L’ok è arrivato: Malta è pronta per vedere sorgere una nuova centrale elettrica a capacità produttiva di 210 mW e un terminale di rigassificazione del GNL. Come evidenziato dal consorzio ElectroGas di Malta, si tratta di un rilevante progetto sia a livello strutturale sia economico. Si tratta infatti di un’opera del valore di oltre 500 milioni di euro.
Realizzato da Electrogas e dalla ginevrina SOCAR Trading (braccio commerciale della State Oil Company of Azerbaijan Republic), il progetto della nuova centrale elettrica che sorgerà nell’isola ha superato proprio negli ultimi giorni le ultime e necessarie verifiche legali che hanno evidenziato la regolarità “sia in fase di gara d’appalto, sia in fase di lavori di costruzione della centrale elettrica, sia durante le attività operative svolte da Electrogas”. Il Consorzio ha anche avuto l’ok dalle autorità che si sono occupate dei necessari controlli giuridici, come quello della commissione di esperti interni e avviato nel 2019, che ha verificato l’assenza di elementi costitutivi della corruzione”.
Il via libera effettivo arriva, quindi, sette anni dopo la conclusione della gara d’appalto (svoltasi proprio a Malta) che aveva visto uscire vincitori la SOCAR Trading in collaborazione con Siemens e la società di investimento locale GEM. Fino a quel momento, però, il consorzio Electrogas non era ancora uno degli attori principali del progetto.
Centrale elettrica a Malta: l’ingresso del Consorzio Elettrogas
L’ingresso della nuova amministrazione di Electrogas è arrivato in seguito alle dimissioni dell’azionista Yorgen Fenech, che partecipava alla società mista “Jam Holdings”, con una quota azionaria del 33, 34% della centrale elettrica. In sintesi, la stessa fetta posseduta attualmente da SOCAR Trading e da Siemens Projects Ventures.
Quindi, nel 2015, il consorzio Electrogas Malta ha firmato il contratto con SOCAR conferendogli il diritto d’esclusività a lungo termine per la fornitura del GNL per la centrale elettrica. La prima consegna è arrivata nel paese nel gennaio 2017, operazione che ha permesso di creare le condizioni per il completo rifiuto della nafta, la fonte precedente di energia elettrica dell’isola di Malta.
Successivamente, il Primo ministro di Malta, Joseph Muscat, ha notificato che la sostituzione di questa fonte di energia avrebbe permesso ridurre del 25% il costo della bolletta, nonché ridurre del 90% le emissioni tossiche ambientali. Proprio per questo, Electrogas rimarrà per altri 18 anni la fornitrice dell’energia elettrica e del gas naturale dell’impresa pubblica Enemalta.
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