elon musk e spacex viaggi ipersonici
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Da Roma a New York in un’ora e non solo: il folle obiettivo di Elon Musk e SpaceX

elon musk e spacex viaggi ipersonici
Elon Musk dopo il successo del lancio del SpaceX Falcon 9. Sullo sfondo il presidente Donald Trump, che ha assistito al lancio (Saul Martinez/Getty Images)

Elon Musk e la sua azienda aerospaziale SpaceX potrebbe presto stupire nuovamente tutto il mondo. Dopo la missione “Demo 2” (la prima che ha permesso a una compagnia privata di mandare sulla Stazione Spaziale Internazionale due astronauti), SpaceX ha fissato un nuovo obiettivo: la costruzione di spazioporti galleggianti.

L’obiettivo? Permettere alle persone, tramite un viaggio ipersonico, di raggiungere qualsiasi parte del mondo in meno di un’ora e portare i prossimi carichi direttamente sulla Luna e su Marte.  La notizia, confermata su Twitter dallo stesso Elon Musk (che anche con Tesla continua a scrivere nuovi record), con questo tweet: “SpaceX sta costruendo spazioporti galleggianti per Marte, la Luna e per viaggi ipersonici intorno alla Terra”.

SpaceX, i viaggi ipersonici e l’offerta di lavoro

Per capire il perché dell’esternazione di Elon Musk sui viaggi ipersonici in qualsiasi parte del mondo e sulla costruzione di spazioporti galleggianti bisogna tornare indietro di qualche giorno e precisamente a quanto riportato dal sito spacexfleet.com che ha ricondiviso il tweet di Musk e ha ringraziato per lo scoop Dan Paasch.


Infatti, proprio quest’ultimo, prima del tweet del ceo di Tesla, ha scovato sul web una particolare offerta di lavoro pubblicata da SpaceX sul portale “Indeed” destinata alla ricerca “di ingegneri esperti delle operazioni offshore” per costruire strutture di lancio missilistico a Brownsville (Texas), comune vicino al luogo dove sorge il sito di lancio SpaceX South Texas.


Bisogna ricordare che per viaggio ipersonico si intende una velocità pari ad almeno cinque volte Mach 1 e che la volontà da parte di Elon Musk e di SpaceX di effettuare lanci dal mare non è proprio una novità, come non lo è il trasporto spaziale cosiddetto punto-punto. In sintesi, l’idea di base è quella che viaggiando ai margini o al di là dell’atmosfera terrestre, è possibile ridurre notevolmente il costo del carburante e la durata del volo.

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