L’idea potrebbe inoltre aiutare il settore dell’autotrasporto su bus a tamponare l’emorragia di fatturato della stagione 2020. E il tutto con risvolti ecosostenibili: gli autobus di Busforfun sono a bassa emissione e con i più alti parametri di sicurezza e ambientali, e quindi più convenienti rispetto all’auto. La proposta sta incuriosendo anche Confindustria e il network dei suoi imprenditori, con i quali, aggiunge Buscato, si sta cercando di affrontare il problema della mobilità e cercare di capire quali possono essere le vie per superare le difficoltà. “Ci piacerebbe estendere questa iniziativa su territorio nazionale”.

Busforfun è solo una delle tante startup che è riuscita a reinventare il proprio business di fronte alla situazione di pandemia che stiamo vivendo. L’impresa, un mix di tecnologia, piattaforma e-commerce e azienda di trasporti, è infatti nata come servizio di noleggio bus per grandi eventi e concerti, a tariffe vantaggiose. “Abbiamo notato come oggigiorno mancano gli aggregatori di una volta, come parroci e istituzioni, che organizzavano gite e viaggi. E allora ci siamo inventati la nostra startup di trasporti”. Ma ora che tutto il mondo degli eventi e dei concerti si è fermato, “stiamo cercando di convertire la nostra tecnologia e offrirla alle aziende”. E le mire sono ambiziose e guardano anche all’estero: “Prima della pandemia stavamo internazionalizzando il nostro business, cercando collaborazioni con eventi e trasportatori spagnoli. Ora tutto è cambiato e stiamo cercando di riprendere i contatti e di proporre anche a loro la nuova soluzione di welfare aziendale”.

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